Ghostrunner, la frenesia della spada | Provato

Ci siamo immersi in anteprima nella breve ma deliziosa demo dell'atteso Ghostrunner: ecco le nostre impressioni a riguardo.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Poche cose sono fascinose e ammalianti come una veloce e leggiadra corsa sopra tetti e edifici, un sinuoso e fluido movimento che riesce ad affascinare praticamente chiunque. Tra ninja, runner e supereroi, la cultura pop ben ha capito tale concetto e pure i videogiochi hanno fatto propria tale opportunità, sviscerando l’argomento in numerose declinazioni. A provare ad addomesticare il demone della velocità è ora Ghostrunner, cruento titolo in prima persona dall’estetica cyberpunk che sbarcherà su PC, Nintendo Switch, PS4 e Xbox One il prossimo 27 ottobre e di cui abbiamo avuto il piacere di giocare in anteprima la demo che verrà rilasciata stasera alle 19 in punto su Steam.

Abbiamo provato il gioco con il seguente PC:

Ghostrunner: veloce e spietato

Ghostrunner, se non avete ancora avuto modo di fare la conoscenza con questo peculiarissimo titolo, è, come definito dagli sviluppatori stessi, un fps hardcore e brutale, in cui saremo chiamati a farci strada nella Torre Dharma, l’ultimo baluardo della civiltà umana nonché rifugio della nostra nemesi, il Maestro delle Chiavi. Una sinossi dai tratti oscuri e criptici, per quanto non sensazionali, di cui abbiamo solo potuto scalfire la superficie nel paio di missioni disponibili nella demo del titolo.

Se della trama è quindi ancora presto per dire qualcosa, e scoprire di conseguenza se Ghostrunner riuscirà a concederci un racconto cyberpunk di buon livello, sul gameplay possiamo invece spendere un po’ più di parole e sbilanciarci maggiormente. Un gameplay che, è inutile nasconderlo, ricorda molto da vicino quello di Mirror’s Edge, saga di Electronic Arts che ha anch’essa provato a traslare le evoluzioni tipiche del parkour in ambito videoludico.

Se la Faith di Mirror’s Edge è una runner nel vero senso della parola, il protagonista di Ghostrunner è invece un essere drasticamente più pericoloso, che abbina alle sue incredibili capacità di movimento una più che discreta maestria nell’arte della spada. Il ritmo alla base del gioco, o almeno della piccola porzione che abbiamo avuto modo di provare, si basa infatti proprio sull’alternanza tra corse e fendenti all’arma bianca, tra salti e sanguinolenti smembramenti.

A ciò si uniscono poi dei poteri, che rendono ancor più dinamico e variegato il gameplay. Il nostro eroe dispone infatti di un polivalente scatto, ottimo sia per raggiungere posti più lontani che per rallentare il tempo nelle situazioni più complicate. Immancabile, poi, il sempre apprezzato rampino, che riesce a fluidificare ulteriormente il ritmo di gioco.

Una simbiosi che sembra essere stata curata a puntino, visto come combaciano i vari elementi del gameplay. Tra una corsa sul muro e un salto in lungo, potremo infatti usare i nostri poteri per scattare a mezz’aria, schivare un proiettile potenzialmente mortale e planare come un tristo mietitore sullo sfortunato avversario che ci troveremo dinnanzi.

Spezzare il ritmo

Quello che non ci ha troppo convinto nel corso della nostra prova è invece una struttura di gioco che porta il giocatore a provare più volte la medesima zona, costringendolo a imparare la posizione di ogni singola minaccia per uscire indenne da un particolare luogo. Il che non sarebbe una cosa negativa in un qualsivoglia titolo, ma in un’opera frenetica e dinamica come Ghostrunner il rischio è quello di spezzare troppo il ritmo e segmentare un’esperienza che fa invece della fluidità il proprio punto di forza.

Nulla da dire, infine, sull’aspetto tecnico-artistico, con Ghostrunner che si conferma, come dai trailer, ispirato e bello da vedere. L’estetica cyberpunk, sia del nostro personaggio che delle varie zone, è infatti decisamente riuscita e si rivela un quid non indifferente dell’esperienza complessiva.

Impressioni finali

Ghostrunner in questa breve prova ci ha quindi lasciato diverse buone impressioni e delle conferme su un più che apprezzabile lato tecnico-artistico, ma anche qualche dubbio. Il gameplay sembra infatti abusare un po’ troppo della meccanica trial&error, costringendo i giocatori a ripetere più volte la stessa sezione a causa di una leggibilità non sempre perfetta dei colpi avversari. Morire a mezz'aria per colpa di una pallottola vagante, di cui non si sospettava minimamente l’esistenza, non è infatti piacevole e nella mezz’ora circa di gioco concessaci dalla demo ci siamo imbattuti più di una volta in tale esperienza. Restano poi dei dubbi sulla longevità del titolo e sull’ampiezza delle varie zone di gioco, ma per il resto Ghostrunner è un titolo da tenere in grande considerazione, una potenziale piccola sleeping hit che sbarcherà sul mercato tra poco meno di un mese.

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