Medal of Honor in Italia rischia di essere vietato

L'Onorevole Augusto Di Stanislao dell'Italia dei Valori contesta duramente Medal of Honor per la presenza dei Talebani, tanto da aver annunciato che richiederà presso le autorità competenti il sequestro in tutta Italia del videogioco.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Medal of Honor è uscito oggi in Italia. Dopo le polemiche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna sulla presenza dei Talebani all'interno del gioco come forza di opposizione nel multiplayer, immancabilmente anche nel nostro paese si è alzato il grido dell'indignazione (In Medal of Honor puoi fare il Talebano, è scandalo - Medal of Honor, EA non arretra: il gioco non si cambia).

L'Onorevole Augusto Di Stanislao, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Difesa, vuole che il gioco venga ritirato dal commercio. "Abbiamo appena finito di piangere 4 nostri soldati uccisi nell'agguato a Farah e da domani (oggi, NdR) avremo nei negozi il nuovo videogame che permetterà a tutti, bambini compresi, di scegliere di stare dalla parte delle forze occidentali o Talebani e addentrarsi virtualmente nello scenario di guerra. È decisamente e senza alcuna giustificazione di pessimo gusto e contro ogni senso di civiltà e di rispetto. La Missione in Afghanistan non è un gioco. Il Ministro La Russa è bravissimo e diretto quando occorre deviare risorse per creare giovani balilla o per la mini naja, e ora non una parola contro questa assurdità a differenza del suo omonimo britannico che chiede il boicottaggio. Chiederò, in tutte le sedi competenti, il sequestro in tutta Italia del videogioco".

Concorda con l'Onorevole il Codacons, associazione che tutela il diritto dei Consumatori. "Si tratta di un gioco assolutamente inopportuno -afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - non solo perchè ricrea conincredibile precisione un conflitto tuttora in corso e che ha fatto registraremigliaia di vittime, ma soprattutto perchè, nonostante i divieti, finirà nellemani dei minori, che notoriamente sono particolarmente influenzabili esuggestionabili. Il potere che può avere un videogioco sulla psiche di unbambino è enorme, e ci si chiede se la situazione di guerra riproposta, conannessa possibilità di guidare una banda di talebani e uccidere i soldatioccidentali, possa rappresentare un potenziale pericolo per i minori'.

Per tali motivi il Codacons ha chiesto al Ministero per losviluppo economico di intervenire, valutando la possibilità di vietare il gioconel nostro paese e disporne il ritiro dal mercato.

L'Onorevole Stanislao e il Codacons forse non sanno che Electronic Arts ha depennato il nome Talebani a favore di "forze d'opposizione" (Talebani esclusi da Medal of Honor, EA arretra - Medal of Honor troppo traumatico per i militari USA).

Benché ogni opinione sia legittima e degna di considerazione, ci sembra che il mondo dei videogiochi sia preso troppo di mira, forse perché - come affermato da Craig Owens di EA - "le persone che non giocano ai videogame continuano a pensare che siano prodotti per dodicenni, che siano soltanto poco più che giocattoli e che non riescano a raccontare una storia, proprio come farebbe un film".

Finché non ci sarà un cambio di mentalità sui videogiochi, questa polemica potrebbe essere solo l'ennesima di una lunga serie. Intanto nonostante recensioni non troppo lusinghiere (Medal of Honor non convince, EA non si scompone), il titolo secondo EA negli Stati Uniti sta "vendendo alla grande", anche se mancano dati ad avvalorare questa affermazione.