Running Woman

Dopo l'uscita sulle console, Mirror's Edge è disponibile anche per PC. Il porting è stato inappuntabile, anzi, con l'accelerazione fisica questo titolo è ancora migliore.

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a cura di Tom's Hardware

Running Woman

Il lungo paragrafo precedente è indispensabile per comprendere il mondo di Mirror's Edge, ed il gameplay del titolo, che riesce ad essere originale e classico al tempo stesso. Mirror's Edge può essere considerato una sorta di Tomb Raider o di Prince of Persia, ambientato però all'interno di una moderna metropoli. Faith si aggrappa ai cornicioni, salta su travi, corre sui muri (su brevi distanze) e utilizza le sbarre che incontra lungo il suo cammino per fare delle piroette. Salti millimetrici, morti ripetute e cadute nel vuoto sono all'ordine del minuto, a differenza di quanto accade con Lara Croft o con Prince of Persia. Una visuale in terza persona avrebbe consentito di gestire meglio il personaggio, ma a spese dell'immersione nel gioco. DICE ha invece optato per una visuale in prima persona, che offre una esperienza di gioco inedita per il genere.

Il body awareness è al centro del gameplay di Mirror's Edge.

Questo titolo porta il concetto di ?body awareness? (la consapevolezza dei movimenti e dello spazio occupato dal proprio corpo, nei giochi con visuale in prima persona) ad un livello raramente raggiunto. Quando Faith fa una capriola la camera ruota su sé stessa, ad ogni salto si vedono i piedi della ragazza, e prima di atterrare su un tetto, magari dopo aver spiccato uno spettacolare salto da una gru, viene quasi da trattenere il fiato. Naturalmente, bisogna tener conto della nostra inerzia e della velocità a cui ci muoviamo, quindi è bene prendere qualche metro di rincorsa per fare un salto che a prima vista sembra impossibile, altrimenti il salto sarà davvero impossibile e ce ne renderemo conto quando sarà troppo tardi.