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a cura di Francesco Caputo

In concomitanza del cinquantesimo anniversario del Weekly Shonen Jump, Bandai Namco ha ottenuto carta bianca per produrre un nuovo picchiaduro capace di proporre l'unione di moltissimi personaggi appartenenti ad altrettanti franchise del mondo degli anime e manga. Questo videogioco prende il nome di Jump Force, si tratta appunto di un titolo che vuole affascinare sempre di più gli appassionati di queste particolari opere del Sol Levante

Jump Force è sviluppato da Spike Chunsoft, una società sviluppatrice che vanta moltissimi videogiochi nel suo Palmarès come Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 e One Piece Burning Blood (ce ne sono molti altri ndR). Un parco videogiochi di tutto rispetto, ma sarà sufficiente a riscuotere nuovamente successo con questo crossover? 

La domanda è assolutamente lecita, infatti siamo curiosi di provare il prodotto finale per conoscere tutte le funzionalità legate a questo nuovo ed entusiasmante progetto. Dopo le prove all'E3 e al recente Gamescom, abbiamo provato ancora una volta questo gioco per raccontarvi le nostre considerazioni aggiornate in vista del suo debutto ufficiale. 

Mazzate di colpi particellari... 

La closed beta, pubblicata in questi giorni, permette innanzitutto di lottare in due differenti modalità: la prima contro la consueta CPU, mentre la seconda consente di battagliare contro un giocatore in carne e ossa sfruttando l'infrastruttura online. Senza indugiare, passiamo alle meccaniche di gioco: il fulcro di questo picchiaduro tanto atteso. 

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Durante la nostra prima interazione, abbiamo appurato che i comandi di gioco sono semplici da apprendere. Questo aspetto è sicuramente positivo per tutti i neofiti di questo genere, tuttavia Jump Force racchiude un sistema di combattimento più strutturato (non paragonabile ai picchiaduro come Dragon Ball FighterZ) per venire incontro alle aspettative dei giocatori più esperti del settore. 

Il gameplay, invece, risulta semplificato e allo stesso tempo oseremo dire omogeneizzato (non è il prodotto alimentare per bambini ndR) perché gli sviluppatori hanno cercato di mettere insieme tecniche, mosse speciali e attacchi semplici provenienti da ambientazioni completamente differenti.

Questo gioco - pad alla mano - ricorda pienamente il sistema di combattimento di Dragon Ball Xenoverse, infatti i giocatori si troveranno in una mappa tridimensionale in cui possono sferrare gli attacchi con la pressione di tasti o con la combinazione di essi. 

Jump Force include un hub in cui gli appassionati possono intraprendere una serie di attività nelle modalità di gioco presenti. Il gioco, nella sua versione non definitiva, metteva a disposizione un alter-ego preimpostato dotato di attacchi anch'essi scelti dal team di sviluppo. Al debutto, sarà disponibile una modalità di creazione per personalizzare al meglio il proprio eroe.

Il risultato finale ci lascia non pochi dubbi su questo titolo perché esso propone un gameplay troppo caotico e al contempo poco ispirato. Inoltre, durante la nostra prova, abbiamo riscontrato un fastidioso imput lag che ci ha messi in difficoltà in alcune situazioni. 

I personaggi Shonen fatti di cera... 

Spike Chunsoft ha chiaramente un unico obiettivo: quello di divertire gli appassionati con un gameplay intuitivo e rocambolesco, unito da un comparto grafico che metta in evidenza la spettacolarizzazione di ambientazioni e personaggi di gioco. Il team di sviluppo, infatti, ha abbandonato la classica grafica in cell shading per abbracciare quella proposta da l'Unreal Engine

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I protagonisti degli anime sono stati realizzati come una sorta di statue di cera, infatti le loro sembianze ricordano molto le action-figure vendute nelle fiere dedicate prettamente alle opere nipponiche. A tutto questo sono state aggiunte una dozzina di effetti particellari per riprodurre tutte le tecniche e le abilità innate di ciascun componente del roster. 

Le ambientazioni, invece, sono caratterizzate da un level design semplice e spoglio. Un aspetto abbastanza interessante è la possibilità di cambiare stage durante una partita, infatti sferrando un colpo micidiale l'avversario cambierà location con un animazione davvero suggestiva. Combattere in questo videogioco quindi si rivela un tripudio di colori ed effetti particellari. 

Sotto il profilo tecnico, Jump Force non brilla particolarmente perché include moltissime problematiche nel frame-rate e nella stabilità dei server. Questo, al momento, è assolutamente giustificato perché, grazie alla closed beta, gli sviluppatori possono prendere appunti su tutti gli aspetti che non sono stati ultimati nel modo giusto. Stesso discorso vale nel hub, infatti abbiamo riscontrato problemi nel girovagare questo stage.

La beta privata di Jump Force proponeva quattro ambientazioni: New York, Hong Kong, Namek e Makehorn. I personaggi utilizzabili invece sono: Son Goku, Vegeta, Frieza, Rufy, Zoro, Marshall D. Teach, Naruto, Sasuke, Pegasus, Ichigo Kurosaki, Rukia Kuchiki, Gon Freecs, Hisoka Marow, Yusuke Uramachi e Tughuro. Questa lista, naturalmente, sarà rimpolpata al debutto ufficiale.

Verdetto preliminare

Jump Force è un videogioco che vuole imporsi nel settore videoludico attraverso combattimenti esemplari e spettacolari, grazie a un comparto grafico improntato sulla spettacolarità degli attacchi di ciascun componente del roster. Il sistema di gioco è semplice, tuttavia alcune meccaniche sono state omogeneizzate snaturando troppo la vera natura delle opere presenti nel gioco. 

La strada intrapresa dagli sviluppatori, infine, è tortuosa e piena di insidie, ma siamo fiduciosi perché per brillare è necessario un pizzico di perseveranza. Appuntamento al prossimo febbraio, mese in cui farà il suo debutto ufficiale Jump Force su PC, PS4 e Xbox One.


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