L'ecosistema Xbox si prepara decisamente a una rivoluzione senza precedenti, con Microsoft che starebbe lavorando all'integrazione diretta di Steam all'interno delle proprie piattaforme di gioco. Il cambiamento, che potrebbe ridefinire i confini tra console e PC gaming, va ben oltre la semplice collaborazione commerciale e si configura come una trasformazione strutturale dell'esperienza Xbox.
Secondo fonti sempre più attendibili, il colosso di Redmond avrebbe già avviato test interni per portare lo store di Valve direttamente nel proprio ecosistema, con l'obiettivo di creare una piattaforma ibrida capace di unificare definitivamente i due mondi.
L'insider spagnolo eXtas1s ha rivelato durante un recente podcast (che potete trovare qui) che una versione beta dell'app Steam sarebbe già comparsa nei software di supporto Microsoft, attualmente limitata a un gruppo ristretto di dipendenti e collaboratori dell'azienda. Il progetto non si limiterebbe al PC Windows ma punterebbe direttamente all'ecosistema console, permettendo ai giocatori Xbox di accedere ai propri titoli Steam come se fossero applicazioni native, senza passaggi intermedi o emulazioni.
Perché questo? Beh, Microsoft ha ormai annullato la distinzione tra console e personal computer. L'integrazione nativa permetterebbe di avviare i giochi Steam direttamente dall'interfaccia Xbox, utilizzando il controller della console e beneficiando di un'esperienza utente completamente fluida, senza le complicazioni tipiche del gaming PC tradizionale. Questo significherebbe (teoricamente) di giocare ai titoli PlayStation presenti su Steam anche su una console Xbox.
Mentre PlayStation sembra concentrarsi sul consolidamento del proprio ecosistema chiuso, Microsoft guarda in direzione opposta, abbracciando l'apertura e la compatibilità. La prossima generazione di hardware Xbox, prevista per il 2027, non si limiterebbe a una semplice evoluzione dell'attuale Series X, ma rappresenterebbe un ripensamento radicale del concetto stesso di console. L'integrazione di Steam sarebbe solo un tassello di questo mosaico più ampio.
Il piano di Microsoft includerebbe infatti il lancio non solo di una console tradizionale (come Xbox Series X acquistabile su Amazon), ma anche di un dispositivo portatile che sfrutterebbe lo stesso ecosistema condiviso. Si tratterebbe di una risposta diretta a prodotti come Steam Deck e ROG Ally, ma con il vantaggio di essere perfettamente integrata nell'ecosistema Xbox e Microsoft Store.
Le indiscrezioni suggeriscono che entrambi i dispositivi sarebbero costruiti attorno all'ambiente PC, con una compatibilità nativa verso le librerie di giochi computer. Un vantaggio potenzialmente schiacciante rispetto alla concorrenza, che permetterebbe a Microsoft di presentare i propri dispositivi non come alternative al PC gaming, ma come sue naturali estensioni.
La tempistica non sarebbe casuale: il 2027 potrebbe vedere Microsoft in vantaggio sulla tabella di marcia rispetto a Sony, che secondo gli analisti potrebbe ritardare il lancio di PlayStation 6. Offrire in quel momento una piattaforma capace di eseguire nativamente non solo i giochi Xbox Game Pass ma anche l'intera libreria Steam rappresenterebbe un vantaggio competitivo senza precedenti nella storia delle console.
L'approccio di Microsoft segnerebbe quindi un punto di svolta nella concezione stessa di piattaforma di gioco, dove l'hardware diventa sempre più un veicolo per accedere a contenuti provenienti da ecosistemi diversi, piuttosto che un giardino recintato con contenuti esclusivi. La futura Xbox potrebbe essenzialmente trasformarsi in un PC ottimizzato per il gaming, con tutti i vantaggi della semplicità console ma senza le limitazioni tipiche delle piattaforme chiuse.
Se confermata, questa strategia rappresenterebbe la consacrazione definitiva della visione di Phil Spencer, che da anni spinge per abbattere le barriere tra piattaforme diverse. L'integrazione di Steam su Xbox non sarebbe solo una mossa commerciale, ma un cambio di paradigma nell'industria videoludica, potenzialmente capace di spingere anche i concorrenti verso un approccio più aperto e interoperabile.