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a cura di Mario Petillo

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È finalmente arrivato quel periodo dell'anno in cui il mercato videoludico partorisce il titolo più venduto in assoluto, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Parliamo di Fifa, pronto anche quest'anno a battagliare con PES, la simulazione calcistica di Konami: con una release fissata a un mese quasi esatto dopo il titolo nipponico. 

Fifa punta a un'innovazione che parte proprio dai contenuti, soprattutto nella possibilità di stabilire delle regole specifiche nelle amichevoli tra amici che aumentano la dose ludica del titolo forse sacrificando un po' l'aspetto simulativo. Aspettando la versione definitiva per la recensione, abbiamo provato la demo di Fifa 19, con tutte le limitazioni del caso.

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Un Frostbite per domarli

La versione di prova, disponibile per tutti da giovedì 13 settembre, non ci permette di infilarci in quella che possiamo già incoronare con la più intrigante delle idee offerte da EA, ossia le regole personalizzate: le abbiamo già citate, ma soltanto accennate, perché entrati più nel dettaglio avremo modo di renderci conto che ci sarà data la possibilità di andare a indicare delle particolari condizioni di vittoria, come il poter segnare soltanto utilizzando dei tiri al volo, oppure trasformare Fifa in una specie di sfida a eliminazione, con un giocatore escluso dal campo a ogni gol subito e così via, alla ricerca della più inaspettata delle regole per portare a casa la vittoria. Tra l'altro l'inserimento della possibilità di avere uno storico preciso delle vittorie, dei pareggi e delle sconfitte tra i vari profili utilizzati per le proprie amichevoli rappresenta un'altra interessante proposta, così da poter aumentare le competitività tra i vari giocatori e rendere molto più intense le sfide sul vostro divano di casa. 

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Sarà una stagione intensa, sappiatelo. Mettendoci però alle spalle quegli aspetti che la demo non ci propone, passiamo a quello che effettivamente abbiamo potuto testare, ossia la Champions League: si tratta della novità più chiacchierata di questa edizione, con la licenza strappata a Konami e proposta con tutta la forza del Frostbite. Su quest'ultimo saremo brevi e lapidari: per ora non ci è sembrato di notare un miglioramento tecnico che fosse meritevole di nota, pertanto tendiamo a confermarvi che rispetto a Fifa 18 il passo in avanti non è enorme, pur mantenendo alto lo standard tecnico offerto.

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Tornando, invece, su quanto riguarda la Champions League possiamo dire senza alcun timore che la resa è effettivamente molto scenica, andando a toccare quell'aspetto estetico che può indubbiamente soddisfare gran parte dei videogiocatori: chi persegue semplicemente il gameplay nudo e crudo e la partita che si svolge nel rettangolo verde non noterà alcuna differenza di sorta nell'affrontare uno scenario da Champions League, ma l'illusione di essere dinanzi al televisore ad assistere uno spettacolo che è sempre più prossimo al reale è abilmente ricreata e va per questo premiata.

Addio driven shot

Dal punto di vista puramente del gameplay la prima grande novità che i puristi andranno a notare è sicuramente l'abolizione del tanto abusato driven shot. Diventato praticamente una sentenza, soprattutto in FUT 18, il driven shot è stato sostituito da quella che in italiano potrebbe essere definitiva "finalizzazione a tempo", ossia il timed finishing. Per chi non avesse grandissima dimestichezza con tale tecnica chiariamo che si tratta di una conclusione da effettuare premendo due volte il tasto adibito al tiro, con la prima pressione che regola la potenza e la seconda che invia l'input per effettuare il driven shot su Fifa 18, il timed finishing in Fifa 19.

La difficoltà del secondo è decisamente più alta del primo, così da andare a evitare che si possa abusare anche quest'anno di una tecnica che potrebbe diventare micidiale in poco tempo: non sarà facilissimo indovinare il ritmo all'inizio, ma dopo un po' di allenamento siamo sicuri che i migliori giocatori potranno trovare giovamento da questa sottile modifica, facendo valere le proprie abilità e quelle del giocatore che andrà al tiro. D'altronde così come il driven shot non poteva essere effettuato da tutti i giocatori, anche il timed sarà a disposizione di pochi giocatori, con un overall alto. Altrimenti vi aspetta il terzo anello di San Siro.

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Un altro aspetto innovativo che nella demo abbiamo avuto modo di testare è la nuova feature denominata Scontri 50/50, che va a modificare quello che era il contrasto e il contendersi la palla tra due giocatori che si affrontano: l'entrata sulla palla è più convinta, più rude, e dà vita a delle sfide più fisiche e anche più verosimili. Infine l'Active Touch System perfeziona la ricezione e l'impatto con la palla, perseguendo un aspetto più simulativo a discapito di quella natura arcade che Fifa ha tacitamente sposato. Ciò che traspare, almeno per ora, è una maggior lentezza dell'azione rispetto a Fifa 18, ma siamo sicuri che toccherà alla versione finale darci la sensazione definitiva su questo aspetto.

Hunter, la freccia delle merengues

fifa 19 the journey il viaggio

La demo, infine, ci ha dato la possibilità di entrare anche nell'ultimo capitolo della storia di Alex Hunter: il nostro attaccante anglosassone ha completato il proprio percorso di crescita arrivando al Real Madrid e si prepara a inseguire la vittoria della Champions League.

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Non ci sarà Cristiano Ronaldo, ovviamente, ma avremo la possibilità di entrare in contatto anche con Dennis Williams e Kim Hunter, la sorella di Alex. Nella demo ovviamente non c'è stata la possibilità di capire cosa accadrà con le altre due figure da impersonare, ma siamo sicuri che l'intenzione da parte degli sviluppatori è quella di offrirci una storia ancora più intensa ed emozionante.

Ciò che abbiamo potuto provare nella demo riguarda esclusivamente una partita con Alex Hunter, con le classiche meccaniche delle ultime versioni che richiedevano di soddisfare alcuni requisiti per poter avere l'approvazione dei vostri tifosi e del vostro allenatore, pena la sostituzione.

Conclusioni

Insomma questo primo assaggio di Fifa ci ha fatto capire che di cose da farne ce ne saranno tantissime, soprattutto quando avremo modo di infilarci in quell'infinito mondo di regole personalizzabili, che potrebbero a tutti gli effetti diversificare la forza dell'amichevole, aggiungendo quel tocco di videoludico che potrebbe davvero giovare a questa produzione. Appuntamento al 28 settembre, o comunque in quei giorni, per il risultato finale.


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