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Dordogne, l'indie più pittoresco dell'anno | Recensione

Abbiamo giocato a Dordogne, un indie pittoresco che vi trasporterà nelle campagne francesi: ecco la nostra recensione.

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a cura di Giulia Serena

Editor

A quando risale il vostro primo ricordo? Secondo la scienza, le prime memorie a lungo termine iniziano a fissarsi attorno ai tre anni, ovvero nel periodo della scuola materna. Per la protagonista di Dordogne, nuovo titolo indipendente sviluppato da Focus Entertainment, le cose sono ben diverse: Mimi non ricorda nulla della sua vita prima dei 13 anni.

Lei stessa non sa del motivo di questa amnesia, ma decide di scoprirlo quando sua nonna Nora viene a mancare, lasciando vuota una casa in Dordogna, una regione nel sud-ovest della Francia, vicino a Bordeaux. Mimi non ricorda assolutamente nulla della sua antenata, avendola vista per l'ultima volta proprio prima di perdere la memoria; la giovane decide, quindi, di lasciare tutto e tutti a Parigi, partendo per un viaggio in solitaria nella campagna francese e, di conseguenza, nella sua infanzia.

Una volta arrivata nella casa dei nonni, infatti, Mimi inizierà un percorso attraverso i ricordi, innescati da oggetti che si collegano con l'ultima estate passata in compagnia di Nora, in seguito alla quale il padre ha deciso di chiuderne completamente i rapporti. In Dordogne, quindi, scopriremo man mano insieme alla protagonista cosa sia successo in quelle quattro settimane passate nella pittoresca regione francese da determinare una spaccatura così netta nella famiglia e, soprattutto, la totale perdita della memoria dei fatti precedenti.

Alla scoperta delle campagne francesi

Quando mi è stato proposto di recensire Dordogne ho accettato subito prontamente, essendo già stata colpita del titolo per il suo spettacolare comparto artistico. L'intera opera, infatti, è stata dipinta a mano con uno stile acquarellato che rende non solo unica nel suo genere, ma anche magnifica da vedere. Purtroppo non ho mai avuto il piacere di visitare la Dordogna, ma vi basterà fare una ricerca su Google per rendervi conto del fatto che i panorami sono stati riprodotti con estrema accuratezza.

Saremo immersi in una zona dove il tempo dà l'impressione di essersi fermato e la natura regna sovrana, con un prolificare di montagne, grotte, prati e grotte, e solo qualche centro abitato sembra aver avuto il permesso di potersi insidiare. E in un certo senso il tempo si è veramente fermato, dato che Mimi trova la casa della nonna esattamente come l'ha lasciata a 13 anni: gli oggetti capaci di sbloccarle i ricordi sono ancora lì, e toccandoli verremo trasportati indietro negli anni, nel corpo della bimba che non voleva passare l'estate lontana dalla sua famiglia e dai suoi amici.

Durante l'avventura — che durerà circa 4 ore — alterneremo, dunque, tra presente e passato, scoprendo una storia tanto tenera quanto toccante. Chi ha avuto la fortuna di passare del tempo coi propri nonni ricorderà che probabilmente lo faceva in modo riluttante, considerandoli noiosi e desiderando solamente tornare a casa a giocare; ebbene, lo stesso è successo con Mimi, che al solo pensiero di dover trascorrere quattro settimane unicamente con Nora sentiva le lacrime formarsi negli occhi.

Com'eravate voi a 12 anni?

Uno degli aspetti più interessanti di Dordogne è che entreremo proprio nella psiche della bimba, scoprendo non solo i suoi pensieri, ma anche avendo modo di influenzarli, scegliendo tra le varie risposte proposte in alcuni momenti. In un certo senso, è come se noi stessi tornassimo indietro nel tempo, ai giorni passati in una situazione simile a quella di Mimi, portandoci inevitabilmente a riflettere su come ci sentivamo noi e su come avremmo dovuto agire.

Avremo altri strumenti a nostra disposizione per personalizzare l'avventura, tra cui una macchina fotografica, un registratore di cassette e un raccoglitore. Sarà proprio quest'ultimo, in un certo senso, a fare da "cassetto dei ricordi", immagazzinando gli elementi più significativi di ogni capitolo della storia e sancendo una prova concreta dei momenti passati in compagnia della nonna.

Come probabilmente avrete intuito se avete letto fino a questo punto o se, semplicemente, avete visto un trailer, Dordogne non è affatto un gioco impegnativo, anzi. Durante tutta la partita l'unico tasto che dovrete premere sul controller è la A per interagire con oggetti e persone, oltre a sfruttare gli analogici per muovere le mani di Mimi in qualche occasione.

Nonostante questa semplicità sia chiaramente voluta dagli sviluppatori, essendo l'opera principalmente incentrata sulla narrazione e sul comparto artistico, avrei preferito comunque che il gameplay fosse un po' meno banale. In certe situazioni, infatti, sarebbe stato sensato aumentare un po' la difficoltà, portando il giocatore a riflettere sul come proseguire anziché fornire tutti gli elementi davanti al naso.

Vi faccio un esempio pratico per farvi capire meglio ciò che intendo (ovviamente senza spoilerare nulla): in una certa sequenza, dovrete aprire una porta chiusa a chiave. Bene, se il ragionamento logico sarebbe quello di nascondere la chiave da qualche parte all'interno della casa, spingendovi a cercarla e a rifletterci su, in questo caso... è letteralmente sopra la porta, in bella vista. Inserire dei puzzle ambientali avrebbe non solo arricchito il gameplay, ma anche reso Dordogne un po' più longevo, giacché l'esperienza si completa in poche ore.

Tirando le somme su Dordogne

Dordogne è senza dubbio uno degli indie più pittoreschi in uscita quest'anno. Il magnifico stile artistico vi conquisterà sin dal primo frame, immergendovi in una storia tanto dolce quanto amara e facendovi scoprire i meravigliosi paesaggi della Dordogna. Se siete alla ricerca di un titolo tranquillo che vi rilassi per qualche ora, allora fa decisamente al caso vostro e non vi lascerà affatto delusi.

In ogni caso, l'opera uscirà il 13 giugno su Nintendo Switch, PC, PS5, PS4, Xbox One e Xbox Series X|S, e la troverete sin dal day one sul Game Pass.

Voto Recensione di Dordogne - Xbox Series X


8.3

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Comparto artistico mozzafiato

  • Storia profonda e ben strutturata narrativamente

  • Capacità di far riflettere il giocatore sul proprio passato

Contro

  • Gameplay fin troppo semplice

  • Il gioco si conclude in appena 4 ore

Commento

Dordogne è un indie che conquisterà il vostro cuore, ma che riuscirà anche a spezzarlo, immergendovi in una storia tanto dolce quanto profonda. Mentre ammirerete gli spettacolari scenari dipinti a mano con uno stile acquarellato vi troverete a riflettere sulle vostre azioni passate, mettendovi nei panni di Mimi e tornando a vostra volta bambini. Purtroppo il viaggio nella pittoresca regione francese si concluderà in poche ore, ma difficilmente riuscirete a scordarlo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dordogne - Xbox Series X

Dordogne - Xbox Series X