Marathon, l'ambizioso extraction shooter di Bungie, naviga in acque sempre più agitate mentre si avvicina alla sua ipotetica data di uscita, con una serie di controversie che hanno minato la fiducia di fan e analisti.
Gli ultimi due mesi hanno visto accumularsi problematiche di varia natura: dal modello di prezzo poco chiaro all'utilizzo di asset artistici rubati, fino alla recente notizia che ha fatto scattare l'allarme rosso anche tra i più ottimisti sostenitori del gioco. Secondo quanto emerso lo scorso fine settimana, sarebbero state cancellate tutte le attività di marketing a pagamento previste per Marathon, un segnale preoccupante che suggerisce una possibile crisi interna sul futuro del titolo.
La notizia, condivisa sulla piattaforma Reddit nel subreddit r/Games dall'utente oilfloatsinwater, ha scatenato un'ondata di discussioni sulla probabile sorte del gioco. Il commento di un utente, che ha ricevuto oltre 2.000 voti positivi, sintetizza il sentiment generale: "Marathon è ormai in marcia verso la morte". Una condanna che sembra trovare ampio consenso nella comunità.
Parte del problema sembra risiedere nelle aspettative stesse di Sony. Molti commentatori sottolineano come sia stato un errore strategico puntare su un extraction shooter come potenziale nuovo blockbuster per PlayStation. "Gli extraction shooter sono per definizione esperienze molto hardcore", scrive un utente, evidenziando che anche se Marathon si rivelasse un prodotto eccellente - cosa che molti tester sembrano confermare - difficilmente riuscirebbe ad attrarre giocatori casuali come invece è accaduto con Helldivers 2 (gioco acquistabile su Amazon).
L'accumularsi di problemi ha portato a due correnti di pensiero nella comunità: chi ritiene che il gioco non vedrà mai la luce e chi sostiene che un rinvio significativo sia ormai inevitabile. In particolare, la questione del plagio artistico viene indicata come motivo sufficiente per un posticipo: "Il rinvio ha senso per effettuare una revisione completa del gioco alla ricerca di elementi plagiati", commenta l'utente CJDistasio, che poi solleva una domanda inquietante: "C'è stato finora un singolo aspetto positivo legato a questo gioco?"
Alcuni fan menzionano la direzione artistica come punto di forza di Marathon, ma anche questo aspetto è ora compromesso dalle accuse di plagio. Altri sollevano dubbi sulla strategia di sviluppo, chiedendosi perché Bungie non abbia optato per un reboot diretto della trilogia originale degli anni '90, invece di creare un successore spirituale. La connessione con il patrimonio storico del franchise avrebbe potuto offrire un'ancora di salvezza in termini di marketing, facendo leva sulla nostalgia dei giocatori che ricordano con affetto quei titoli.
Nonostante il crescente pessimismo, resta difficile immaginare che PlayStation possa cancellare completamente un progetto in cui ha investito risorse considerevoli. Più probabile che Marathon venga comunque pubblicato, indipendentemente dalle controversie, anche solo per tentare di recuperare parte dell'investimento. La strada verso il lancio appare tuttavia sempre più in salita, con il timore concreto che possa ripetersi lo scenario di Concord, altro titolo PlayStation che ha registrato un clamoroso insuccesso commerciale appena lo scorso anno.
Il caso Marathon solleva interrogativi più ampi sulla gestione dei grandi progetti videoludici e sulla capacità degli studi di adattarsi alle aspettative di mercato. La crisi creativa che sembra affliggere Bungie si inserisce in un contesto più ampio di malessere aziendale, come testimoniano le recenti dichiarazioni di ex dipendenti insoddisfatti della leadership dello studio, definita "tossica" e accusata di "soffocare la creatività a livello fondamentale".