Questa è Spartaaaaaaaaaaaaaaaaa(n)!

Recensione - Halo: Reach è il nuovo episodio della serie che tutti aspettavamo.

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a cura di Tom's Hardware

Questa è Spartaaaaaaaaaaaaaaaaa(n)!

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Siamo nel 2552 d.C., tutta la galassia è occupata dai Covenant. Tutta? No! Alcuni pianeti umani resistono ancora all'invasore. Halo: Reach si presenta come un prequel della serie FPS cara a Microsoft e racconta degli sfortunati eventi verificatisi sul pianeta Reach. Il piccolo gruppo di Spartan alla quale appartiene il nostro eroe, Noble 6, sta per assistere impotente allo sbarco delle prime forze dell'alleanza aliena Covenant sull'ultima roccaforte terrestre. Dopodiché non resterà che la Terra, la cui ubicazione è tenuta segreta. E così tutta la storia si svolgerà su Reach e la sua orbita, né più né meno, in una trama molto più cupa di quella che avevamo visto nel resto della serie.

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In questo episodio dunque non ritroveremo il tanto amato Master Chief, o John 117 per gli appassionati. Il ragazzo ha altre gatte da pelare. Questa è l'occasione per scoprire una nuova squadra di Spartan, il Noble Team, composto da 6 membri di cui uno ha perso la vita in un combattimento qualche tempo prima, cosa che peraltro è stata oggetto di un bel trailer. Noble 6 è il nuovo arrivato, che sostituisce questa dolorosa perdita per la squadra, e non c'è bisogno di dire che l'accoglienza per lui è piuttosto fredda.  D'altra parte si sente la mancanza di personaggi con una storia tormentata, soprattutto per uno scenario che si vuole presentare più come una "storia umana". I fans saranno lieti di ritrovare i loro tratti essenziali, in pochi elementi che hanno fatto l'identità dei primi Halo; ma potrebbero non essere sufficienti per definire il gioco un vero Halo 4 dal punto di vista della sceneggiatura. Tuttavia è chiaro che non abbiamo a che fare con un ODST 2.

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