È già passato più di un mese dal lancio di Nintendo Switch 2, è proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte. Scherzi a parte, dopo anni di attesa, e una campagna marketing martellante ma allo stesso tempo discutibile per quel che concerne la chiarezza di moltissime informazioni riguardanti il nuovo hardware e, soprattutto, le inedite Game Key Cards (di cui poco tempo fa ho voluto fare il punto della situazione), l’arrivo della nuova console è stato accolto da un vero e proprio boom di entusiasmo e, soprattutto, di vendite, visto che l momento Nintendo Switch 2 è la console che ha venduto più velocemente negli Stati Uniti.
Ma, a mente fredda, mi sono accorto che gran parte di questa "febbrile euforia" non è derivata dalle stesse ragioni che resero la prima Nintendo Switch così interessante agli occhi del pubblico, ma da quella enorme fanbase, di giocatori vecchi e nuovi, che Nintendo ha saputo coltivare con estrema oculatezza negli scorsi otto anni.
Non fraintendetemi, a me Switch 2 piace e pure parecchio. Al netto delle critiche ricevute in seguito alle presentazioni, e ai primissimi hands-on, è un netto passo avanti rispetto al modello precedente… che però si è riuscita a guadagnare il podio di "mia console preferita di sempre".
Si, lo so, ci sono console molto più performanti la fuori, senza contare il vastissimo mondo del PC gaming, ma per me Switch ha segnato l'inizio di un'epoca, mostrandomi quella Nintendo che è capace di innovare con un'idea tanto brillante da non rendere necessario sventolare, ogni semestre, il potentissimo hardware che adorna questa idea. L'essere una console a metà ha portato alla nascita di Steam Deck, dei PC handheld, di PS Portal e del dirompente ritorno di quel "gaming in mobilità" che sembrava essere diventato storia passata.
Indubbiamente, dopo otto lunghi anni, l'hardware di Nintendo Switch aveva bisogno una svecchiata (difatti non si riuscivano più a contare i rumor che ogni settimana parlavano di un ipotetico modello pro che rendesse più godibili gli ultimi titoli usciti in esclusiva), motivo per il quale era oramai necessaria l'uscita di una nuova console. Quello che però in pochi si aspettavano era una Nintendo che abbracciasse così tanto il concetto di continuità. Per la prima volta ci siamo trovati difronte a una console con un numero sequenziale e non a un nome che rappresentasse una visione.
Switch 2, c'è poco da obiettare, è un refresh analogo a quello che si vede ogni anno nel settore degli smartphone (o ogni sette anni in quello delle console domestiche) , motivo per il quale, dopo quelle sensazioni euforiche che noi giocatori proviamo ogni qualvolta apriamo la confezione di una nuova console, l'entusiasmo provato con la prima Switch non fu replicato. Tutto bellissimo, costruzione migliore, difetti di Switch sistemati… eppure, dopo oltre un mese che consumo quotidianamente la mia Switch 2, mi sembra sempre che gli manchi qualcosa.
Subito ho pensato che fosse per via di una line-up di lancio che replicava, invertendo i fattori, la stessa formula attuata per la prima Switch. Laddove Breath Of The Wild aprì le danze, e il mese dopo arrivò Mario Kart 8 Deluxe, qua è stato proprio Mario Kart World a fare da apripista, seguito un mese dopo dallo splendido Donkey Kong Bananza (di cui trovate la recensione qui). Quindi il problema non è la line-up, anche se non vi nego che fino all'arrivo di Bananza ho speso più tempo su giochi retrocompatibili che a bordo di un kart.
Ho iniziato a pensare fosse per via di quello schermo che agli eventi di presentazione, così come in fase di recensione, mi aveva lasciato comunque delle buone impressioni, al netto di non essere un OLED, almeno fino a quando Digital Foundry non mi ha portato a notare che l'HDR non è così ben realizzato (al punto che è meglio disattivarlo in determinati giochi) e che il tempo di risposta dello schermo è talmente lento da generare una sfocatura marcata durante i movimenti rapidi e avere un input lag superiore a quello di qualsiasi altro handheld presente sul mercato. Ma alla fine, ho realizzato che nemmeno sfasciando tutto in Bananza o sfrecciando nelle corse più rapide di Mario Krt World notavo tutti qusti difetti… quindi non era nemmeno quello.
Che sia la batteria? D'altronde è il vero tallone d'Achille della console. In tutte queste settimane non ricordo già più quante volte l'ho caricata, quanti viaggi in treno (di poco più di ude ore) ho fatto con una power bank a portata di mano e quante ore ci ho speso collegato direttamente alla corrente. Ma alla fine, per quanto continuerei a sconsigliarla a chiunque cerchi un handheld con un'autonomia che garantisca almeno un viaggio di 3, 4 ore senza pensieri, la scarsissima autonomia non mi ha fermato dall'usarla tutti i giorni.
Nulla da dire nemmeno per la costruzione di Switch 2, la console di per sé è ben progettata: si impugna bene, ha un design solido, i Joy-Con 2 sono comodi e ho persino rimosso quei grip che ritenevo indispensabili sulla prima Switch visto che l'ergonomia è notevolmente migliorata. È sottile come il modello precedente e, per quanto sia parecchio più larga, resta comunque portatile e poco ingombrante dentro a una borsa o a uno zaino.
A livello di prestazioni, anche lì nulla da dire. Ho passato oltre un mese a testare tutti i porting per Switch 2 e fra Cyberpunk 2077, Street Fighter VI, Yakuza 0 e, persino, quell'Hitman per nulla privo di difetti sul versante delle performance, è chiaro che il potenziale ci sia tutto per offrire una generazione di titoli "third party" decisamente più convincente rispetto al passato e in linea con molti di quei PC handheld che hanno invaso il mercato negli ultimi anni. Switch 2 è silenziosa, efficiente e potente, un trittico di qualità che non si possono obiettare dopo che ci si è speso del tempo assieme.
Ma allora cosa diamine era a non convincermi? La risposta mi è arrivata, pensate un po', guardando il mio iPhone poggiato sulla scrivania e realizzando che è dal 2007 che, al netto dei vari cambi di design dello chassis che si sono susseguiti fra i vari modelli, ogni giorno guardo sempre la stessa home screen, con le stesse icone, gli oggetti posizionati nello stesso modo e una memoria muscolare nell'utilizzarlo che credo che oramai sia parte del mio DNA. Sono anni oramai che aprire un nuovo iPhone non mi regala più alcuna emozione: più o meno lo stesso design e, soprattutto, sempre la stessa esperienza utente che, per quanto perfetta per le mie esigenze, oramai non ha più frecce nella sua faretra per riuscire a colpirmi nelle emozioni.
Con Switch 2 è stata, più o meno, la stessa cosa. Una console più grande, più solida, più bella, più tutto… ma che in pochi giorni si è trasformata in una esperienza a me già nota. Vuoi per il sistema operativo identico, vuoi per un form factor analogo alla precedente console, vuoi perché è proprio Nintendo che ha deciso di percorrere la strada della continuità totale, Switch 2 è passata ben presto dall'essere "la nuova console arrivata in casa" a essere semplicemente "il mezzo con cui immergermi in una nuova ludoteca di titoli Nintendo".
Alla fine è giusto così, una console quello deve essere: un mezzo per accedere a dei titoli che non puoi trovare altrove. Un compito che Nintendo Switch 2 ha svolto benissimo in questo mese e mezzo di vita. Bananza è un titolo che mi ha rapito il cuore, Mario Kart World è riuscito a farmi re-innamorare di una serie che mi era venuta a noia, la retrocompatibilità mi ha permesso di giocare ad alcuni titoli con performance migliori ma quell'effetto "wow", che da bambini (e non solo) ci coglieva a ogni nuova generazione di console per via di design futuristici, balzi grafici incredibili e funzionalità innovative… be, quello si è perso in quella continuità che il mercato richiede, o forse sono solo io a essere invecchiato.
Fatto sta che dopo un mese e mezzo con Switch 2, ancora non riesco a consigliarla a cuor leggero a chi già possiede la console precedente. Al momento è una console perfetta per i fan sfegatati di Nintendo (come il sottoscritto) e per chi non ne ha mai posseduta una. ing portatile, ma come appassionato di tecnologia mi sento un po’ ingannato dalle promesse iniziali, soprattutto sullo schermo. La Switch 2 è potente, efficiente e già molto venduta, ma ha bisogno di tempo, aggiornamenti software e una lineup di titoli più solida per esprimere tutto il suo potenziale.