La varietà è il sale della vita

Recensione di Dark Souls 3, il nuovo gioco di ruolo d'azione di From Software e capitolo conclusivo dell'omonima saga.

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a cura di Tom's Hardware

Come dimostrato nei titoli compresi fra Demon's Souls e Bloodborne, From Software ha una filosofia molto particolare a livello di game design e Dark Souls 3 continua con questa tradizione. Il gioco comincia permettendovi di personalizzare il vostro alter ego virtuale e di scegliere la classe fra dieci disponibili.

Potete decidere di partire nel vostro viaggio vestendo i panni di un cavaliere completo di scudo e armatura, di uno stregone dedito agli incantesimi, di un assassino silenzioso o di un masochista "discriminato" vestito solamente con un cencio e armato di bastone e scudo di legno.

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La personalizzazione dell'eroe è sempre stata al centro dell'esperienza della saga e Dark Souls 3 non fa eccezione. La scelta della classe iniziale non vi obbliga a seguire un percorso specifico. Potete cominciare come uno stregone e decidere di proseguire armandovi di spada e scudo, aumentando i punti legati a Forza e Vitalità, o migliorando uno spadone con frammenti di Titanite.

Il mio cavaliere, abile nell'uso di enormi spadoni, è in grado di maneggiare anche qualche magia con efficacia, per esempio, ma anche potenziando i giusti attributi non lancerà mai miracoli con la stessa abilità di un Chierico e allo stesso modo non impugnerà mai due sciabole con la stessa bravura di un Mercenario.

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La varietà nel creare la build più adatta al vostro stile di gioco è uno dei punti di forza di Dark Souls 3 e permette di rendere veramente unico il vostro eroe. Tuttavia, per farlo avrete bisogno di anime. Di innumerevoli anime.

Fortunatamente il protagonista di Dark Souls 3 è una "Fiamma Sopita" e ha l'abilità di assorbire le anime dai nemici sconfitti, per poi usarle per ogni tipo di miglioramenti. Per questo motivo vi toccherà affrontare una spettacolare varietà di grottesche creature, fra soldati non morti, enormi cavalieri, demoni sputa-fuoco, apparizioni spettrali, bestie immonde, scheletri, streghe e quant'altro, e anche il più infimo dei nemici può mettervi al tappeto con pochi colpi.

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I combattimenti in Dark Souls 3 sono calmi e strategici, ma al tempo stesso possono diventare anche frenetici e brutali. Ogni avversario ha infatti un set di tattiche uniche e raramente combatterete contro un solo nemico per volta.

Tuttavia anche un nemico apparentemente imbattibile può essere sconfitto, ma a quale prezzo? Userete la vostra limitata scorta di pozioni curative, le classiche Fiaschette Estus, per poi tornare indietro al falò più vicino per ricaricarle, a costo di veder comparire nuovamente tutti gli avversari appena sconfitti e affrontarli con più esperienza? Oppure vi avventurerete ancora più avanti, nel tentativo di scoprire un nuovo falò e facendo i conti con una quantità minima di energia rimasta?

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A voi la scelta, ma sappiate che nemici formidabili, ambienti che si sviluppano verticalmente, trappole e burroni rendono ogni nuova area insidiosa e irta di pericoli. L'unico modo per fronteggiare il proprio cammino e di approcciare le zone inesplorate con attenzione, metodicamente e soprattutto imparando dai propri errori.