Il percorso di sviluppo di Max Payne 1+2 Remake sta procedendo secondo le aspettative, e forse anche meglio del previsto. Lo studio finlandese Remedy Entertainment, nonostante le recenti difficoltà finanziarie registrate nell'ultimo trimestre fiscale, continua a lavorare su diversi progetti ambiziosi, tra cui questo atteso ritorno della celebre saga noir che ha fatto la storia dei videogiochi d'azione all'inizio degli anni 2000.
Analizzando i documenti finanziari della compagnia e applicando le tempistiche standard che caratterizzano il metodo di lavoro dello studio, emergono indizi interessanti su quando potremmo finalmente mettere le mani su questi remake. Gli analisti hanno calcolato che, con dati aggiornati a settembre, il progetto si trova in piena produzione da quindici mesi complessivi, una fase cruciale che secondo le prassi consolidate di Remedy dovrebbe portare all'ingresso nella fase di testing proprio in questi mesi.
La società scandinava attraversa un momento delicato dal punto di vista economico, con perdite significative registrate nei bilanci recenti e con FBC: Firebreak, il loro esperimento nel mondo dei live service, che ha deluso le aspettative commerciali. Tuttavia, il portafoglio progetti rimane robusto e include titoli di grande interesse come Control 2 e appunto i remake dei primi due capitoli della saga di Max Payne.
Secondo le stime basate sul modus operandi tipico dello studio, la fase di beta test interno dovrebbe durare circa sei mesi una volta avviata, rappresentando l'ultimo stadio prima del lancio definitivo. Questo periodo serve tradizionalmente a Remedy per rifinire bilanciamento, correggere bug e ottimizzare l'esperienza complessiva, un processo che la compagnia non ha mai voluto affrettare nei suoi progetti precedenti.
Incrociando questi dati, appare plausibile ipotizzare un'uscita nel corso del 2026, con maggiore probabilità concentrata nella seconda parte dell'anno. Si tratterebbe di un'attesa non eccessivamente lunga per i fan della serie, considerando l'ambizione del progetto che promette di riportare in vita con tecnologie moderne le avventure del tormentato detective newyorkese, mantenendo intatta l'atmosfera cinematografica e il bullet time che hanno reso leggendari i titoli originali sviluppati da Remedy tra il 2001 e il 2003.
Il fatto che il progetto stia rispettando o addirittura superando i traguardi previsti nel programma di sviluppo rappresenta una nota positiva in un periodo altrimenti complicato per la compagnia. Resta ora da attendere comunicazioni ufficiali che possano confermare o smentire queste proiezioni, ma gli elementi emersi dalla documentazione finanziaria offrono motivi di ottimismo per chi aspetta di rivivere le atmosfere noir di questa saga culto.