Un'odissea malinconica

L'autore della serie Final Fantasy sbarca su Xbox 360 con Lost Odissey, un titolo ambizioso e attesissimo dal popolo degli appassionati di gdr in stile nipponico, impreziosito dai disegni di Takehiko Inoue, autore tra l'altro del manga Slam Dunk.

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a cura di Roberto Buonanno

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Un'odissea malinconica

È un gioco giapponese: abbonderanno scene di tragedia, disperazione e lacrime.

Lost Odyssey è un titolo con alcuni difetti, ma certamente ricco di fascino. Dal punto di vista dell'azione di gioco è quasi antiquato, ma in effetti sarebbe stato impensabile sulle precedenti generazioni di console. Sembrerebbe che il grande Hironobu Sakaguchi abbia goduto nel reiterare una struttura iper tradizionalista all'insegna degli JRPG vecchio stile, ignorando bellamente il progresso compiuto da titoli come Final Fantasy XII. Il problema non si sarebbe posto se nel frattempo su Xbox non fosse apparso un certo Oblivion, probabilmente il GDR per eccellenza, con enorme libertà e interazione con un mondo ricco di migliaia di personaggi e mostri che girano liberamente in una vera ambientazione 3D. Lost Odyssey, per la gioia dei tradizionalisti e la sofferenza di molti altri, usa ancora il bolso sistema dei combattimenti casuali. Ovvero, continuando a camminare in zone "a rischio" prima o poi saltano fuori dal nulla mostri, che si vedono solo dopo il caricamento della scena di battaglia. Fortunatamente, a parte scegliere mosse di battaglie, oggetti o magie, il giocatore può influire sui colpi con il sistema semi arcade degli anelli, che vi lasciamo scoprire nei vari tutorial del gioco. Diciamo che, in piena tradizione FF, durante l'avventura si trovano decine di oggettini e materiali con i quali  si personalizzeranno stile ed effetti di combattimento dei vari protagonisti. Anche qui, niente di nuovo.

Sakaguchi insomma ha deciso di portare il vecchio stile di Final Fantasy senza concedere nulla alla modernità. Una mossa da kamikaze, o una presa di posizione che causerà la gioia degli appassionati? Non saremo noi a rispondere a questa domanda, ma i giocatori. Certamente il gioco è veramente giapponese, soprattutto nella storia, decisamente ricca di colpi di scena, quasi tutti drammatici e oscuri. Consigliamo dopo lunghe sedute, un po' di Locoroco per ripristinare il morale.