Kinect libero, Microsoft dà luce verde agli hacker

Microsoft cambia posizione sull'uso di Kinect per altri scopi oltre al gioco su Xbox 360. Un passo dovuto sia per l'immagine che per gli incassi. Hacker, ora tocca a voi.

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a cura di Manolo De Agostini

Prendete Kinect e fatene ciò che volete. Microsoft, dopo aver mostrato contrarietà verso l'uso non consono della periferica per Xbox 360 (Kinect e gli hacker, su PC con driver open source), ritratta e anzi tenta anche di passare come buona samaritana. Da "Microsoft non perdona le modifiche ai propri prodotti" la casa di Redmond è passata a un più conciliante "Kinect è stato lasciato aperto apposta", per consentire alla comunità di avvantaggiarsene. La casa di Redmond non ha inoltre nascosto di voler collaborare, presto o tardi, con le università per ampliare le applicazioni di Kinect. 

L'unica cosa che a Redmond proprio non va giù che è che si parli di hack, quando non è così. Un particolare che però non cambia la sostanza. Microsoft non intende perseguire gli autori dei driver open source che consentono di usare la periferica su PC tradizionali. 

Come mai questo cambio di posizione? Semplicemente dopo la prima dichiarazione piccata, forse affrettata, a Redmond hanno valutato che il ritorno d'immagine (e di cassa: Kinect: 1 milione in 10 giorni, Microsoft esulta) è più conveniente che avviare un'inutile battaglia con gli hacker, sbagliata per principio.

Luce verde agli hacker quindi. Stupiteci.