Interfaccia Nucleare e caricamenti eterni

Recensione di Fallout 4, il gioco di ruolo di Bethesda che vi trascina in una nuova avventura ambientata nella Zona Contaminata.

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a cura di Roberto Buonanno

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Interfaccia Nucleare e caricamenti eterni

Il primo elemento dell'interfaccia che si scopre è l'indicatore della direzione da seguire per arrivare ai vari punti delle missioni. I primi comandi che si usano sono i pugni, con i quali sconfiggere temibili scarafaggi radioattivi. I comandi di spostamento e combattimento sono quelli classici già conosciuti in molti giochi e, ovviamente, nei precedenti titoli della serie.

Inventario, attributi, abilità, mappa e radio si gestiscono tramite il mitico Pip-Boy. Croce e delizia di Fallout, questo simpatico palmare che si indossa sull'avambraccio ha una grafica monocromatica che ricorda quella di un commodore 64 collegato a un monitor a fosfori verdi. Con tanto di distorsioni e interferenze, che renderanno la fruizione molto realistica ma anche tanto fastidiosa.

L'adesione forzata al paradigma del Pip-Boy è uno dei principali limiti dell'interfaccia. Il voler emulare a tutti i costi una modalità interattiva che fosse replicabile su un dispositivo fisico, seppure di fantasia, porta a seri problemi di fruizione. Nulla che gli appassionati di Fallout non abbiano mai provato, però i novizi potrebbero chiedersi perché devono leggere lunghi testi e consultare liste infinite di oggetti in un'interfaccia con caratteri poco nitidi e comandi scomodi. Come ciliegina, la mappa globale è confusa e scomoda, quella locale praticamente inutile.

fallout 4 007

Bethesda ha inserito alcune chicche, come il fatto che entrando nelle armature atomiche, cambi completamente l'HUD - ovvero la visualizzazione delle informazioni a schermo. Tutto sempre in stile retrò e poco funzionale ma amen, per l'immersività possiamo sacrificare qualche diottria.

I veri difetti dell'interfaccia stanno però nelle interazioni con i mercanti e nei dialoghi, che sono tantissimi e obbligatori. Quando si commercia, si deve sempre sorbire una o due frasi introduttive, non saltabili, da parte dell'interlocutore. Interessante la prima volta, stressante dalla seconda in poi. I compagni sono difficili da intercettare quando gli si vuole passare qualche oggetto. Per interagire con loro infatti bisogna essere alla giusta distanza e cliccare nel punto esatto. Niente che non si possa risolvere con una patch!

Infine, i caricamenti sono angoscianti e continui. Finché si sta all'aperto, si può visitare una distesa enorme senza interrompersi mai per caricare qualcosa. L'incubo sono gli edifici. Incredibilmente l'engine di Bethesda richiede ancora lunghi caricamenti - parlo sempre della versione PS4 - per entrare in case di pochi metri quadrati. Trovo invece geniale la possibilità di usare il salvataggio rapido con due pressioni.

Il gioco è ottimizzato per l'uso con il pad e, nonostante senta comunque la mancanza del mouse, devo ammettere che anche nelle sparatorie i controlli rendono alla grande. Ottima la possibilità di accedere rapidamente a ben 12 oggetti tramite il dpad.

È invece assolutamente geniale l'interfaccia del looting, ovvero quella per depredare i corpi e i contenitori. Basta passare con il mirino su un qualsiasi inventario e ci apparirà il contenuto, subito trasferibile con poche pressioni di tasti.