La Ferrari inaugura il simulatore F1, lo voglio!

Il nuovo simulatore della Ferrari F1 si basa su dieci calcolatori multi-processore con una memoria totale di oltre 60GB RAM.

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a cura di Dario D'Elia

Ieri la Ferrari ha inaugurato a Maranello il suo nuovo simulatore per la Formula1. La realizzazione tecnica è stata curata dalla Moog: si tratta di una struttura in alluminio e materiali compositi che "ospita l'abitacolo ed i dispositivi per la visualizzazione e la diffusione del suono", come riporta Ferrari.

Simulatore Ferrari

Complessivamente il peso è di 2 tonnellate, mentre "gli attuatori controllati elettronicamente" raggiungono quasi mezza tonnellata ciascuno. La base armata è di 200 tonnellate. Insomma, è un simulatore impressionante che anche a livello hardware non fa sconti. L'unità di elaborazione centrale è basata su "10 calcolatori multi-processore con una memoria totale di oltre 60GB RAM; la mole di dati che può essere prodotta è di circa 5GB al giorno".

Dettaglio simulatore Ferrari

Il "sistema audio è Dolby Surround 7.1 con una potenza di 3500 W", mentre per quanto riguarda il video il pilota si affida a 5 schermi "per un angolo visivo superiore ai 180°". L'intero impianto occupa "uno spazio di circa otto metri di larghezza e altrettanti di lunghezza e si sviluppa per sei metri in altezza". La cavetteria dell'impianto è di oltre 10 km, mentre "la potenza installata è di circa 130 kW".

Un simulatore della Moog

"Sostanzialmente si tratta di un abitacolo di una monoposto intorno al quale viene visualizzato lo scenario che il pilota vedrebbe se fosse realmente alla guida di una macchina reale, inclusa la visione offerta dagli specchietti retrovisori. L'abitacolo, dotato dello stesso sistema di comandi (pedaliera, volante e altri) usato in pista è montato su una piattaforma che, tramite l'impiego di attuatori controllati elettronicamente, consente di riprodurre qualsiasi movimento in tutte le direzioni, ricostruendo in questo modo parte delle sensazioni percepite dal pilota", ha spiegato Marco Fainello, responsabile Prestazioni Veicolo e del progetto del simulatore.

"È impossibile ricostruire esattamente tutti i movimenti della vettura reale perché servirebbe uno spazio grande come una pista vera: vengono quindi utilizzate tecniche per selezionare e ricostruire alcuni dei movimenti in maniera compatibile con lo spazio disponibile e, al tempo stesso, utile per permettere al pilota di sentire alcune di quelle sensazioni che proverebbe in pista".

Fainello, in un'intervista pubblicata sullo stesso sito Ferrari, ha sottolineato che la ricostruzione delle piste in 3D è praticamente identica alla realtà. "Inoltre abbiamo immagazzinato i dati relativi alla posizione del sole e alle ombre che si generano e possiamo modificare alcuni parametri esterni come le temperature dell'aria e dell'asfalto e la direzione e l'intensità del vento".

L'utilizzo di un simulatore di questo genere può consentire di "utili indicazioni sullo sviluppo della vettura e su come il pilota riesce ad interagire con il comportamento e i comandi del veicolo". Ovviamente non si possono sostituire i veri test in pista "ma come molti altri strumenti di calcolo e banchi (di fatto, questo oggetto è un misto tra un banco ed uno strumento di calcolo) può contribuire a migliorare il processo di progettazione e sviluppo di nuove soluzioni da implementare sulle vetture, riducendone costi e tempi".