Hyper Sport R, lo sport diventa un party game alla Gamescom

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a cura di Mario Petillo

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Erano i tempi di Track & Field, quelli del Commodore 64 e dei videogiochi sportivi targati Konami, che nel 1983 lanciò il suo arcade game sullo sport. Una pietra miliare, perché rese celebre l'alternanza sfrenata di due tasti da premere per effettuare una determinata azione che emulasse il movimento dell'atleta. A distanza di 35 anni Konami ripropone un'esperienza analoga, attraverso una serie di tentativi poco convincenti, che ci hanno portato a provare a Colonia Hyper Sport R, titolo che richiama quel Track & Field che in Giappone era noto proprio come Hyper Olympic.

Nel gioco originale dell'83 erano disponibili sei prove, tutte appartenenti all'atletica leggera: si andava dai 100 metri piani al salto in lungo, dal lancio del giavellotto fino ai 110 metri ostacoli, senza dimenticare il lancio del martello e il salto in alto. In Hyper Sport abbiamo ritrovato tutte queste discipline, con l'aggiunta di qualche novità, che riguardano anche le modalità. Non abbiamo avuto modo di provare nulla di diverso rispetto alla gara semplice, che su Switch ci ha permesso di arrivare a sfidare fino a un massimo di altri tre giocatori, toccando un totale di quattro partecipanti, ma durante la presentazione del titolo ci è stata raccontata l'esistenza di una modalità campagna. Pensata per essere un single player completo, che faccia sia da tutorial che da avventura in singolo che possa soddisfare qualsiasi tipo di giocatore, la campagna ci metterà dinanzi a un intricato sistema di creazione del team più forte, raggruppando gli atleti più vincenti e completando le varie competizioni e le storie dei personaggi giocabili.

Hyper sport R giavellotto

Con un sistema di aggiunte legate agli sponsor, che aumenteranno i salari dei vari atleti, e degli allenatori, che andranno ad aumentare le skill dei loro allenati, la modalità campagna dovrà dimostrare di poter intrattenere il giocatore che si ritroverà da solo ad affrontare le varie discipline sportive e olimpioniche: dal punto di vista teorico, infatti, Hyper Sport sembra offrire qualcosa di affascinante, ma da qui a poterla provare con mano ce ne passa abbondantemente.


Corri, scatta, batti e... Attento ai tasti

Joycon alla mano, invece, ci siamo subito fiondati a provare quelle che erano le competizioni più in voga del titolo originale o comunque di quelli che si sono ampiamente ispirati all'opera di Konami. Il concetto di alternare due determinati tasti è rimasto, ma nel caso in cui foste soltanto in due a sfidarvi, con due Joycon a testa, sarà possibile anche utilizzare il motion controller per simulare, ad esempio, il movimento della corsa nei 100 metri piani. Avendolo provato soltanto una volta possiamo asserire, ma in maniera molto superficiale per adesso, che non siamo usciti soddisfatti da questa prova e che abbiamo preferito di gran lunga affrontare un'esperienza legata alla pressione dei tasti, soprattutto quando poi siamo passati ai 110 metri a ostacoli. Dovendo alternare la corsa, già posizionata su due tasti, e il salto, posizionato su un terzo, era chiaramente consigliabile evitare il motion controller e dedicarsi esclusivamente alla pressione sfrenata di determinate azioni. Va da sé che esperienze del genere, che durano meno di un minuto solitamente, dovrebbero offrire un'alta rigiocabilità, legata soprattutto a una varietà che può essere data dai vari personaggi: per quanto il loro design non si esalti particolarmente, ognuno degli atleti ha determinate skill sulle quali basarsi e sulle quali fare forza, da chi avrà più esplosività nelle gambe fino a chi potrà sfruttare maggior stamina, così da non arrivare distrutto al traguardo facendosi superare al fotofinish.

L'esperienza che però maggiormente ci ha dato soddisfazione è stata sicuramente la sfida al beach volley, che ci ha permesso di toccare il massimo divertimento con altri tre giocatori, arrivando a un massimo di quattro. Purtroppo la cooperazione non è stata dalla nostra, essendo in team con un francese poco propenso al gioco di squadra: in questo caso, però, come fatto notare anche agli sviluppatori, le problematiche riscontrate con i tasti azione sono state diverse, soprattutto in fase di battuta. Che vogliate provare il bagher o la schiacciata, a volte capitava che l'atleta, dopo aver battuto la palla verso l'alto, la lasciasse cadere al suolo, senza toccarla nuovamente, facendo scattare inevitabilmente il fallo. Per quanto possa sembrare un errore da novizi del titolo, il bug è stato in alcuni momenti abbastanza evidente. Per il resto l'abilità del riprodurre uno sport molto tecnico e faticoso con l'ausilio di appena due tasti è lodevole, tanto da averci permesso di apprendere immediatamente come comportarci nel campo di sabbia, senza dover perseguire una inutile e ricercata difficoltà nel riprodurre il beach volley.

Hyper sport r beach volley

La prova di Hyper Sport R non è durata tantissimo, soprattutto perché il cuore e il fulcro di ciò che ci offre il gioco non era disponibile, ossia la campagna. In sua presenza avremmo avuto sicuramente modo di comprendere di più l'anima del titolo e scoprire quali fossero i punti forti dello sportivo di Konami; avendo davanti a noi solo le partite veloci vi possiamo raccontare che il divertimento c'è stato, a fronte anche di uno stile grafico non accattivante e che difficilmente renderà gli atleti proposti, in un roster di 20 personaggi giocabili, ma solo 10 selezionabili a Colonia, indimenticabili.


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