Magic The Gathering: dalla Rinascita di Zendikar fino al prossimo futuro

Da Rinascita di Zendikar in poi, guardiamo con speranza al nuovo anno per Magic the Gathering, partendo dalla Compagnia fino a Dungeons&Dragons.

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a cura di Alessandro Palladino

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Alle porte del 2021 e subito dopo l'arrivo del Set Base, Magic: The Gathering ha finalmente rivelato il programma per il prossimo anno di contenuti che comincerà con il tanto augurato ritorno a Zendikar: uno dei piani più amati della community. Al momento le carte rivelate sono molte e l'arrivo dell'espansione su Magic Arena, prevista per il 17 settembre, aprirà ufficialmente le danze per le analisi più tecniche. Ora come ora però vogliamo indugiare sulla filosofia dietro quanto accadrà da qui in avanti, soprattutto nel vedere quanto Zendikar possa rivelarsi essere la prima pietra per una serie di archetipi interessanti.

Rotazione planare

La prima novità, chiaramente, è l'abbandono nel formato Standard di alcuni blocchi precedenti, specificamente quelli usciti prima di Il Trono di Eldraine e che quindi si aggiungeranno a Historic. Inevitabilmente questo porterà alcuni cambiamenti all'interno del meta attuale e che possono essere già saggiati con le nuove modalità progettate proprio intorno alla rotazione del 2021, ormai più che alle porte. Ciò ci permette già di avere un'idea di quelli che saranno gli archetipi dominanti, seppur in una misura abbastanza ristretta considerando che davanti a noi abbiamo tante espansioni.

Partendo da Rinascita di Zendikar possiamo subito notare come il ritorno della meccanica Compagnia sarà centrale da qui in avanti nello scenario di Magic, specificamente espressa in questo blocco grazie a una marea di carte che sfruttano tale combinazione. Non dovrebbe quindi stupirci se, più avanti, Wizards of the Coast sia intenzionata a portare ai giocatori un intero set basato sui Forgotten Realm di Dungeons & Dragons, realisticamente incentrato proprio su tale meccanica da "gruppo fantasy". Sia a livello di gioco che di pura carica artistica, la direzione presa da Compagnia ci fa auspicare un anno pieno zeppo di avventure in stile classico, dove ogni partita è come se fosse una missione da gioco di ruolo. Un distacco tematico netto rispetto all'anno appena trascorso, ma con il quale i vecchi giocatori avranno già molta familiarità considerando la genesi di Magic stesso.

Chi potrebbe beneficiare tantissimo di Compagnia sono i mazzi dai colori bianco/rosso e blu, se non addirittura delle composizioni da tre o più archetipi che sfruttano al massimo i punti di forza delle singole unità. Quest'ultimi sono possibili con carte come Campo Base e le varie terre di rafforzo già presentate con Ikoria: ideali meccanismi per chiamare i nuovi eroi multicolore leggendari come Kayza, Inseguitrice del Torbido. A ragion di quanto detto, il focus sulle unità più che sui planeswalker viene rafforzato ulteriormente da questa espansione, sebbene con Rinascita di Zendikar si assista al ritorno di Jace, Nahiri e Nissa.

Guardando Avanti

Vada come vada, dopo Zendikar il futuro è decisamente radioso. In inverno, in tema con il freddo pungente, arriverà un'espansione dedicata a Kaldheim: un piano basato sulla mitologia norrena e la tradizione vichinga. Lo abbiamo visto durante la campagna di Duels of the Planeswalker 2014 come arena per lo scontro finale tra Chandra e Ramaz. Per la prima volta protagonista di un set, questo piano si preannuncia essere un'esperienza particolarmente rilevante per il gioco, specialmente perché la mitologia norrena è sempre un terreno florido da cui attingere idee.

A seguire c'è Strixhaven, l'università più esclusiva dei piani che mischia un po' il concetto delle gilde con la meraviglia dell'intelletto di Kaladesh. Non una Hogwarts in miniatura, ma un'occasione per tirare fuori il meglio dalle meccaniche di gioco con l'ausilio di un sano tocco di magia. Dovremo aspettare la primavera per veder volare le prime scintille magiche (sperando che al Rosso non vengano date ulteriori armi Istantanee).

E poi, come detto, arriveremo nei Forgotten Realms in estate. Un'espansione che dire cruciale è dire poco, considerando quanto siano influenti entrambi i marchi nello scenario del fantasy da gioco. Da un punto di vista artistico poi, i progressi fatti negli anni da entrambe le parti e gli artisti possibilmente coinvolti nelle illustrazioni potrebbero regalarci una delle espansioni più esteticamente appaganti del decennio, il che è tutto dire considerando quanto lo standard si sia alzato in tal senso.

Infine si tornerà a Innistrad con ben due blocchi separati. Un ciclo che si chiude particolarmente bene in una delle location più amate dai giocatori, nonché di vitale importanza per la storia planare di Magic visto che, imprigionato nella luna, c'è un Eldrazi in attesa di risvegliarsi. Chissà che non sia proprio per questo che ritroveremo di nuovo tra vampiri e mannari.

Detto questo, la novità più importante per il nuovo corso non è tanto nei temi dei suoi blocchi quanto nell'approdo (finalmente) di Magic The Gathering: Arena su mobile. A lungo atteso, questo nuovo sbocco verso un pubblico maggiore – ricordiamo che il mobile è la più larga fetta di mercato videoludico – potrebbe giovare ancora di più alla popolarità del gioco e alla sua accessibilità, considerando soprattutto i recenti sviluppi che abbiamo avuto modo di saggiare con Ikoria e il Set Base 2021: entrambi votati a unire senza alcuna distinzione il gioco da tavolo concreto e quello digitale.