L'FBI si addestrerà con Gears of War, praticamente

Il middleware di Epic Games è pronto a entrare nelle agenzie governative statunitensi sotto forma di simulazioni dedicate ad ambiti precisi, da quello medico al militare, fino all'investigativo. Se ne servirà anche l'FBI per ricostruire scene del crimine multiplayer.

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a cura di Manolo De Agostini

FBI e altre agenzie governative statunitensi useranno l'Unreal Engine 3 di Epic Games per realizzare simulazioni necessarie ad addestrare il personale militare e medico. Un bel colpo per la software house, madre di grandi giochi come Gears of War, Mass Effect e tanti altri.

L'accordo, multi-piattaforma (iOS, Android, Flash, PC, Mac, Xbox 360, PlayStation 3, PlayStation Vita e Wii U) e spalmato su più anni, è stato siglato con Virtual Heroes, divisione di Applied Research Associates, Inc. (ARA), che a sua volta gestirà il tutto per supportare gli sviluppatori governativi attraverso la creazione della Unreal Government Network (UGN). Virtual Heroes permetterà anche l'installazione di contenuti Unreal Engine via browser su reti governative sicure.

Tra i progetti UGN in corso c'è il programma Sirus da oltre 10 milioni di dollari, che ha lo scopo di portare allo sviluppo di giochi che possano migliorare i processi decisionali dell'intelligence e degli analisti delle differenti agenzie statunitensi. Si punterà in particolar modo a "permettere di riconoscere e mitigare gli effetti dei propri pregiudizi nell'analisi delle informazioni usate per prendere decisioni".

Per quanto riguarda l'FBI, il middleware di Epic consentirà per ricostruire scene del crimine accessibili da più persone (multiplayer), mentre per quanto riguarda l'esercito, sarà realizzata un'applicazione per il personale medico utile nell'ambito anestesiologico.

Il nome Virtual Heroes avrà riportato alla mente di molti America's Army, lo sparatutto realizzato per incentivare i giovani a entrare nell'esercito USA, ma che è presto diventato il passatempo anche di moltissimi italiani.

È chiaro come i videogiochi stiano diventando parte integrante di un numero maggiore di settori industriali e militari. D'altronde per un esercito o una particolare agenzia è difficile ricreare situazioni di battaglia, avvenimenti e soprattutto momenti di pressione che una persona/soldato potrebbe incontrare nel quotidiano.

Piuttosto che sviluppare in "proprio" soluzioni avveniristiche, magari spendendo troppo e ottenendo risultati non troppo soddisfacenti, sempre più Stati bussano alla porta delle software house più talentuose (non solo Epic, ma anche Crytek per esempio) in cerca del pacchetto completo, da modificare per ambiti specifici. 

D'altronde sarebbe "stupido" fare altrimenti. Qualcuno dice sempre che i videogiochi rovinano la vita e sono una perdita di tempo - e in alcuni casi è vero - ma la tecnologia che ci sta dietro potrebbe fare la differenza nel mondo reale. Insomma, se i genitori vi stanno alle calcagna, dite che vi state preparando ad affrontare il mondo - (forse) capiranno.