Civilization 7 ha valutazioni su Steam che oscillano attorno al 48% di recensioni positive, il settimo capitolo della saga si trova nel mezzo di una tempesta di opinioni contrastanti che vede da un lato chi apprezza il tentativo di semplificazione dell'esperienza, dall'altro chi considera le modifiche una banalizzazione eccessiva di meccaniche storicamente profonde. Nonostante questo scenario polarizzato, Take-Two Interactive mantiene un atteggiamento di fiducia verso il futuro del titolo, basandosi non solo sui dati di vendita attuali ma anche sull'esperienza accumulata con i precedenti capitoli della serie.
Strauss Zelnick, CEO di Take-Two, ha recentemente affrontato la questione in un'intervista a GamesIndustry.biz, dove ha minimizzato le critiche ricevute dal gioco. "Ogni volta che abbiamo pubblicato una nuova iterazione di Civilization, c'è stata una certa costernazione da parte dei consumatori affezionati alla versione precedente", ha dichiarato Zelnick, suggerendo che la reazione negativa faccia parte di un ciclo prevedibile nella vita di ogni nuovo capitolo della serie. Il dirigente ha inoltre sottolineato come, storicamente, questi problemi vengano risolti con aggiornamenti successivi che finiscono per conquistare anche i giocatori più scettici.
Pur ammettendo che "probabilmente c'è ancora del lavoro da fare" sul titolo, Zelnick si è detto soddisfatto delle vendite, definendole "forti" e posizionando il gioco all'ottavo posto tra i più venduti negli Stati Uniti nel 2025, secondo i dati dell'analista Mat Piscatella. Un risultato commerciale che, secondo il CEO, verrà prima o poi accompagnato da un miglioramento anche nella percezione critica: "Siamo davvero felici di come sta andando e penso che, col tempo, diventerà semplicemente ottimo".
Nonostante l'ottimismo di Take-Two, i dati attuali raccontano una storia più complessa. A più di tre mesi dal lancio, solo il 48% delle recensioni su Steam è positivo, con un miglioramento di appena il 4% rispetto al periodo di uscita. Un trend che difficilmente può essere considerato rassicurante per il futuro del titolo. Il confronto con i precedenti capitoli della serie risulta ancora più impietoso quando si analizzano i numeri dei giocatori attivi contemporaneamente: al momento della stesura dell'articolo, Civilization 7 contava 9.537 giocatori, contro i 43.307 di Civilization 6 e i 15.981 di Civilization 5.
Questi dati sembrano contraddire l'affermazione di Zelnick sulla longevità del nuovo capitolo, suggerendo che il processo di accettazione e adozione stia procedendo più lentamente rispetto alle precedenti iterazioni. La comunità dei giocatori di strategia si dimostra particolarmente resistente ai cambiamenti radicali, soprattutto quando questi vengono percepiti come semplificazioni di meccaniche consolidate e apprezzate.
A ogni modo, il dibattito su Civilization 7 riguarda anche l'evoluzione dei giochi strategici, sempre in bilico tra la necessità di attrarre nuovi giocatori attraverso meccaniche più accessibili e il desiderio di mantenere la profondità che ha reso celebri questi titoli (situazione non semplice, capirete). La sfida per Firaxis sarà trovare un equilibrio attraverso futuri aggiornamenti che possano soddisfare entrambe le fazioni, un'impresa non semplice ma che, come suggerisce la storia della serie, potrebbe non essere impossibile.