Faith passione parkour

Recensione di Mirror's Edge Catalyst, il gioco d'azione in prima persona che vi mette nei panni di un'eroina esperta di parkour, alle prese con una società opprimente.

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a cura di Tom's Hardware

Combattimento e parkour, croce e delizia

Il gameplay è il vero fulcro di Mirror's Edge Catalyst grazie a un parkour rapido, veloce e più fluido che mai. Merito principalmente di comandi più reattivi rispetto a quelli un po' più macchinosi del precedente capitolo e di alcune novità.

Correre a tutta velocità fra i tetti di Glass e i vari ambienti e arrampicarsi sulle varie piattaforme è dannatamente divertente, e le situazioni create dagli sviluppatori durante le missioni principali e secondarie sono altrettanto godibili. Le prime vi permettono di avere a che fare con una discreta varietà d'incarichi e di momenti emozionanti, alternando corse, parkour, fughe, interazioni con l'ambiente e combattimenti, mentre le ultime tendono a ripetersi in varie categorie, con qualche eccezione legata agli incarichi affidati dai personaggi che fanno da contorno alle vicende del gioco.

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Le missioni secondarie "tradizionali" si suddividono in gare di velocità dal punto A al punto B di un determinato percorso, scontri con le guardie Kruger-Sec per creare diversivi, consegne di pacchi delicati da portare in fretta al destinatario senza rompere il contenuto (quindi senza cadere goffamente dalle piattaforme) e altro ancora.

Le mie attività preferite sono quelle che richiedono di usare maggiormente il cervello e di prendersi una pausa dalle corse a rotta di collo: l'hacking dei cartelloni pubblicitari e dei Nodi Rete. I primi sono puzzle ambientali che richiedono di aguzzare l'ingegno per trovare un modo di arrampicarsi nei dintorni del cartellone. Alcuni di questi puzzle richiedono di pensare fuori dagli schemi per essere completati.

L'unica rimostranza è che alcuni di essi rischiano di diventare frustranti perché per risolverli bisognerà quasi "fregare" il gioco, per esempio aumentando la luminosità per trovare appigli nascosti o approfittando di minuscole piattaforme "di fortuna" per avere quei pochi centimetri in più necessari per saltare più in alto o più lontano.

Una nota simpatica è che dopo l'hacking di un cartellone vedrete comparire su di esso il vostro simbolo, personalizzabile usando la companion app di Mirror's Edge Catalyst o tramite il sito web ufficiale del gioco. Per modificare il vostro logo avrete a disposizione i vari kit che troverete durante l'avventura, proseguendo con la storia o portando a termine imprese e sfide.

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L'hacking dei Nodi Rete avviene in modo simile all'hacking dei cartelloni, ma più in grande e in strutture al chiuso che contengono server fantascientifici. In questi casi le sessioni di parkour sono più lineari, ma non per questo meno impegnative. Dovrete scervellarvi meno rispetto ai cartelloni, ma essere più abili con mouse e tastiera o joypad.

Dopo aver completato l'hacking di un Nodo Rete, tramite apposite missioni che compariranno sulla mappa man mano che proseguirete nella storia, sbloccherete il viaggio rapido nei rifugi adiacenti al server. Un dettaglio che vi semplificherà la vita durante i vostri spostamenti in giro per la città di Glass.

A tutto questo bisogna aggiungere una gran quantità di oggetti collezionabili (sfere da raccogliere, documenti e registrazioni) e la possibilità di creare sfide da condividere online, come gare da un punto all'altro su percorsi inventati da voi e segnalatori da lasciare in giro per il mondo di gioco, posizionandoli ovviamente in punti difficili per scoprire se qualche altro runner sarà alla vostra altezza. La scelta di sfruttare un ambiente open world ripaga sotto questo punto di vista, aumentando la longevità e rendendo piacevole l'esplorazione di Glass.

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Un altro elemento mutuato dai giochi open world è legato alle abilità di Faith, che si possono sbloccare spendendo punti esperienza. Le abilità sono suddivise in tre categorie: movimento, combattimento e attrezzatura. I fan di Mirror's Edge hanno espresso qualche preoccupazione quando hanno scoperto che alcuni movimenti erano bloccati nelle battute iniziali del gioco, come la corsa sul muro con piroetta di 180 gradi e salto per raggiungere le piattaforme più lontane.

Fortunatamente sono sufficienti un paio d'ore per sbloccare tutti i movimenti più importanti; un dettaglio che permette di dedicarsi al resto delle abilità con più calma, man mano che si raccolgono punti esperienza completando le missioni principali, secondarie, raccogliendo oggetti, e combattendo.

Le abilità di combattimento servono invece a rendere più facili gli scontri con i vigilanti della Kruger Sec e i droni schierati nella seconda metà del gioco. Potete, per esempio, migliorare la vostra barra della salute, infliggere più danni alle guardie, imparare nuove mosse e sabotare i droni nemici, ma su questo aspetto ci torneremo più avanti, visto che i combattimenti meritano un discorso a parte (purtroppo).

Infine il ramo delle attrezzature è quello che nasconde alcune sorprese, come quella legata al Mag-Rope, una versione evoluta del classico rampino già visto in decine di altri giochi.

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Questa è una delle novità più importanti, a livello di gameplay, anche se l'introduzione di questo elemento è legata ad alcuni momenti della storia, quindi per sbloccarlo dovrete necessariamente proseguire con le missioni principali. Il rampino si può usare per dondolare in appositi punti della città di Glass, anche se le zone deputate al suo uso non sono poi così numerose e non nego che mi sarebbe piaciuta un po' più di libertà sotto questo punto di vista.

Il Mag-Rope si può inoltre "evolvere" per issare Faith su una piattaforma e tirare a sé determinati elementi ambientali, come scale di emergenza e pannelli da distruggere. Questo dettaglio implica che per esplorare ogni angolo di Glass dovrete attendere di avere il rampino completamente potenziato e per farlo dovrete proseguire con le missioni della trama principale.

Niente di scandaloso, visto che non ne sentirete particolarmente la mancanza e che potrete cominciare a usarlo abbastanza in fretta. Aggiungendo all'appello la possibilità d'inibire telecamere di sorveglianza e droni, un'abilità che si può usare anche per stordire i nemici, si capisce di avere a che fare con una discreta varietà di potenziamenti.

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Complessivamente la scelta d'introdurre le abilità dona un po' più di profondità al gameplay e la distribuzione dei punti esperienza è abbastanza generosa, anche se i "completisti" che desiderano sbloccare ogni cosa dovranno completare un gran numero di missioni secondarie e raccogliere molti oggetti collezionabili per avere a disposizione i punti necessari da spendere nelle varie abilità.