Bandai Namco continua a scommettere su Dragon Ball Z: Kakarot, arricchendo il gioco con espansioni che permettono agli appassionati di rivivere nuove, ma al tempo stesso familiari, avventure di Goku e dei suoi amici. Il grande punto di forza dell’action sviluppato da CyberConnect2 resta la fedeltà all’opera originale: la priorità è sempre data alla storia e ai personaggi, con un ritmo che non esita a dare spazio anche agli episodi considerati “riempitivi” nella serie, ma che sono per qualche motivo entrati nel cuore dei fan.
È proprio questa cura che consente al titolo di avvicinarsi come nessun altro a quelle emozioni provate guardando un episodio dell’anime, a differenza dei classici picchiaduro come Sparking Zero (qui trovate la nostra recensione), focalizzati quasi esclusivamente sui combattimenti e sulla creazione di scontri al limite del fan service.
La nuova espansione Daima – Avventura nel Regno Demoniaco (che vi ricordiamo è divisa in due parti) porta i giocatori a esplorare il Regno Demoniaco al fianco di un Goku bambino, di Kaioshin e dei nuovi compagni Glorio e Panzy, cercando di ricreare fedelmente i momenti più celebri della serie senza rinunciare a quegli immancabili scontri spettacolari, anche se con un protagonista in versione “mini”.
Abbiamo potuto, finalmente, testare approfonditamente la prima parte di questo contenuto, un assaggio pensato per intrattenere in attesa della conclusione della storia, prevista tra gennaio e marzo 2026. Nonostante non introduca rivoluzioni radicali, lascia intravedere il potenziale per diventare la miglior espansione mai rilasciata per Kakarot, sempre se la Parte 2 manterrà le promesse.
Un viaggio nel Regno Demoniaco
Kakarot ha saputo raccontare con efficacia tutti gli archi narrativi principali di Dragon Ball, guadagnandosi grande apprezzamento, e l’inclusione della saga di Daima rappresenta quasi un traguardo simbolico: è l’ultimo racconto legato a Dragon Ball firmato da Akira Toriyama prima della sua scomparsa. Bandai Namco punta molto su questa espansione, suddividendola in due parti per consentire al team il tempo necessario a trattare la storia con la cura che contraddistingue, fin dal suo esordio, Kakarot. Proprio come per tutti i contenuti precedenti, anche qui l’attenzione è rivolta in egual misura sia agli scontri che agli aspetti più scanzonati della trama, così da coinvolgere al massimo chi gioca per fargli rivivere una versione interattiva dell'anime.
Sul fronte del gameplay, CyberConnect2 introduce una modifica sostanziale: nel DLC viene eliminata la possibilità di volare, salvo brevi sequenze cinematiche. Tutti i combattimenti si svolgono quindi a terra, con un sistema di mosse rinnovato che sfrutta l’iconico bastone allungabile di Goku, ripreso in Daima dalla serie classica. La novità rende le schivate più impegnative e i duelli più intensi, ma il risultato si rivela estremamente gratificante: dopo un po’ di pratica, il piccolo Goku non ha nulla da invidiare alla sua controparte adulta, regalando battaglie spettacolari grazie alle nuove super mosse e aun moveset capace di svecchiare a dovere un gameplay che dopo 5 anni di contenuti poteva iniziare a tediare anche i fan più hardcore.
Proseguendo nell’avventura si sblocca, ovviamente, la trasformazione in Super Saiyan, che semplifica notevolmente gli scontri e prepara al combattimento contro Tamagami Numero 3, boss finale di questa prima parte. Chi conosce la serie sa che la scelta è stata quella di concentrarsi sugli eventi iniziali della saga, permettendo di familiarizzare a fondo con il Regno Demoniaco, ma lasciando inevitabilmente il racconto sospeso sul più bello. Esplorando a fondo ogni segreto, la durata del contenuto si aggira intorno alle sei, massimo sette, ore, che si riducono a poco più di quattro se ci si limita a portare a termine la campagna principale e a fare qualche missioncina opzionale. Un riultato in linea con gli altri DLC, arricchito però da un’ambientazione piena di segreti e capace, grazie a una cura maniacale del materiale originale, di ampliare, seppur in minima parte, alcune caratterizzazioni dei personaggi secondari di Daima.
È evidente, comunque, che questo contenuto si rivolge soprattutto ai fan di lunga data: dopo tanti aggiornamenti e una corposa avventura principale, molti potrebbero aver già saziato la propria voglia di Dragon Ball Z Kakarot. Tuttavia, essendo solo il primo capitolo della storia, il giudizio definitivo resta sospeso: la sensazione di “già visto” persiste, ma le novità introdotte nel gameplay, così come una seconda parte che potrebbe ribaltare tutto, riescono a rendere questo nuovo ciclo di espansioni molto convincente, al punto da riuscire a rendere Daima molto più digeribile a quei fan che non hanno apprezzato l'eccessiva mole di situazioni eccessivamente goliardiche presente nell'anime.
Se le promesse saranno mantenute, Daima – Avventura nel Regno Demoniaco potrà affermarsi come l’espansione più ambiziosa, e per certi versi migliore, di Dragon Ball Z: Kakarot. Per ora rappresenta un’ottima partenza, capace di ravvivare l'interesse per il titolo (specialmente per i giocatori PC che hanno ricevuto un update grafico gratuito in concomitanza con l'uscita del gioco) e consolidare ulteriormente la reputazione del gioco come raccolta definitiva delle storie di Dragon Ball, aprendo la strada ai prossimi progetti di CyberConnect2.
Se non avete mai apprezzato Kakarot, questo ultimo, presumibilmente, ciclo di espansioni non vi farà cambiare idea sulla qualità del titolo, ma se aspettavate solo che l'occasione giusta per farlo vostro... be, l'edizione Daima del gioco potrebbe essere quella che aspettavate per avere tutti i contenuti disponibili nella migliore veste grafica possibile.