Forspoken | Anteprima, la melodia next gen di Square Enix che impressiona

Forspoken torna per mostrare la maestosità estetica che lo contraddistingue, brandendo vera next gen.

Avatar di Ecleto Mucciacciuoli

a cura di Ecleto Mucciacciuoli

-

Lo Showcase di Sony PlayStation ha sciorinato una serie di opere di punta per la lineup del 2022. L’ultima ammiraglia di casa Sony è ora chiamata a rispondere alle esigenze dei consumatori, anche presentando una serie di giochi di lusso che farebbero gola anche ai fruitori più scettici. Tirando lo somme non si può sicuramente tergiversare su ciò che è rimasto in penombra: alcuni nomi di lusso hanno fatto un’entrata in pompa magna. Tra gli intramontabili fanno capolino il tanto atteso God of War Ragnarok e un elegante Gran Turismo 7. Non sono mancate sorprese che hanno fomentato un certo fragore da parte della community, come Spider-Man 2 o Wolverine. Oggi però metto al centro del palcoscenico un nome già scrutato nei mesi scorsi: Forspoken.

L’ultima fatica cucita ad arte da Square Enix piomba di prepotenza nell’evento live per delle sonore sventagliate di next gen. Il trailer gameplay proposto è ancora una volta all’altezza delle aspettative e della sensualità ludica che rende il titolo un ghiottoneria per gli amanti del genere. C’è poco da girarci intorno: parliamo di un progetto che ha convinto finora un po’ tutti, ora per la maestosità delle ambientazioni proposte, ora per la poliedricità artistica espressa nell’uso delle magie. Scarica statiche, sinuose forme acquatiche e pirotecniche alternanze di elementi naturali. Il tutti impreziosito dal Luminous Engine, che sta mostrando livelli di arte tecnica mai osati in precedenza, ma andiamo con ordine.

Nel trailer proposto di Forspoken la protagonista, interpretata dalla talentosa Ella Balinska al suo importante coinvolgimento in campo videoludico, ci viene presentata sotto una luce diversa. Non ci sono chiare ovviamente le dinamiche, ma la giovane si è ritrovata ad oltrepassare una sorta di varco dimensionale violaceo. Lo stacco tra le due realtà è sin da subito netto e sconcertante: da un lato una metropoli quasi siderale e cupa, dall’altra una landa magica e misteriosa, ove troneggiano sontuose manifestazioni naturali. Composizioni rocciose da mozzare il fiato, distese abbandonate senza vita e lande brulicanti di fauna e flora sconosciute. Facciamo, inoltre, la conoscenza della fonte del potere magico principale della protagonista, ossia il suo bracciale parlante. L’oggetto, apparentemente magico, è in grado di modellare e sfruttare la furia di alcuni tra gli elementi più temuti in natura.

Non sappiamo le sue origini, né il motivo per il qualche si sia palesato nella vita della ragazza. Come tutti i poteri che bucano la porta della conoscenza, anch’esso custodisce dei segreti. Sembrerebbe, infatti, che le stregonerie lanciate dall’artefatto si siano palesate quando ella ha manifestato dei profondi traumi, derivati dai brutti momenti della sua quotidianità. La città la rigetta e il suo quartieri le inizia a starle stretto, così tanto da farle invocare un esodo che potrebbe essere salvifico. Vuole evadere e lasciarsi alle spalle le ferite che la rendono sola, inquieta e alienata dalla sua vita. Le emozioni che ci travolgono durante il trailer sono queste, oltre che a un forte senso di disagio.

Una volta varcato il portale verso la dimensione magica presentata, la nostra protagonista non sembra impiegare molto tempo prima di adattarsi alla dirompente potenza arcana che gli pulsa nelle vene. La sua gioia è palpabile e si respira un senso di libertà unico, come se lei si fosse liberata da profonde catene psicologiche che la impedivano di spiccare il volo. Inutile sottolineare il suo fervore contagioso nel brandire elementi così instabili.

Concediamoci ora però un momento per fare un respiro profondo e contemplare in pochi battiti di ciglia le ambientazioni di Forspoken. È impossibile rimanete indifferenti dinnanzi alle titaniche distese naturali, che si alternano a ruderi e santuari diroccati. Lo scenario è un valzer di elementi naturali sopraffino, che trova nel concetto di solitudine un trampolino utile per saltare oltre il poetico. Il tormentato - o forzato - romitaggio della nostra sfuggente protagonista è un fattore fondamentale per la dinamica ambientale. I paesaggi stessi sono il riverbero del suo smarrimento personale, mentre si capta quasi che la sua esistenza sia come fuori posto. In questo confuso duetto tra consapevolezza e redenzione, sembra che ci sia molto altro.

La stessa landa magica non appare come un terreno incolto o cristallizzato nel tempo, ma nasconde degli insediamenti umani. Non ci sono abbastanza informazioni per comprendere la lore, ma sembra quasi una sorta di tribù arcaica che vanta di una profonda conoscenza mistica. Dai dialoghi principali si lascia intendere che l’arrivo della protagonista in questa terra amena, possa essere una disperata richiesta di aiuto e che, forse, potrebbero esserci altri manufatti incantati come quello in dotazione dalla ragazza.

https://www.youtube.com/watch?v=NYYgSs2RkJQ

Le prospettive di Forspoken sono oltremodo ambiziose. Finalmente possiamo fare una veloce analisi al tenue reparto narrativo finora decantato e iniziare a delineare il background della vicenda. Lo sguardo volge a un’avventura solitaria e catartica, una sorta di odissea formativa a ritmo fantasy. Forse per la prima volta siamo tutti d’accordo all’idea che l’ultima fatica di Square Enix possa davvero essere la brezza next gen in un torrido anno di mancate promesse. Il gameplay mostrato allo Showcase PlayStation è un tripudio di colori ed effetti naturali che mai ho visto così raffinati. Nella loro semplicità d’essere, tutti gli elementi sprigionati nel bracciale della protagonista si sono rivelati un’armoniosa sinfonia per il Luminous Engine.

La spettacolarità in termini ludici sembra essere un antipasto gradito per tutti gli appassionati del genere che, come me, rimangono ancora mesmerizzati dalla ruggente qualità tecnica percepita nel trailer. Le ambientazioni sono infine il coronamento della maestosità estetica dell’opera. Ad ora sconfinate e mozzafiato, si perdono a vista d’occhio tra minacciose strutture in pietra che sovrastano la terra e indomabili scorci naturali. Le prospettive sono alte e mi aspetto possa essere il degno titolo in grado di urlare al settore la potenza della next gen.