Google crea un'IA che fa videogiochi, guardatela all'opera

Il modello Genie di Google DeepMind si distingue per la sua capacità di convertire immagini in ambienti interattivi e giocabili

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Nel mondo dell'intelligenza artificiale generativa, il modello Genie di Google DeepMind si distingue per la sua capacità di convertire immagini in ambienti interattivi e giocabili, aprendo nuove porte nel campo dell'apprendimento automatico.

Genie è stato presentato come una rivoluzione nel panorama dell'intelligenza artificiale, consentendo di trasformare immagini statiche in mondi virtuali pienamente esplorabili. Attraverso l'utilizzo di avanzati algoritmi di apprendimento automatico, Genie è in grado di elaborare un'immagine di partenza e generare una sequenza di frame successivi, creando un'esperienza interattiva per gli utenti (e quindi, un videogioco).

Una delle caratteristiche distintive di Genie è il suo approccio alla modellazione del mondo, che si basa su una vasta quantità di dati di addestramento provenienti da video di gioco pubblici su Internet. Questi dati vengono elaborati e utilizzati per creare modelli dinamici e di azione latente, consentendo a Genie di predire con precisione il comportamento dell'ambiente virtuale in base agli input dell'utente.

Ciò che rende Genie unico è la sua capacità di apprendere senza la necessità di annotazioni d'azione o di testo, distinguendosi dai precedenti approcci nell'intelligenza artificiale generativa. Questa caratteristica permette a Genie di generalizzare in modo efficace a input al di fuori della distribuzione, garantendo una maggiore robustezza e flessibilità nel suo funzionamento.

Per sviluppare questo modello, Google DeepMind ha utilizzato una vasta quantità di dati di addestramento provenienti da video di gioco pubblici su Internet. Con 200.000 ore di video filtrate per estrarre 30.000 ore standardizzate provenienti da centinaia di giochi 2D, Genie ha imparato a riconoscere i pattern e le dinamiche di gioco presenti in questi video.

A differenza dei tradizionali motori di gioco 2D, Genie non si limita a disegnare sprite e a codificare un platform giocabile, ma sfrutta un approccio completamente diverso. Il sistema interpreta le immagini di partenza come frame di un video e genera una previsione su come dovrebbe apparire il frame successivo in risposta a specifici input. Questo significa che Genie è in grado di creare ambienti di gioco partendo da immagini statiche, aprendo nuove possibilità creative per sviluppatori e designer.

Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, Genie presenta ancora alcune limitazioni importanti. Per esempio, il sistema attualmente funziona solo a un frame al secondo, rendendo difficile la creazione di esperienze giocabili in tempo reale. Inoltre, il modello può generare futuri irrealistici e comportamenti anomali.

Genie è in grado di creare ambienti di gioco partendo da immagini statiche

L'implicazione di Genie va oltre il semplice sviluppo di giochi interattivi; il suo potenziale applicativo si estende a molteplici settori, inclusi l'educazione, la formazione e la simulazione. Con la sua capacità di creare mondi virtuali complessi e interattivi, Genie potrebbe rivoluzionare la progettazione di esperienze immersive e coinvolgenti.

Genie rappresenta, senza dubbio, un importante passo avanti nell'intelligenza artificiale generativa, aprendo nuove prospettive nel campo dell'apprendimento automatico e della creazione di contenuti virtuali. Da un certo punto di vista, potrebbe anche essere divenire una seria preoccupazione per gli sviluppatori di videogiochi del futuro.