Nintendo ha tagliato le previsioni dei ricavi dell'anno fiscale da 20 a 6 miliardi di yen, cioè da circa 250 a 75 milioni di dollari. Colpa delle vendite sotto le aspettative del Nintendo 3DS, la celebre console portatile dell'azienda giapponese, che in terra natia sta riscuotendo un discreto successo mentre nel resto del mondo fatica a convincere gli appassionati.
Il 3DS non "stampa" soldi come il suo predecessore, ma le prospettive sono buone per Nintendo
"Le previsioni sono state modificate per riflettere un forte e imprevisto apprezzamento dello yen all'inizio dell'anno fiscale", si legge nel comunicato di Nintendo. Una moneta forte che ha frenato gli acquisti ma che tuttavia non ha gettato nello sconforto i dirigenti dell'azienda.
I dati finanziari relativi agli ultimi sei mesi del 2012 evidenziano infatti una tendenza in miglioramento. Le vendite globali di questo periodo hanno raggiunto i 201 miliardi di yen, quasi due miliardi di euro, in calo del 6,8 percento rispetto agli stessi mesi del 2011.
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La nota positiva è che nonostante questa diminuzione l'azienda è riuscita a contenere le perdite in questi sei mesi, che sono passate dai 70,2 miliardi a 28 miliardi di yen, circa 270 milioni di euro.
Finora l'azienda giapponese ha venduto circa 22 milioni di 3DS (tre milioni in più rispetto al trimestre precedente) e 64,45 milioni di giochi per la sua nuova console portatile. La vecchia Wii ha invece spiazzato il mercato, con 97,2 milioni di unità distribuite in tutto il mondo. Un piccolo passo in avanti dai 96,56 milioni del trimestre scorso.
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Ora gli occhi sono puntati su Wii U, la prima console next-gen che farà il suo debutto sul mercato il 30 novembre nonché l'arma segreta per risollevarsi dai conti in rosso. O almeno questa è la speranza dell'azienda, che non si dimentica del 3DS e confida nel suo successo per effettuare un passaggio indolore verso la prossima generazione di console.