MotoGP 19 Recensione

MotoGP 19 si appresta a far ritornare Milestone sul podio delle simulazioni motociclistiche, dopo il rinnovo della serie effetuato lo scorso anno

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a cura di Andrea Maiellano

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MotoGP 19 è indubbiamente un capitolo importante per il celebre franchise di Milestone. Una ripartenza metaforica che, dopo il cambio di engine effettuato lo scorso anno in un contesto che, a differenza di titoli Tripla A slegati da qualsivoglia tempistica presente nel mondo reale, richiede una cadenza di uscite millimetrica, si appresta a mostrare le immense competenze della Software House milanese nell'ambito dello sviluppo. Se il capitolo dell'anno precedente si presentò come un ottimo banco di prova per mostrare i primi progressi svolti con l'Unreal Engine, addentrarsi nella vastità di contenuti e migliorie apportate in soli dodici mesi alla loro creatura più celebre ha semplicemente dell'incredibile.

MotoGP 19, difatti, mostra ampiamente la maturità che Milestone sta raggiungendo con il nuovo engine riuscendo a ridimensionare la versione dello scorso anno a una Tech Demo in via di sviluppo. Nel nuovo simulatore motociclistico, infatti, oltre a una quantità di contenuti che raggiunge nuovamente i fasti delle iterazioni passate, ci siamo trovati di fronte a una serie di migliorie e innovazioni davvero interessanti che, oltre ad abbracciare alcune caratteristiche del precedente Ride, assottigliano sempre di più il divario fra il MotoGP reale e la simulazione su console, senza però voltare le spalle a chi cerca semplicemente un titolo divertente e vario.

Salire sul Podio

MotoGP 19 offre una modalità carriera di tutto rispetto, ampiamente personalizzabile e che vi permetterà di cominciare la vostra corsa al podio nelle più disparate maniere. Suddivisa in due tipologie (Standard e Pro), la modalità carriera vi permettera di scegliere da quale categoria debuttare fra Rookies Cup, Moto3, Moto2 o l'iconica MotoGP. Scelto il vostro punto di partenza vi ritroverete a districarvi fra le opzioni presenti nell'editor del vostro pilota che, seppur non eccessivamente ricco di variabili, riprende l'ottima personalizzazione dei caschi vista in Ride 3 offrendo maggior istrionicità all'utente nella creazione della propria protezione principale.

Terminata la personalizzazione del vostro alter ego, la carriera di MotoGP 19 vi offrirà una breve fase preliminare di messa a punto del vostro motociclo, atto a permettervi di comprendere, attraverso alcuni giri di prova, il settaggio che rispecchi maggiormente il vostro personale stile di guida. L'ottima gestione delle corse che andrete via via ad affrontare, con possibilità di organizzazione degli eventi pre-gara e conseguenti modifiche alla vostra moto. Non si possono, ovviamente, modificare le livree poichè vincolate dalle rigidissime licenze della MotoGP ma il numero di modifiche effettuabili a motore, freni, telaio e altri minuziosi dettagli vi accompagnerà con la giusta soddisfazione durante tutta la durata della vostra carriera.

Il numero di pneuatici disponibili è stato limitato, in maniera tale da aumentare il realismo e le fasi di studio del tracciato pre-competizione, così come la mescola delle gomme, e la loro usura, avrà un impatto maggiore durante i vari Week-End che affronterete, rendendo maggiormente realistica la simulazione offerta da MotoGP 19. La pesantezza dei motocicli e la loro fisicità maggiormente percepibile da oramai due anni, inoltre, raggiungono un maggiore assotigliamento fra il realsimo dei "tempi per giro" fra il titolo di Milestone e la vera MotoGP. La modalità carriera, quindi, pur non proponendo una storia fittizia, similmente a quanto accade con la serie Fifa, costellata di rivalità fra piloti e momenti di vita "fuori dal circuito", riesce a imporsi come un notevole passo avanti in termini di personalizzazione e di contenuti, mirando maggiormente alla sostanza nell'offrire un raguardevole ammontare di ore e una sfida mai sbilanciata ma sempre sormontabile attraverso la pratica.

Momenti Storici e Moto Elettriche

MotoGP 19 trasforma in un vago ricordo la carenza di modalità di gioco precedenti nel capitolo precedente inserendo una pletora di varianti atta a intrattenere ogni tipologia di giocatore decida di immergersi nella simulazione di Milestone. Le sfide storiche, indubbiamente, spiccano su tutte le modalità presenti all'interno del titolo offrendo una fattispecie di biblioteca multimediale dei momenti migliori della storia delle competizioni su due ruote. Suddivise in quattro differenti categorie, ognuna di queste sfide vi permetterà di rivivere in prima persona specifici eventi rimasti impressi negli amanti della MotoGP prendendo il controllo di piloti quali Biagi, Rossi o McWiliams in sfide con modificatori e settaggi predefiniti. La possibilità di visionare il modello poligonale di Moto e Pilota, attraverso la modalità showroom, aggiunge una piccola nota di fan service che mostra la grande cura dei dettagli riposta da milestone in questo nuovo capitolo.

Le modalità veloci presenti in MotoGP 19, invece, si dipanano nei canonici Gran Premio, Campionato e prove a tempo, dove la vera novità, ripsetto al passato, risiede nella nuovissima categoria MotoE che, contrariamente ai dubbi che potevamo avere prima di testarla con mano, offre un modello di guida completamente diverso, realistico e con una fisica dei motocicli che richiederà una curva di apprendimento specifica per questa peculiare categoria "eco-friendly". Ovviamente rimangono presenti le categorie più blasonate con tutti i cambi di scuderia, volti vecchi e nuovi, cambi di cilindrata e nuove scuderie che costellano il mondo della MotoGP e che, Milestone, ripropone ossequiosamente all'interno di questo nuovo capitolo.

La punta di diamante delle modalità presente in MotoGP 19 è sicuramente il multigiocatore che da quest'anno può fregiarsi dell'utilizzo di server privati e dedicati, grazie all'aiuto di Amazon, andando a garantire una stabilità e delle performance semplicemente impensabili in passato. É, come da tradizione, possibile cercare una lobby che soddisfi i nostri parametri di ricerca così come crearne una ex-novo decidendo di impersonare addirittura il direttore di gara per un'esperienza simulativa completamente differente dove avremo pieno controllo delle regole dei campionati. Presente nel menu principale anche la sezione dedicata agli eSport, momentaneamente priva di dettagli aggiuntivi, ma che lascia intendere il rinnovato impegno da parte di Milestone di cimentarsi nel settore degli eSport specialmente ora che la sua creatura poggia le basi su un'infrastruttura rinnovata e maggiormente stabile.

MotoGP 19 e A.N.N.A.

Non sono però i rinnovati contenuti l'elemento più importante di MotoGP 19 ma A.N.N.A., la nuova intelligenza artificiale svilupata da Milestone e che si preoccuperà di offrire al giocatore una sfida in costante evoluzione, mai prevedibile e completamente configurabile. A.N.N.A.. difatti, è l'amichevole acronimo che lo studio di sviluppo milanese ha personalmente donato all'insieme di reti neurali fautori della crescita della loro personalissima versione di HAL. A.N.N.A., durante la fase di sviluppo del titolo, ha imparato le basi della guida, come gestire la velocità, i tracciati e le loro caratteristiche, gli agenti esterni e la presenza di altri concorrenti sul circuito sviluppando un'indipendenza davvero impressionante e comparabile a quella di un pilota reale.

A.N.N.A. però non è da intendere come una versione evoluta di un IA adattiva in quanto il suo scopo non è quello di modellarsi attorno al giocatore, e alle sue abilità, ma il suo obiettivo è offrire una sfida diversa, inaspettata e in grado di mettere a dura prova quell'utenza che da anni padroneggia con estrema maestria il titolo di Milestone. Durante le nostre ore in pistsa, A.N.N.A. ha saputo essere credibile, imprevedibile, implacabile e aggressiva riuscendo a rendere alcune gare davvero difficili da superare, riuscendo a dissipare ongi qualsivoglia momento di relax dopo aver "staccato" gli avversari nei primi momenti di una gara, riuscendo a mantenere alta la tensione e richiedendo un livello di concentrazione davvero elevato, specialmente se deicderete di settare l'intelligenza di A.N.N.A. a livelli maggiormente elevati.

In MotoGP 19, infatti, torna la possibilità di decidere quanto intelligente e reattiva debba essere l'intelligenza artificiale degli avversari. Con l'arrivo di A.N.N.A., Milestone ha deciso di aumentare la percentuale del livello di difficolta a 120% onde permettere accorgimenti maggiormente millimetrici rispetto alle sfide che il giocatore affrontare. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel notare che pochi punti percentual riescano a cambiare certi comportamenti dei nostri avversari modificando alcune accortezze che compieranno durante le competizioni, mostrando una cura per il livello di sfida, e una scalabilità di quest'ultimo, che permetterà a qualsiasi giocatore di approcciarsi, e migliorarsi conseguentemente, senza timori al mondo della MotoGP.

Il Lato Tecnico della Medaglia

MotoGP 19 prosegue la strada percorsa da Milestone, nel corso dell'ultimo biennio, a seguito del cambio di motore grafico e, seppur a livello contenutistico non ci sia nulla da appuntare all'operato svolto, in termini puramente tecnici ci troviamo di fronte a qualche sbavatura data da una padronanza ancora da raggiungere. I modelli poligonali di moto e piloti si presentano perfettamente dettagliati e in grado di riprodurre fedelmente le licenze dell'attuale stagione motociclistica. Convincono meno i modelli e le animazioni dei piloti nei contesti estranei alle corse sui tracciati, con movimenti poco armoniosi ed espressioni faciali che richiederebbero sessioni di motion capture atte a rendere giustizia all'ottimo lavoro fatto da Milestone nella riproduzione delle fattezze dei volti celebri della MotoGP.

Lievemente spoglie risultano, inoltre, le ambientazioni che fanno da cornice ai circuiti che fanno da teatro alle competizioni. Nulla da eccepire, invece, sulla realizzazione dell'illuminazione e delle condizioni meteo che risultano realistiche, ben bilanciate e in grado di restituire un'immagine realistica e piacevole durante le gare. Sempre eccellente il comparto audio con una campionatura dell'effettistica realistica, brani di musica elettronica e un commento in italiano riprodotto in maniera credibile. Per quanto la risoluzione raggiunga i 4k tramite upscale, utilizzando in maniera convincente l'hdr, il framerate non riesce a rimanere stabile sui 60 FPS (per lo meno nella versione per PlayStation 4 PRO da noi testata) mostrando di rado il fianco ad alcuni cali di framerate mai troppo evidenti ma comunque percepibili.