Non è mai finita, finchè non è finita
Una volta sul ring e apprese le basi del sistema di gioco, è veramente un piacere sferrare cazzotti a ripetizione. La sensazione di "non impatto", abbastanza prevedibile in un titolo per console portatile, è sufficientemente ripagato dalla buona risposta ai comandi del proprio pugile e dall'incessante dinamismo che caratterizza ogni singola ripresa. Per fortuna, questo Rocky Balboa smorza gli animi dei giocatori più energici, mostrando a schermo una barra secondaria relativa alla fatica, la quale ha un'influenza diretta sulle prestazioni degli atleti. Lo status di salute è visibile attraverso una canonica barra colorata, che può essere tranquillamente ignorata, in quanto un paio di combo ben assestate hanno la capacità di svuotarla in tempi piuttosto brevi. Una soluzione abbastanza produttiva (e rapida) per raggiungere questo obiettivo vincente è l'attivazione della modalità Matrix, o carica agonistica (quando disponibile), una sorta di power-up limitato che permette al pugile interessato di scagliare dei cazzotti di potenza inaudita ai danni dell'avversario. Nel complesso questa scelta apporta un maggiore varietà alle sfide, seppur la sua apparizione è gestita in maniera piuttosto casuale e priva di senso.