E cadde la mascella...
Se da un lato ci troviamo tra le mani un titolo che non offre grande innovazione dal punto di vista del gameplay e dello Story Mode, dall’altro ci si appresta a provare e finalmente vedere un videogame che può fregiarsi del titolo next gen, almeno dal punto di vista grafico. Ambienti immersivi (seppur meno originali che nel precedente episodio), texture in alta risoluzione ed animazioni da urlo: se CoD 2 era un ottimo titolo da questo punto di vista, CoD 3 garantisce un salto in avanti (d’eccellenza) sotto ogni profilo.
La cura per il dettaglio è a dir poco paurosa (per il genere) ed in molte situazioni ci si trova a dover strizzare gli occhi per cercare di capire se è finzione o realtà. Un mondo virtuale, come dicevamo, stupendamente realizzato, nel quale l’interazione è migliorata (le esplosioni e la distruzione dell’ambiente sono qualcosa da vedere assolutamente), dove il filo conduttore diventa la grafica ed il gameplay (seppur buono) un semplice corollario.
Unico neo di questo mondo strutturato, distruggibile a piacimento, è forse l’eccessiva importanza data ai ripari che, in molti casi, salvano troppo da esplosioni o detonazioni a corto raggio. Un particolare che poteva essere studiato meglio. Dal punto di vista del comparto audio, come sempre, i fantastici doppiaggi in lingua originale (grandissimi i tedeschi!) ed un sistema di totale avvolgimento grazie all’ottimo 5.1, che vi pone al centro dello scontro.