La fine dei tempi

Piranha Bytes, autori della serie Gothic e Risen, ci propongono un nuovo gioco di ruolo che unisce il tema fantastico a quello fantascientifico.

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a cura di Matteo Lusso

Chi ama i titoli di Pirahna Bytes sa bene che questi difetti e problemi sono il prezzo da pagare per avere un gioco di ruolo longevo, in cui è dato molto risalto alla libertà del giocatore, che porta per forza di cose a una buona rigiocabilità. Almeno da questo punto di vista Elex non tradisce le attese.

Jax, da fredda Alba sotto l'influsso dell'Elex, si ritrova solo, senza equipaggiamento e nessun alleato in un mondo a lui praticamente sconosciuto. L'unico modo per sopravvivere è unirsi a una delle altre tre fazioni presenti a Magalan.

Le missioni principali ci guidano verso l'attacco dei Popoli Liberi alla supremazia delle Albe, ma nel frattempo è possibile svolgere moltissime mansioni secondarie e necessarie a salire di grado una volta scelti i propri alleati, per ottenere armi e armature sempre migliori.

Non si tratta di missioni particolarmente complesse e la maggior parte delle volte ci è richiesto di recuperare qualche oggetto importante o di uccidere qualche mostro, ma quello che è davvero interessante è la possibilità di completarle in modi differenti. Si può prediligere la propria integrità morale (rappresentata dal livello di Freddo raggiunto) oppure preferire facili guadagni, ma quasi ogni azione ha degli effetti con le relazioni con gli altri personaggi.

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Si capisce che per fare tutto quello che Elex ha da offrire è necessaria più di una run. Inoltre, dopo le prime ore più noiose il gioco inizia a "carburare" per davvero, con la storia che diventa pian piano sempre più godibile, soprattutto se si decide di aiutare i propri compagni con le questioni in sospeso e guadagnare così la loro fiducia.

Peccato che tutto si sia rotto nelle battute finali della nostra partita, quando ormai mancava poco al termine della storia. Uno dei personaggi con cui avremmo dovuto interagire per completare una quest si è bloccato ed è stato impossibile parlarci.

Abbiamo provato di tutto per "sbloccarlo": i nostri attacchi gli passavano semplicemente attraverso come fosse invisibile, dormire per far avanzare il tempo, ricaricare o riavviare la PS4 non è servito a nulla e perfino farsi seguire da un'orda di nemici per farlo reagire in qualche modo è stato inutile.

Dopo più di 15 ore di gioco, con il bug che si presenta anche nei salvataggi più vecchi, capite che ciò, per usare un eufemismo, ci ha parecchio infastidito. Si sarebbe potuto chiudere un occhio se si fosse trattato di una quest secondaria. Nessun titolo open world è perfetto, ma essere sicuri che almeno la trama principale possa essere terminata è il minimo richiesto agli sviluppatori.

Nulla da eccepire per quanto riguarda il comparto sonoro. Buone le musiche e gli effetti, così come il doppiaggio solo in inglese, anche se non particolarmente espressivo. La localizzazione testuale in italiano presenta invece dei difetti, con qualche errorino qua e là.

Conclusioni

Elex poteva essere un titolo discreto, invece è problematico sotto molti aspetti. Su console il framerate non è solido come dovrebbe, soprattutto in virtù di una grafica non particolarmente memorabile, il gameplay inizia a sentire il peso degli anni e il riciclo di animazioni e meccaniche da Risen è fin troppo evidente.

L'intera produzione è risollevata dalla grande libertà d'azione offerta al giocatore, ma tutto crolla quando un bug molto grave blocca l'avanzamento della storia. Al prezzo di 59,99 euro, Elex è assolutamente sconsigliato a meno di non essere dei grandissimi appassionati dei giochi targati Piranha Bytes.


Tom's Consiglia

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