Il futuro della saga Metal Gear è ancora avvolto nell'incertezza. Dopo il rilascio di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater (acquistabile qui) lo scorso agosto, Konami si trova davanti a un bivio cruciale: proseguire sulla strada dei remake o azzardare contenuti completamente inediti? La risposta potrebbe ridefinire l'approccio dell'intera industria verso le IP storiche, in un'epoca in cui il confine tra preservazione e innovazione diventa sempre più labile.
In una recente intervista rilasciata a Real Sound, il producer della serie Noriaki Okamura ha dichiarato che il team di sviluppo sta ancora valutando quale direzione intraprendere. Delta è stato concepito come ponte generazionale, un modo per far scoprire l'opera di Hideo Kojima ai giocatori più giovani mantenendo intatto il fascino dell'originale. Ora che l'operazione si è conclusa con successo critico, la domanda sorge spontanea: quale capitolo merita lo stesso trattamento?
"Sto riflettendo su cosa realizzare dopo," ha spiegato Okamura. "Con Metal Gear sono riuscito a creare un'opportunità perché nuovi giocatori potessero vivere quest'esperienza, e voglio continuare su questa strada. Tuttavia, non abbiamo ancora deciso cosa svilupperemo. Potrebbero esserci altri remake, ma potremmo anche provare con opere completamente nuove."
La sfida tecnica rappresenta però un ostacolo significativo, specialmente quando si parla di Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots. Il quarto capitolo, rimasto esclusiva PlayStation 3 dal suo lancio nel 2008, presenta problematiche architetturali che renderebbero estremamente complesso un porting moderno. Okamura non ha usato mezzi termini: "L'hardware dell'epoca richiedeva costruzioni piuttosto particolari per garantire performance 3D con la tecnologia disponibile, e MGS4 aveva un codice davvero speciale. Riportarlo oggi sarebbe davvero difficile."
Questa dichiarazione acquista particolare peso considerando che Delta non ha semplicemente applicato una patina grafica moderna all'originale del 2004. Il team ha dovuto ripensare completamente l'approccio metodologico per ogni sistema di gioco, dal camouflage dinamico al CQC (Close Quarters Combat), adattandoli agli standard contemporanei senza tradire la visione originale. Una filosofia che Okamura intende mantenere: ogni eventuale remake richiederà un metodo specifico, studiato ad hoc per le caratteristiche uniche di quel particolare titolo.
Dal punto di vista cronologico, MGS4 non rappresenterebbe comunque la scelta più logica come prossimo remake. Snake Eater si colloca temporalmente negli anni '60 come prequel dell'intera saga, mentre Guns of the Patriots conclude narrativamente gli eventi iniziati con il primo Metal Gear Solid. Più probabile che il quarto capitolo trovi spazio nella Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 2, la cui esistenza è stata sostanzialmente confermata da Konami stessa.
I dataminer avevano già scovato riferimenti a MGS4, MGS5 e Peace Walker nel codice della prima Master Collection subito dopo il lancio nel 2023. Lo scorso anno la compagnia giapponese ha ufficialmente invitato i fan a "restare sintonizzati" per novità su Guns of the Patriots nella seconda raccolta, alimentando le aspettative della community che non vede il gioco su altre piattaforme da sedici anni.
La situazione riflette una dinamica sempre più comune nell'industria: gli sviluppatori che hanno dato vita ai franchise più amati spesso non fanno più parte degli studi originali. Nel caso di Metal Gear, l'addio di Kojima e di numerosi veterani aveva lasciato molti scettici sulla capacità di Konami di gestire l'eredità della serie. Okamura si dice però soddisfatto del team assemblato per Delta: "Come squadra, siamo fiduciosi di aver raggiunto una qualità che risulterà piacevole per i giocatori moderni senza compromettere il fascino dei titoli precedenti."
Ora l'attenzione si sposta inevitabilmente sul prossimo annuncio. Un remake del primo Metal Gear Solid sembrerebbe la scelta più ovvia dal punto di vista commerciale, considerando l'iconicità di Shadow Moses e l'impatto culturale avuto dal debutto su PlayStation nel 1998. Tuttavia, l'apertura di Okamura verso "opere nuove" lascia spazio a speculazioni più audaci: un Metal Gear inedito ambientato in un'epoca ancora inesplorata della timeline? Un reboot completo che reimmagini l'universo da zero? Le possibilità rimangono aperte, e la community attende risposte concrete su quella che potrebbe essere la prossima evoluzione di una delle serie più influenti nella storia dei videogiochi.