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Pro
- Controlli touch perfetti, molto meglio della versione Switch
- MySims Kingdom rimane divertente e sorprendentemente vario
- Nessuna microtransazione, nessuna pubblicità, salvataggi cloud
- Ideale per sessioni brevi e gaming rilassato
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Contro
- Il primo MySims resta ripetitivo e poco profondo
- Assenza dell’auto-salvataggio
- Progressione a volte confusa nella raccolta di essenze
- Non adatto a chi cerca la libertà creativa tipica di The Sims
Il verdetto di Tom's Hardware
La serie MySims, spin-off più leggero e cartoonesco del colosso The Sims, sta vivendo una seconda giovinezza. Dopo il “Cozy Bundle” e la riedizione su Nintendo Switch (qui trovate la nostra recensione), Electronic Arts ha deciso di riportare MySims e MySims Kingdom direttamente su Apple Arcade. Una scelta che, per chi come me è cresciuta a suon di costruzioni improbabili su Wii e perfette casette pastello su DS, sa di ritorno a casa.
Quella casa, però, ora la puoi letteralmente infilare in tasca.
La domanda, però, è sempre la stessa: nel panorama attuale, dominato da simulatori di vita complessi, cozy game raffinati e mobile experience sempre più curate, i due MySims riescono davvero a ritagliarsi uno spazio significativo? Oppure sono un semplice esercizio di nostalgia mascherato da rilancio?
Ne parlo qui sotto, partendo dalla versione Apple Arcade, cercando di capire cosa funziona davvero e cosa invece resta fermo ai tempi della Wii.
Un ritorno che profuma di infanzia
Il cuore di MySims è rimasto lo stesso: il giocatore veste i panni di un costruttore incaricato di riportare splendore a una cittadina decaduta, risalendo faticosamente dalla temutissima valutazione a zero stelle. È un loop di costruzione guidata, raccolta di essenze, richieste degli abitanti e creazione di oggetti tramite blueprint, che unisce quest-based gameplay e town building leggero. Non è il sandbox libero di The Sims: qui ci sono obiettivi chiari, una progressione lineare e un target dichiaratamente più giovane.
Su mobile, paradossalmente, questa semplicità funziona meglio. Le interazioni “plug-and-play” dei modelli, con case e mobili che vanno incastrati rispettando forme e spazi predefiniti, sembrano nate per il touchscreen. Trascinare, assemblare, colorare con le essenze raccolte in giro per la mappa diventa immediato e naturale, trasformando ogni casa o negozio in un piccolo puzzle creativo.
Il problema è che, affianco a questa leggerezza, riemergono anche i limiti storici del titolo. Le attività diventano ripetitive molto in fretta, i personaggi restano archetipi bidimensionali con poche interazioni e trovare alcune essenze od oggetti tende a generare confusione, complice una mappa poco chiara e una progressione che dà per scontata la tua memoria visiva.
La novità che, però, manca davvero – soprattutto su mobile – è l’auto-save; nel 2025, aprire un gioco su Apple Arcade che richiede ancora di salvare manualmente è una frizione inspiegabile, soprattutto considerando quanto spesso si gioca da iPhone in brevi sessioni interrotte.
MySims Kingdom: la vera gemma del pacchetto, anche su mobile
MySims Kingdom è sempre stato il capitolo più riuscito della serie, e questa versione Apple Arcade lo conferma senza esitazioni. Rispetto all’approccio più statico e ripetitivo di MySims, Kingdom introduce una narrazione più solida, un mondo diviso in isole tematiche e un ritmo completamente diverso. Vestiamo i panni di un Bacchettiere Reale al servizio di Re Rolando, viaggiando da un’ambientazione all’altra per risolvere problemi, aiutare cittadini eccentrici e affrontare piccole sfide ambientali.
La struttura più orientata all’avventura e ai puzzle spezza con decisione la monotonia del primo capitolo. I gadget meccanici, gli enigmi basati sull’ambiente e le richieste degli abitanti contribuiscono a un’esperienza più varia e dinamica, decisamente più adatta anche a un pubblico adulto. Su Apple Arcade, questo ritmo funziona ancora meglio: sessioni brevi ma frequenti permettono di affrontare un’isola alla volta, completare un puzzle, sistemare qualche edificio e passare oltre. Non c’è fretta, non c’è complessità eccessiva, ma c’è una sensazione di progressione reale che il primo titolo fatica a mantenere.
Lo stile grafico, oggi come allora, regge sorprendentemente bene. Il design morbido e pastelloso dei personaggi è perfetto per uno schermo mobile, e le animazioni semplici evitano qualsiasi problema di performance anche su dispositivi meno recenti. E, diversamente da quanto accadeva su Switch, qui il touchscreen è davvero la naturale evoluzione dei motion control della Wii: costruire, ruotare, assemblare e piazzare elementi risulta molto più preciso e immediato rispetto al porting su console Nintendo.
Un porting più riuscito su Apple Arcade che su Switch
A differenza della versione Switch, che soffriva di controlli poco rifiniti e un’interfaccia non pensata per il controller, la versione Apple Arcade restituisce un’esperienza di gioco decisamente più fluida. La natura touch-first dei giochi si sposa molto meglio con iPhone e iPad, dove trascinare blocchi, selezionare essenze e muoversi tra gli ambienti diventa intuitivo quanto lo era su Nintendo DS.
Il bundle beneficia poi degli standard di Apple Arcade: niente microtransazioni, niente pubblicità e salvataggi cloud tra dispositivi. È un ecosistema che valorizza la leggerezza della serie e la rende perfetta per chi vuole un gioco da aprire e chiudere senza pensieri, magari sul divano o sul treno, senza preoccuparsi di timer o shop in-game.
Resta il fatto che la struttura dei giochi non è cambiata. MySims resta semplice, a tratti ripetitivo e privo della profondità che un giocatore abituato a The Sims potrebbe aspettarsi. MySims Kingdom continua a brillare come il capitolo più solido e divertente, con una varietà che non invecchia. Il porting non risolve tutti i limiti storici, ma valorizza ciò che già funzionava.
Un ritorno imperfetto, ma finalmente nel posto giusto
Il MySims Bundle su Apple Arcade è un’operazione di nostalgia intelligente, ma non furba. Non cerca di trasformare i giochi, non finge di modernizzarli, non maschera i loro limiti. Si limita, infatti, a riportarli nel contesto dove funzionano meglio: un dispositivo portatile, senza distrazioni, senza costi aggiuntivi e con la possibilità di giocarli in tutta tranquillità.
MySims resta un titolo semplice, pensato per i più piccoli o per chi cerca un cozy game guidato e rilassante. MySims Kingdom, ancora oggi, è la parte più riuscita del bundle, capace di intrattenere davvero anche chi non ha alcun legame nostalgico con la serie.