I giocatori non sono criminali, non c'è bisogno dei DRM!

Il boss di Good Old Games difende i giocatori, spiegando che l'industria dei videogiochi dovrebbe liberarsi dai fastidiosi sistemi di protezione e DRM.

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a cura di Roberto Caccia

L'industria dei videogiochi dovrebbe fare a meno dei DRM e dei sistemi di protezione. Questo è il parere di Guillaume Rambourg, boss di Good Old Games, la celebre piattaforma online che permette di acquistare esclusivamente giochi non protetti da "soluzioni anti-pirateria".

Non scaricate i giochi illegalmente, anche il nostro amico quadrupede lo sa!

Solitamente i DRM sono usati da sviluppatori e publisher proprio per fronteggiare la pirateria, ma in quest'ultimo periodo pochi sistemi funzionano veramente e nella maggior parte dei casi i sistemi di protezione danneggiano più gli acquirenti onesti che i pirati. Rambourg sostiene infatti che i DRM siano una sorta di punizione per le persone che comprano effettivamente i giochi, e non uno valido strumento per sconfiggere la pirateria.

"Crediamo totalmente che distribuire i giochi senza DRM sia una cosa positiva per l'industria. Facciamo sì che l'acquisto di giochi sia facile e appagante per i giocatori. Non sono criminali e non hanno bisogno di DRM", spiega Rambourg ai colleghi di Eurogamer.

"Il settore dei videogiochi dovrebbe incoraggiare e trattare tutti i giocatori con rispetto, perché sono le persone che pagano i nostri stipendi, i server, lo sviluppo di progetti e ogni altra cosa. Invece ciò che facciamo è rendere frustrante l'acquisto di giochi, come se fossimo in preda alla schizofrenia. I DRM non stanno proteggendo alcun prodotto. Stanno danneggiando i vostri fan e i vostri marchi, a lungo termine", continua il boss di Good Old Games. Un punto di vista condivisibile e che sottoscriviamo in pieno.