L'importante è partecipare

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici ci porta a Pechino 2008, sfidandoci a superare noi stessi grazie a famosi alter ego digitali.

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a cura di Tom's Hardware

L'importante è partecipare?

Potrete iniziare dalla sola modalità disponibile all'inizio: debuttante. Scelta azzeccata, perché così avrete la possibilità di familiarizzare con i mini-giochi e con i comandi, che alle volte sono un po' strampalati.

Il gioco di Sega può essere considerato un party-game solo per la sua caratteristica multiplayer. Lo possiamo più facilmente classificare nelle file dei track'n field, un genere che richiede molta rapidità nei gesti allo scopo di ottenere i punteggi più alti possibile.

Solo con il Wiimote o con il Nunchuck in mano, vi farete i muscoli tentando di battere il record mondiale dei 100m stile libero, spazzando l'aria avanti e indietro, dall'alto in basso e da destra a sinistra?

Sfortunatamente, anche se questo può sembrare divertente, dopo un'ora di gioco intenso, sarete stanchi morti. Non vi resta perciò che abbandonare, anche in multiplayer, proprio quando si sarebbero potuti ottenere punteggi che avrebbero fatto la loro bella figura sul tabellone. Ma dopo aver fatto riposare un po' le braccia e deciso di lanciarci in una partita virtuale a ping-pong, ci siamo imbattuti in uno dei problemi del gioco.

La palla ci mette il tempo di uno sbadiglio ad attraversare il tavolo, come se fosse un'immagine al rallentatore di PES. E non è solo il mini-gioco a dare questa impressione assolutamente soporifera e decisamente poco divertente. Per quanto riguarda la scherma, serve ripetere una sola azione per 15 volte. Si passa dalle parate e le finte consigliate dal tutorial all'inizio per non far altro che lanciarsi sul proprio avversario e colpirlo, affodando la stoccata.

Insomma, facciamo un po' il punto: come abbiamo visto, o ci si fa male oppure ci si addormenta. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici ci propina quindi solo una bella scatola?