Overwatch, la russa Zarya è percepita come icona gay

Zarya è l'eroina russa di Overwatch che secondo i fan sarebbe omosessuale. Come percepiscono in Russia questo rapporto?

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a cura di Martina Fargnoli

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Zarya  è uno tra i personaggi più soddisfacenti da giocare in Overwatch, un tank non esattamente coriaceo, ma in grado di sprigionare una grande potenza se le sue abilità vengono combinate intelligentemente. La muscolosa donna russa dai capelli corti e rosa è diventata uno tra i personaggi preferiti dei giocatori. Secondo alcune interpretazioni dei fan, il personaggio sarebbe percepito come omosessuale, cosa che in Russia non è vista di buon occhio.

È importante sottolineare che l'aspetto esteriore di un personaggio non ne determina il suo orientamento sessuale, altrimenti continueremmo a parlare per stereotipi che, invece di lasciare spazio alle diversità nei videogiochi, non fanno altro che tracciarne un percorso a ritroso rispetto ai risultati raggiunti negli ultimi anni.

Zarya

All'interno del mondo fittizio di Overwatch, però, non può sfuggire il fatto che Zarya sia descritta come una fervente patriota, una delle più alte virtù per un cittadino russo. Queste due visioni potrebbero creare più di un conflitto nei giocatori secondo quanto riportato in un lungo e approfondito articolo di Kotaku.

Stando a quanto si legge sulle fonti ufficiali, Aleksandra "Zarya" Zaryanova è un'ex atleta russa dotata di una forza formidabile che ha posposto la sua gloria personale alla difesa della patria, della famiglia e dei suoi amici. È diventata un simbolo per alcuni e una fedele compagna d'armi per altri.

Nata in un remoto villaggio della Siberia, che si trovava in prima linea sul fronte della Crisi degli Omnic, fu costretta a crescere in un ambiente devastato dalla guerra. Questa esperienza la segnò a tal punto che da bambina giurò a sé stessa che avrebbe ottenuto la forza necessaria per aiutare la propria gente a risollevarsi dalla crisi.

Il fisico scolpito da sollevamento pesi e body building le ha garantito l'accesso da parte della commissione atletica nazionale ai campionati mondiali. Sacrificio e allenamento le hanno permesso di ottenere grandi riconoscimenti e in procinto di frantumare ogni record si è vista costretta ad abbandonare lo sport per arruolarsi a causa di un nuovo attacco dell'Omnium siberiano rimasto a lungo inattivo.

Zarya

In nessuna descrizione viene fatto esplicito riferimento al personaggio di Zarya come attratto da individui dello stesso sesso. Nonostante Bill Petras, direttore artistico di Overwatch, abbia confermato al BlizzCon 2015 che il gioco avrebbe incluso un personaggio gay, non ci sono elementi per confermare che questo personaggio sia proprio Zarya. Blizzard, inoltre, avrebbe confermato a Kotaku che la somiglianza con Tamara Bakhlycheva, 3D artist della software house, è solo una coincidenza.

Durante la presentazione al PAX East dello scorso anno, Zarya è stata pubblicizzata come eroina della diversità: "abbiamo sentito molte discussioni tra i giocatori circa il bisogno di diversità nei videogiochi. Ciò può significare tante cose. Vogliono vedere la diversità di genere, la diversità razziale, [...] non tutti vogliono vedere rappresentato lo stesso tipo di corpo. E noi vogliamo solo farvi sapere che vi stiamo ascoltando e lavorando duramente e speriamo che Zarya sia un passo nella giusta direzione".

Insomma, Blizzard ha volutamente lasciato libera ogni interpretazione. Il videogioco, in quanto prodotto culturale, si incontra e scontra con le culture partecipative della rete che ne accolgono e rimodellano elementi in base alle proprie percezioni e sensibilità. Il fandom di Overwatch è piuttosto attivo su questo fronte, tra fumetti e fan art che esplorano e arricchiscono relazioni sia legate alla lore che a essa distanti. (continua nella prossima pagina)

Zarya x Mei

Su Tumblr spopola la "ship" Zarya x Mei

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