Aerei ed armamenti a volontà
Gli aerei di HAWX (una dozzina in totale) sono stati ripresi da quelli presenti nelle forze aeree di varie nazioni (F-16, F-15, F-14, Rafale, Sukhoi, F-22, F-117, etc?). Ognuno ha i suoi punti di forza e di debolezza, indicati a schermo da una serie di barre che indicano la velocità, la maneggevolezza, la resistenza al fuoco nemico. Una barra che indica il livello di esperienza maturato si va riempiendo in funzione degli aerei abbattuti, degli obiettivi raggiunti e delle varie mini-sfide incluse nel gioco (evitare 20 missili nella stessa missione, abbattere 35 aerei, e così via). Terminata una missione, si sbloccano nuovi aerei e nuovi armamenti specifici per ciascun aereo. Nulla di rivoluzionario o particolarmente originale.
Ubisoft ha riproposto su HAWX il sistema di comando vocale di Tom Clancy's Endwar. Collegando il microfono e gridando "radar" durante la partita, si apre automaticamente la minimappa del radar. Un piccolo gadget da sfoderare durante le serate tra amici, tra una birra e una pizza.
Se il gameplay di HAWX è per certi aspetti criticabile, il gioco si riscatta bene sulla parte grafica. Grazie al terreno molto dettagliato (a patto però di non avvicinarsi troppo), all'elevato numero di aerei visualizzati contemporaneamente a schermo, a fumo ed esplosioni di grande effetto, HAWX non ha nulla da invidiare ad Ace Combat 6 di Namco.
Tom Clancy's HAWX non può certo ambire al premio per la miglior grafica dell'anno, ma è gradevole da guardare, soprattutto se giocato in visuale esterna. I replay proposti al termine delle missioni si soffermano principalmente sull'aereo del giocatore e non sui combattimenti nella loro interezza, impedendo così di godere a pieno dell'azione. I modelli 3D degli aerei sono leggermente inferiori a quelli di Ace Combat 6, ma non al punto tale da far gridare allo scandalo gli appassionati di aeronautica.