Electronic Arts ha deciso di abbandonare il programma Online Pass. Questo sistema è stato introdotto dall'azienda per cercare di recuperare soldi dalle vendite di giochi usati, impedendo di fatto l'accesso a modalità multiplayer e funzioni online a chi compra un gioco di seconda mano.
Preparatevi a salutare l'Online Pass di Electronic Arts, scommettiamo che non ne sentirete la mancanza...
Finora per sbloccare questi contenuti nei titoli di EA bisognava digitare un codice monouso inserito nei giochi. Ovviamente chi decideva di rivolgersi al mercato dell'usato poteva scegliere se comprare un online pass, venduto sulle piattaforme digitali a una decina di euro, o se sfruttare il gioco senza i contenuti online.
Questa sorta di tassa sull'usato non è mai stata particolarmente apprezzata dagli appassionati di videogiochi, che non hanno esitato a comparare questo sistema a un vero e proprio DRM, un sistema di protezione per evitare la diffusione di giochi pirata, e in questo caso anche di quelli usati. Per fortuna tutto questo appartiene al passato, come conferma Electronic Arts ai colleghi di VentureBeat. "Sì, stiamo cessando l'uso dell'Online Pass. Nessuno dei nuovi giochi di EA includerà questa funzione", spiega la software house statunitense.
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"Inizialmente questo servizio ha fatto il suo debutto per offrire un pacchetto completo di contenuti e servizi online, ma molti giocatori non hanno risposto a questo formato. Abbiamo ascoltato il feedback degli utenti e così abbiamo scelto di andare avanti muovendoci in un'altra direzione", ha dichiarato John Reseburg, direttore senior delle corporate communications di EA. Evidentemente le lamentele degli utenti sono servite a qualcosa. Ora la palla passa agli altri publisher, sperando che seguano l'esempio di Electronic Arts.