L'Unione Europea vuole videogiochi senza bug

La UE pensa a una legge per tutelare i consumatori che acquistano videogiochi.

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a cura di Manolo De Agostini

Viviane Reding, Commissario Europeo per società dell'informazione e dei media e Meglena Kuneva, Commissario Europeo per la Tutela dei Consumatori, vogliono espandere le direttive UE su vendite e garanzie. Attualmente i software licenziati sono esenti dalla legislazione UE che impone alle aziende di offre 2 anni di garanzia minima su beni "non fissi tangibili".

Helen Kearns, portavoce di Meglena Kuneva, afferma che i commissari vogliono iniziare un dialogo con l'industria software.

"L'attuale status quo, dove i prodotti licenziati sono esenti dalla legge UE, non è soddisfacente".

I rivenditori non sono obbligati, oggi, a rimborsare un consumatore per un videogioco con bug o altri problemi che ne impediscono il completamento. Se la proposta diventerà legge, gli utenti potrebbero avere maggiori garanzie sulla qualità di ciò che acquistano.

La Kearns ha affermato che questa proposta assume che gli utenti siano onesti. Infatti, il sistema potrebbe essere sfruttato da coloro che giocano per alcune settimane e poi riportano il gioco indietro, operando una frode.

Secono la Business Software Alliance, la proposta non è buona, nella forma attuale.

"Il contenuto digitale non è un bene tangibile e non dovrebbe essere soggetto alle stesse leggi di un tostapane. È licenziato contrattualmente al consumatore e non venduto. Questi contratti sono governati dalla legge civile che tutela i consumatori con una moltitudine di rimedi per l'infrazione di un contratto. Non siamo a conoscenza di eventuali carenze dei quadri giuridici nei confronti dei contenuti digitali".

La proposta dovrebbe anche vedere la fine degli accordi regionali di licenza per il software venduto all'interno dell'UE e "porre fine alla frammentazione delle leggi sulla copia privata".

Secondo la TIGA (The Independent Games Developers Association), bisognerà fare attenzione.

"I consumatori hanno bisogno di prodotti di qualità, ma se la legislazione è troppo pesante, si finisce per strozzare le idee e la creatività di produttori e sviluppatori".