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a cura di Yuri Polverino

Life is Strange è uno di quei giochi che difficilmente si riescono a dimenticare. L'opera creata dai ragazzi di Dontnod si è dimostrata, nel tempo, un'esperienza narrativa unica, per tematiche trattate e sviluppo delle stesse. Non c'è da stupirsi dunque che il secondo capitolo del pluripremiato franchise abbia destato grande interesse ed entusiasmo nella community.

Dopo la parentesi dedicata a Captain Spirit, aperta con E3 e chiusa con la recensione dell'episodio "one shot", eccoci alla Gamescom 2018: invitati da Koch Media Italia ad una presentazione esclusiva, abbiamo assistito alla reveal di Life is Strange 2. Una mezz'ora buona di gameplay, accompagnata dai director del gioco, che hanno voluto illustrare al pubblico finalità, ambizioni e miglioramenti del loro prezioso titolo; ecco le nostre impressioni.

C'era una volta a Seattle

Sean e Daniel Diaz sono due fratelli che vivono a Seattle. Il primo, sedicenne, conduce una vita piuttosto comune, divisa fra scuola, amici e amori non corrisposti. Il secondo, di appena nove anni, è un ragazzino piuttosto energico, che si diverte molto a viaggiare con la fantasia e "infastidire" il fratello più grande. La loro routine verrà però stravolta da un evento tragico, che costringerà Sean a prendere una decisione estrema: scappare verso il New Mexico, nel tentativo di ricrearsi una vita nel loro paese d'origine. 

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Life is Strange ci ha abituato a contesti narrativi legati e tematiche emozionali piuttosto attuali. Nel caso di questo secondo capitolo, Dontnod ha scelto di porre l'attenzione sul rapporto fra Sean e Daniel, con il primo chiamato a fare da mentore ed esempio per il fratellino minore. Ogni azione avrà un impatto sulla psiche di Daniel, che in base agli insegnamenti del fratello svilupperà una vera e propria personalità che impatterà gli eventi della storia. Per esempio, nel corso del playthrough di una sequenza di gioco posta più o meno a metà del primo episodio, Sean decide di rubare una barretta di cioccolato da una macchina abbandonata. Daniel potrà quindi rubare in futuro, dando per buono l'insegnamento del fratello. Come ogni viaggio che si rispetti, poi, anche quello di Sean e Daniel attraverserà il cambiamento e la maturazione dei protagonisti. Durante l'estenuante percorso incontreremo molteplici comprimari, i quali saranno fondamentali nella crescita mentale dei nostri protagonisti. I fratelli innocenti che conosciamo all'inizio potrebbero non essere più gli stessi al termine della lunga strada che li aspetta. 

Come per il primo capitolo del brand, anche questa volta la prima cosa che salta agli occhi è la direzione artistica: dai boschi limitrofi a Seattle, passando per la fotografia e la fantastica colonna sonora, Life is Strange 2 cala sin da subito i giocatori in un'atmosfera unica, capace di donare ad ogni pixel un qualcosa di magico. 

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Se la prima parte della presentazione è stata quindi dedicata ad una sequenza che aveva quasi la funzione di un tutorial, gli ultimi dieci minuti sono erano incentrati tutti sul prologo, ovvero il momento in cui possiamo carpire gli ultimi dettagli utili a creare un quadro piuttosto completo della situazione. Come per l'avventura ambientata ad Arcadia Bay, anche questa volta dei poteri soprannaturali saranno la discriminante che muoverà tutte le tessere del puzzle. Sembra infatti che uno dei due fratelli Diaz (o tutti e due, non è ancora certo) sia dotato di capacità fuori dal comune, distruttive. 

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Non è ancora dato sapere come e perché di queste doti pazzesche, ma sicuramente ci sarà modo di approfondire e di scoprire qualche altra piacevole sorpresa. Ad ogni modo, l'incipit di Life is Strange 2 è stato sicuramente vincente e più che positivo. Se da una parte l'Unreal Engine ha fatto dei passi avanti, ma non troppo clamorosi, dall'altra il team di sviluppo ha indubbiamente alzato l'asticella artistica e di storytelling della produzione, tentando di migliorare le caratteristiche vincenti del franchise, possibilmente prendendosi anche qualche rischio. Osservando Sean passeggiare nella foresta protagonista della porzione di gioco intermedia, si poteva benissimo assaporare un'aria nostalgica, intrigante e  di grande peso emotivo. I dialoghi dinamici che si svolgono durante delle semplici passeggiate inoltre contribuiscono a definire ancora meglio i tratti caratteriali dei Diaz, dando un senso d'appartenenza quasi tangibile al giocatore. Assistendo al breve prologo infatti si ha giusto il tempo di calarsi nella parte, per poi dover immediatamente affrontare un dramma che diventa quasi personale. 

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Avremmo voluto vedere di più di Life is Strange 2, e quando Michal Koch e Raoul Barbet (game director del gioco) hanno salutato il pubblico, immediatamente uno strano senso di nostaglia ci ha accolto. Per fortuna, però, non bisognerà attendere poi molto: il primo episodio di Life is Strange 2 sarà disponibile dal 27 settembre, momento nel quale finalmente potremmo scoprire tutto su Sean e Daniel.


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