Paper Mario: Il portale millenario | La nostra prova prima della recensione

Paper Mario: il portale millenario è tornato dopo ben vent'anni per conquistare i giocatori vecchi, e nuovi, con le sue enormi qualità

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a cura di Andrea Maiellano

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Non vi nego che ho sempre faticato a capire perché i fan di Paper Mario abbiano definito il portale millenario come il miglior capitolo della saga, arrivando persino a sostenere che fosse l’ultimo esponente della serie meritevole di attenzioni, prima dei cambi radicali alla struttura di gioco cominciati con Super Paper Mario su Nintendo Wii.

Non fraintendetemi, si tratta di un gioco meraviglioso e che ha pienamente diritto di essere annoverato non solo fra i titoli imprescindibili per chiunque possegga, o abbia posseduto, un GameCube, ma anche fra quelli che andrebbero giocati, da tutti, almeno una volta nella vita… solo che avendolo giocato esclusivamente una volta quando uscì, vivendomi poi le successive iterazioni della serie, non facendo eccessivi paragoni ma limitandomi ad apprezzarli, o meno, per quello che offrivano, non riuscii mai pienamente a capire tutto questo astio verso i capitoli successivi, almeno fino a qualche giorno fa. 

Nintendo difatti, a vent’anni dall’uscita dell’originale su GameCube, ha deciso di realizzare un remake, o remastered o chiamatelo come vi pare, di Paper Mario: il portale millenario, in una versione riveduta e corretta che permetta alle nuove generazioni di giocatori di comprendere come mai, proprio questo capitolo, sia una delle produzioni più importanti mai realizzate da Nintendo e Intelligent Systems.

Paper Mario: il portale millenario, difatti, non si limita a essere un ottimo RPG che riprende ed espande quelle dinamiche nate con Super Mario RPG e riadattate, in seguito alla rottura della rosea collaborazione fra Squaresoft e Nintendo, nel primo Paper Mario, ma è un titolo che non si fa problemi a osare sotto innumerevoli aspetti.

Il comparto narrativo, pur partendo dal canovaccio più banale che vi possa venire in mente, si dipana in un potpourri di relazioni fra diversi personaggi, tutte scritte in maniera sopraffina e sorrette da una verve comica ben calibrata e che riesce a non sfociare mai in linee di dialogo “gratuitamente demenziali”.

Gli stessi personaggi he compongono il roster di Paper Mario: il portale millenario, spiccano tutti per un’ottima caratterizzazione (e sono genuinamente curioso di scoprire se Ombretta è stata modificata in questo remake), che li rende fra i migliori mai apparsi in questa longeva serie.

Tutti aspetti che, avendolo giocato l’ultima volta nel lontano 2004, avevo parzialmente rimosso, non riuscendo quindi a capire il perché di così tanto astio da parte dei fan vero i capitoli successivi del franchise.

Per quanto riguarda il gameplay, e vi parlo solo delle prime ore di gioco, ci troviamo davanti al più classico degli RPG dedicati al celebre idraulico. Si esplora, si chiacchiera, si combatte sfruttando un sistema a turni che include alcuni elementi dinamici, atti a rendere  maggiormente interattivi gli scontri, e si sfruttano le varie abilità che Mario, e i suoi comprimari, apprenderanno con il progredire della storia, per risolvere i vari enigmi ambientali che si pareranno sul nostro cammino di volta in volta. 

Ovviamente c’è molto più, ma queste, apparentemente banali, fondamenta hanno permesso a Intelligent Systems di ergerci sopra un corollario di situazioni sempre fresche e ricche di intuizioni che risultano incredibilmente fresche, e attuali, ancora oggi. 

In merito al gameplay va fatta un’importante precisazione. Ricordatevi che si tratta di un gioco del 2004, nonché del secondo capitolo di una serie che conta sei titoli all’attivo, quindi se fino a ora avete avuto modo di provare esclusivamente le iterazioni più recenti, o nello specifico The Origami King per Nintendo Switch, per forza di cose troverete il portale millenario meno dinamico.

Le fasi esplorative, per quanto offrano molteplici segreti e sfruttino a dovere i vari poteri che Mario acquisirà nel corso dell'avventura per giustificare le fasi di backtracking, presentano interazioni ridotte rispetto ai capitoli più recenti, così come proprio la progressione risulterà meno dispersiva e, per quanto non eccessivamente guidata, sicuramente maggiormente lineare.

I combattimenti, invece, favoriscono un sapiente studio delle abilità dei personaggi, rispetto al fornirgli una mole esagerata di azioni. Mario, come da prassi, potrà contare su salti e martellate per colpire le diverse tipologie di nemici, incrementandone i danni attraverso la pressione a tempo dei tasti mostrati a schermo.

Gli attacchi speciali necessiteranno di attingere ai "punti fiore" (il mana di Paper Mario: il portale millenario), così come le abilità più potenti avranno bisogno del favore del pubblico in sala per poter essere caricate. In pratica, meglio si eseguiranno le varie azioni durante i combattimenti, maggiore sarà il plauso del pubblico che, esultando, riempirà la barra apposita. Oltre a questo, gli oggetti permetteranno di garantire la giusta varietà di offensive, seppur limitate, per gestire le situazioni più caotiche. 

Volendo invece parlare di come Paper Mario: il portale millenario si comporta nel 2024 sotto il versante tecnico, per quanto il lavoro svolto da Nintendo e Intelligent System con questo remake sia davvero notevole, bisogna ammettere che, tutt’ora, il titolo originale si difende benissimo e mostra chiaramente quella abilità soprannaturale di "non invecchiare mai", tipica delle produzioni Nintendo.

Ovviamente, però, tecnicamente fra i due titoli non c’è paragone e Intelligent Systems si è impegnata per rendere questa nuova versione al passo con i tempi. Al netto dell’ovvio passaggio dai 4:3 ai 16:9, il lavoro svolto è analogo a quello svolto con Super Mario RPG, Metroid Prime e The Wind Waker, ovvero prendere il codice sorgente originale e ricostruire ogni aspetto ex novo.

Il risultato finale è l’ennesimo esempio di come, al netto di un sapiente lavoro di ottimizzazione, Nintendo Switch sia invecchiata solo anagraficamente: texture rifatte da zero, risoluzione aumentata, illuminazione rivista totalmente, geometrie migliorate e, ovviamente, la presenza di tutta una serie di piccoli dettagli che era impensabile introdurre nel 2004.

Paper Mario: il portale millenario, inoltre, è stato allineato, in termini di mera direzione artistica, allo stile abbracciato più recentemente dalla serie, per la precisione a partire da Paper Mario: Sticker Star.

Laddove il titolo originale presentava delle ambientazioni che richiamavano le sagome di cartone presenti nei libri Pop-Up, nel remake tutto è diventato di carta, con annesse animazioni realizzate appositamente per rappresentare al meglio questo cambiamento. 

Alla stessa maniera, l’illuminazione è stata completamente cambiata e, oltre a una serie di riflessi capaci di far risaltare maggiormente le ambientazioni, la rinnovata palette di colori, già di per se molto più vivida di quella adottata nella versione per GameCube e tipica per quella generazione videoludica, emerge in maniera impressionante sullo schermo di Nintendo Switch OLED.

Come immaginabile, Intelligent Systems non si è limitata a ricostruire il comparto tecnico di Paper Mario: il portale millenario, ma ha introdotto anche numerose migliorie alla quality of life, oltre ad alcune novità in termini di gameplay, delle quali però vi parlerò nella recensione che arriverà fra qualche settimana. 

Al momento vi suggerisco solo di non fermarvi alle apparenze e, soprattutto, di non considerare Paper Mario: il portale millenario un gioco "vecchio". Per quanto io abbia personalmente apprezzato l’ultimo capitolo della serie, per via del suo respiro più vasto e di un comparto narrativo che nelle fasi finali raggiungeva dei picchi di scrittura estremamente delicati, dopo aver speso qualche ora in compagnia di questo splendido remake posso dirvi che è tutt’ora una delle migliori produzioni realizzate da Nintendo e Intelligent Systems, nonché un titolo che, al netto di sorprese dell’ultima ora, ha ancora tutte le carte in regola per rivelarsi imprescindibile per ogni singolo possessore di una Nintendo Switch.