La corsa a Nintendo Switch 2 è già iniziata, ancor prima che il dispositivo raggiunga gli scaffali dei negozi. Un fenomeno di mercato che sta assumendo contorni paradossali, con Nintendo che sembra prepararsi all'inevitabile: la carenza di scorte che caratterizzerà il lancio della sua nuova console (tanto che anche su Amazon non è disponibile). Secondo quanto emerso da una segnalazione su Reddit, ripresa successivamente da VGC, i punti vendita statunitensi stanno ricevendo vistosi espositori con la scritta "Out of Stock", apparentemente inviati dalla stessa Nintendo per gestire l'ondata di richieste che sommergerà i negozi. Una strategia che riflette sia ottimismo per l'interesse dei consumatori, sia realismo riguardo alle difficoltà di approvvigionamento.
La situazione appare contraddittoria per molti aspetti. Da un lato, diversi rivenditori hanno comunicato l'intenzione di avere scorte non prenotate disponibili al lancio del 5 giugno. Dall'altro, alcuni dei medesimi punti vendita stanno annullando prenotazioni all'ultimo minuto, generando frustrazione tra i consumatori che avevano già assicurato il proprio esemplare attraverso la caotica fase di preordine.
Una carenza annunciata e strategicamente gestita
Non è certo la prima volta che una console va esaurita al lancio. Nel 2020, PlayStation 5 e Xbox Series subirono una drammatica carenza di unità disponibili per mesi, complici problemi nella catena di approvvigionamento, la pandemia e difficoltà logistiche. La novità, in questo caso, è che Nintendo sembra anticipare questa eventualità, trasformandola in un'opportunità di marketing.
Gli espositori "Esaurito" di grandi dimensioni non solo appaiono più professionali dei frettolosi cartelli stampati in Word che tradizionalmente segnalano l'indisponibilità di un prodotto, ma funzionano anche come imponenti promemoria dell'esistenza stessa del Nintendo Switch 2. Una carenza pianificata diventa così parte integrante della strategia comunicativa.
Lo scorso aprile, Nintendo si è pubblicamente scusata in Giappone, ammettendo l'impossibilità di soddisfare la domanda iniziale per Switch 2. Contemporaneamente, l'azienda avrebbe accumulato scorte significative negli Stati Uniti, cercando di mitigare l'impatto della carenza in uno dei suoi mercati principali. A complicare ulteriormente il quadro sono le recenti tensioni commerciali internazionali, che potrebbero influire sia sulla disponibilità che sul prezzo finale del prodotto.
A proposito di prezzo, Nintendo ha già avvertito che non può garantire il mantenimento del costo di lancio - per lo meno negli Stati Uniti -. Una mossa che sembra preparare il terreno per eventuali aumenti, giustificati dalle difficoltà logistiche e dalla pressione della domanda sul mercato. L'incertezza regna sovrana, tanto sui prezzi quanto sulla disponibilità.
Mentre mancano appena due giorni al lancio ufficiale, molti negozi si preparano ad aprire a mezzanotte per consentire il ritiro delle prenotazioni e mettere in vendita le poche unità non riservate. Nel frattempo, chi ha ordinato online passerà le ore scrutando l'orizzonte in attesa del furgone delle consegne. E quando la polvere del lancio si sarà posata, inizierà l'inevitabile dibattito: le scorte si stabilizzeranno in tempo per la stagione natalizia?