Il futuro di Kojima Productions risiede in una memoria USB

Kojima spiega come abbia pensato in manier costruttiva al futuro creativo di Kojima Productions in vista del giorno della sua scomparsa.

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a cura di Andrea Maiellano

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La contemplazione della propria mortalità spesso conduce a riflessioni profonde sul lascito professionale. Per Hideo Kojima, leggendario game designer giapponese, questa consapevolezza è diventata particolarmente acuta durante la pandemia, portandolo non solo a rivalutare il tempo che gli rimane per creare, ma anche a predisporre un insolito testamento creativo. Il sessantenne ha infatti rivelato di aver lasciato una chiavetta USB contenente tutte le sue idee per futuri progetti videoludici, affinché il suo studio possa continuare a realizzare le sue creazioni e a innovare anche dopo la sua scomparsa. Una decisione che riflette l'ossessione creativa di un autore che continua a sfidare i confini del medium videoludico.

In una recente intervista alla rivista Edge, Kojima ha condiviso come la pandemia abbia rappresentato un punto di svolta più significativo del compimento dei suoi sessant'anni. "Durante quel periodo mi sono ammalato gravemente e ho dovuto subire un'operazione agli occhi. Fino ad allora, non pensavo di essere vecchio, capite? Semplicemente non sentivo il peso dell'età e davo per scontato che avrei potuto continuare a creare finché fossi rimasto in vita", ha spiegato il designer.

La malattia e la consapevolezza della fragilità umana hanno costretto Kojima a confrontarsi con l'inevitabile: "Non potevo creare nulla. Vedevo molte persone intorno a me che se ne andavano. Sono stato messo faccia a faccia con la morte. Certo, mi sono ripreso, ma ora mi chiedo: 'Quanti anni mi rimangono per realizzare un gioco o un film?' Forse dieci anni?"

Questa riflessione esistenziale ha spinto il creatore di Metal Gear Solid a prendere provvedimenti concreti per il futuro della sua eredità creativa. "Ho dato una chiavetta USB con tutte le mie idee al mio assistente personale, una specie di testamento", ha rivelato. "Forse potrebbero continuare a creare cose alla Kojima Productions dopo che me ne sarò andato... Questa è una mia paura: cosa accadrà a Kojima Productions dopo la mia scomparsa? Non voglio che si limitino a gestire le nostre IP esistenti."

Di recente, inoltre, Kojima ha rivelato di aver accantonato diverse idee di gioco altamente innovative, alcune delle quali esplorano in modi unici il rapporto tra tempo reale e meccaniche di gioco. Tra queste, spicca il concetto di un "Forgetting Game", un gioco in cui il protagonista dimentica gradualmente informazioni e abilità importanti se il giocatore fa pause troppo lunghe tra le sessioni di gioco.

Nel suo podcast giapponese KOJI10, Kojima ha condiviso altre idee affascinanti che non hanno ancora trovato realizzazione. Per Death Stranding 2: On The Beach, aveva inizialmente immaginato che la barba del protagonista Sam (interpretato da Norman Reedus) crescesse nel tempo, costringendo il giocatore a rasarla periodicamente. "Tuttavia, dato che Norman Reedus è una grande star, non volevo farlo apparire trasandato!", ha spiegato con una punta di umorismo.

Tra i concetti più ambiziosi menzionati da Kojima figura un gioco sulla vita stessa: "Inizia con la nascita del giocatore, che cresce gradualmente da bambino ad adulto. Nel gioco, si combattono vari nemici. Se continui a giocare, diventerai un uomo di 70 o 80 anni. A questa età sarai più debole, la tua vista peggiorerà. Da adolescente potrai correre più velocemente, ma arrivato a 60 anni rallenterai un po'". Un'idea che esplora il ciclo completo dell'esistenza umana attraverso le meccaniche di gioco.

Un altro concetto riguarda un gioco in cui si crea qualcosa che richiede tempo per maturare, come vino o formaggio, richiedendo al giocatore di continuare gradualmente a giocare per un lungo periodo. Infine, il già citato "Forgetting Game", in cui il protagonista dimentica gradualmente informazioni e abilità se il giocatore non gioca quotidianamente. "I giocatori dovrebbero prendersi una settimana di pausa dal lavoro o dalla scuola per giocarlo", ha scherzato Kojima.

L'agenda dello studio di Kojima è attualmente estremamente impegnativa. Oltre a Death Stranding 2, il designer sta lavorando a un film live-action di Death Stranding con A24, lo studio dietro film premiati come "Everything Everywhere All At Once". Sta inoltre sviluppando OD per Xbox Game Studios e Physint per Sony, un progetto ibrido tra videogioco e film. Lo sciopero degli attori di videogiochi ha tuttavia influenzato la produzione di entrambi i titoli, il che potrebbe ritardarne ulteriormente la realizzazione.

Per un visionario che ha sempre pensato fuori dagli schemi, la preoccupazione per il proprio lascito creativo non è sorprendente. Quella chiavetta USB rappresenta molto più di un semplice archivio di idee: è la testimonianza di una mente che continua a spingere i confini di ciò che i videogiochi possono essere, anche quando contempla la propria assenza dal palcoscenico che ha contribuito a definire.

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