La trasposizione cinematografica di BioShock continua a navigare in acque turbolente: il produttore Roy Lee di Vertigo Entertainment ha confermato ulteriori ritardi, necessari per perfezionare la sceneggiatura. Quello che doveva essere un adattamento ambizioso del celebre videogioco distopico si trova ora in una fase di ridimensionamento, riflesso dei cambiamenti strategici di Netflix e delle difficoltà nel portare sul grande schermo una delle saghe più amate degli ultimi decenni.
Un'odissea produttiva lunga due decenni
La storia dell’adattamento parte nel 2008, quando Take-Two Interactive siglò un accordo con Universal Pictures per un film diretto da Gore Verbinski, regista de I Pirati dei Caraibi. Preoccupazioni di budget e l’avvicendamento di due registi portarono però alla cancellazione definitiva del progetto nel 2013, lasciando i fan senza speranze.
Il rilancio arrivò nel 2022 con Netflix, che annunciò una collaborazione con Vertigo Entertainment e 2K. L’entusiasmo iniziale si è presto scontrato con una realtà produttiva complessa, che ha costretto il team a rivedere le proprie ambizioni.
Francis Lawrence e i conflitti di calendario
Roy Lee ha spiegato come il regista Francis Lawrence, impegnato con i nuovi capitoli di Hunger Games, sia attualmente concentrato su Hunger Games: Sunrise on the Reaping, in produzione in Spagna con uscita prevista per novembre 2026. Questo impegno ha rallentato i lavori su BioShock, ma ha permesso di dedicare più tempo alla scrittura.
“The Long Walk è diventato realtà proprio perché BioShock è stato rimandato un po’, dove abbiamo dovuto lavorare ulteriormente sulla sceneggiatura”, ha dichiarato Lee, riferendosi al thriller distopico tratto dal romanzo di Stephen King e diretto da Lawrence.
Una visione più intima per Rapture
Il cambio di leadership in Netflix ha portato a una revisione completa del progetto. La piattaforma ha deciso di ridimensionare in modo significativo il budget, trasformando quello che doveva essere un blockbuster in una produzione più contenuta e personale.
“Stiamo realizzando una versione molto più piccola… Sarà un punto di vista più personale, piuttosto che un progetto più grande e grandioso”, ha spiegato Lee. Una scelta che potrebbe risultare vincente, visto che BioShock deve trasmettere al pubblico l’atmosfera claustrofobica e psicologicamente complessa di Rapture.
Michael Green alla sceneggiatura
La sceneggiatura è affidata a Michael Green, autore di Logan e Blade Runner 2049. La sua esperienza con storie distopiche e personaggi complessi rappresenta una garanzia per un adattamento che dovrà rispettare la profondità dell’opera originale.
Secondo Lee, il film sarà basato sul primo capitolo della saga, quello che introdusse i giocatori alle meraviglie e agli orrori della città sottomarina di Andrew Ryan. Una scelta strategica, considerando che il primo BioShock resta il più iconico e narrativamente solido della serie.
Il progetto resta in stand-by finché Lawrence non avrà terminato i suoi impegni con Hunger Games, mentre la sceneggiatura continua a essere affinata. Nonostante ritardi e tagli di budget, l’adattamento di BioShock conserva il potenziale per diventare un’opera cinematografica significativa, se riuscirà a bilanciare le aspettative dei fan con le esigenze narrative del grande schermo.