Per poter parlare oggettivamente di Nintendo Switch 2 Welcome Tour, bisogna prima ignorare il fatto che nel 2020 Sony abbia preso la decisione di includere, in ogni nuova PS5, una copia gratuita di Astro's Playroom; non c'è bisogno di scavare nel passato ai tempi della celebre Wii, e della brillante idea di Nintendo di affiancarla a Wii Sports, né tantomeno tornare agli anni 90, quando il Colosso di Kyoto, decise di regalare Tetris assieme al primo, immortale, GameBoy.
Perché vi dico tutto questo? Perché purtroppo i tempi sono cambiati e con loro anche Nintendo. Ora i giochi gratuiti da affiancare a una nuova console sono un miraggio e Sony, per certi versi, ha messo a segno un colpo da maestro, cercando di invertire una tendenza che, oramai, sembra non mettere più i consumatori al centro dell'attenzione.
Ed è un gran peccato, perché se è vero che i futuri possessori di Nintendo Switch 2 guarderanno storto questo Welcome Tour, additandolo come un "semplice tutorial over-prezzato", è anche vero che un prodotto di questa qualità, a oggi, non lo si trova a 9,99€ e che se qualsivoglia altra software house avesse realizzato un titolo analogo, magari per celebrare questa o quella console, lo avrebbe fatto pagare una cifra decisamente superiore.
Ѐ anche vero che Nintendo non ci ha nemmeno provato a rendere meno esplicita questa operazione. Sarebbe bastato mantenere la stessa struttura, e realizzare una produzione che andasse a esplorare le console più importanti del Colosso di Kyoto, e fra le mani ci saremmo trovati il corrispettivo di un meraviglioso museo digitale da sviscerare in ogni suo aspetto... e invece mi sono trovato di fronte a un'esperienza curatissima, a tratti davvero assuefacente, ma afflitta da una pessima reputazione.
Un museo che vorrei visitare
Nintendo Switch 2 Welcome Tour è a tutti gli effetti un museo interattivo dove ogni componente di Switch 2, ricopre il ruolo di un'ala di quest'ultimo. Dai Joy-Con 2, passando per le componenti interne, fino al corpo macchina della nuova console di Nintendo, ognuno di questi pezzi sarà completamente esplorabile, in modo da scoprire ogni aspetto della tecnologia che i giocatori terranno tra le mani.
Si inizia dalla più canonica delle code per accedere a un museo, dove decine di avatar aspettano solo di essere scelti dal giocatore per essere guidati all'interno del museo.
Una volta deciso l'aspetto che si vuole, si viene accompagnati da una scala mobile all'ingresso del museo che, molto comodamente, è posto sul Joy-Con 2 di sinsitra. Da qui si viene informati su come funziona questa peculiare visita: semplicemente passeggiando per l'intera superficie di una componente, appariranno dei totem pensati per fornire una descrizione dettagliata di questa, o quella, componente della console.
Ogni descrizione letta garantirà un timbro sul pass del museo e ottenere tutti i timbri di un'ala, garantirà l'accesso alla sezione seguente. Questa dinamica, però, è solo la punta dell'iceberg, visto che Nintendo Switch 2 Welcome Tour punta fortissimo sul conquistare i completisti e gli amanti dei collezionabili.
Tanti mini-giochi molto particolari
Ogni sezione di questo museo virtuale, presenta quattro diverse tipologie di attività: i timbri da trovare, i mini-giochi da completare, le attività "test" (pensate per far provare in prima persona le tecnologie all'interno di Switch 2) e i quiz.
Dei primi vi ho parlato poc'anzi, mentre i mini-giochi e le attività "test" rappresentano il vero e proprio cuore di questa peculiare produzione. Entrambe queste attività, difatti, richiederanno di battere dei record, o di completare dei determinati obiettivi, e saranno interamente realizzati attorno a una caratteristica specifica di Nintendo Switch 2. Battere un record, garantirà una medaglia e più medaglie si otterranno, più attività si sbloccheranno nelle varie aree del museo.
Per quanto riguarda, invece, la varietà di queste attività... bé stiamo parlando di Nintendo, quindi non ci si poteva aspettare altro che delle micro-esperienze tanto curate quanto bizzarre. Per far sperimentare il feedback aptico dei Joy-Con 2, per esempio, ci si troverà a imbracciare due Maracas, provando a muovere correttamente i semi al loro interno, percependoli perfettamente attraverso i Joy-Con. Per testare il giroscopio, si dovrà sfruttare lo stand di Switch 2 per appoggiare la console su un tavolo in diverse angolazioni, cercando di avvicinarsi il più possibile ai gradi richiesti dal mini-gioco.
Volete provare la modalità mouse? Ci pensa un micro-gioco dove si dovranno evitare degli ostacoli con una navicella spaziale; volete scoprire quanto bassa fosse la risoluzione del primo Super Mario Bros.? Ci pensa una micro-esperienza a farvi giocare al primo storico livello del celebre titolo, mostrandovi quanto sarebbe microscopico, se non upscalato, su un pannello in 4K. Vi siete chiesti se l'occhio umano può riconoscere i 60fps rispetto ai 30 o ai 120? Ci pensa Nintendo Switch 2 Welcome Tour a chiarire la questione una volta per tutte, imponendovi di riconoscere a che framerate si muovono gli oggetti a schermo.
Insomma un sacco di attività davvero particolari, tutte ricreate con una attenzione meticolosa per i dettagli e che ricordano una via di mezzo fra un tutorial e i micro-giochi di un qualsiasi capitolo di Wario Ware. L'aspetto migliore di tutto questo? Che queste micro-attività, anche le più banali, sono dannatamente assuefacenti e spingono a voler ottenere i punteggi migliori o a portare a termine tutti gli obiettivi richiesti.
Infine troviamo i quiz, ovvero dei chioschi delle informazioni che, una volta visitati, faranno apparire una serie di pannelli dove leggere, nel dettaglio, tutti i segreti delle varie tecnologie implementate all'interno di Nintendo Switch. Una volta letti tutti i pannelli, si dovrà condurre un breve esame che, se superato, garantirà un particolare timbro sul pass del museo.
A tutto questo si aggiunge la solita mole di segreti che ci si può aspettare da una produzione di Nintendo e che preferisco non svelarvi per non rovinare la sorpresa a chi deciderà di dare fiducia a questa piccola produzione tanto curata, quanto controversa.
Una cura meticolosa dei dettagli
Come da tradizione per le produzioni first party di Nintendo anche Welcome Tour non lesina nel mostrare fin da subito l'estrema cura riposta dall'azienda in ogni dettaglio, anche il più infinitesimale. A poco serve una direzione artistica molto "minimal" e una game design che viene sorretto da una, apparentemente, semplice, visuale isometrica, ogni aspetto di Nintendo Switch 2 Welcome Tour è curato in ogni dettaglio e lo si può notare fin dai primi momenti di gioco, quando l'avatar che avremmo selezionato, inizierà a pattinare sullo schermo della console, in quanto realizzato con un materiale liscio e privo di aderenza.
Non voglio che mi fraintendiate, non stiamo parlando di una produzione con un comparto grafico spaccamascella. Quello che avete visto nei video e nelle immagini promozionali è esattamente quello che troverete una volta avviato Nintendo Switch 2 Welcome Tour, ma è sorprendente come, anche in una produzione così contenuta, Nintendo abbia voluto infondere quella cura che mette in ogni sua creazione, e che anche Team ASOBI a citato come fonte di ispirazione per i suoi giochi.
Non basterebbero decine e decine di righe per elencarvi tutti i piccoli dettagli che ho notato durante la mia prova e, nuovamente, mi dispiace che moltissimi giocatori non potranno goderne per la mole di pregiudizi che aleggiano attorno a questo prodotto.
Al netto di tutto, però, sarebbe davvero disonesto dire che Nintendo Switch 2 Welcome Tour non mi abbia divertito o che non mia abbia invogliato a giocarci di più. Il piccolo museo digitale realizzato da Nintendo è davvero curatissimo e ricolmo di micro-esperienze che ammaliano e invogliano a essere giocate più e più volte per ottenere i punteggi migliori. Il valore aggiunto di riuscire a insegnare, seppur in una forma molto leggera e alla portata di tutti, qualcosa in più sulle tecnologie usate nei device che usiamo tutti i giorni, è sicuramente un valore aggiunto, ma rimane indubbio che dobbiamo aspettare la recensione che arriverà fra qualche giorno per capire se tutti i contenuti presenti meritino, o meno, il prezzo di ingresso contenuto richiesto da Nintendo.