Perchè Cyberpunk 2077 non può essere paragonato a GTA V

Un'analisi approfondita permette di capire come non sia possibile confrontare direttamente Cyberpunk 2077 e GTA V.

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a cura di Gioele Maria Pignati

Abbiamo atteso Cyberpunk 2077 per otto lunghi anni. Cd Projekt Red nel corso del tempo ci ha abituato bene, anzi benissimo, con i giochi della saga The Witcher, perciò le speranze riposte in questo nuovo titolo erano molto elevate. Però, vuoi per i problemi di produzione legati alla nefasta pandemia da Covid-19, vuoi per le ambizioni eccessive di uno studio capace, ma che forse non dispone di numeri sufficienti tra le proprie schiere, il lancio di Cyberpunk 2077 non è stato dei migliori.

Questo nonostante la dichiarazione di Cd Projekt Red di non volersi accontentare di un gioco soltanto buono e a dispetto dei continui rinvii volti a sistemare soprattutto le versioni old gen del titolo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: sulle macchine di nuova generazione e, soprattutto su pc, Cyberpunk è quel colossal videoludico che tutti si aspettavano, ma ha ancora bisogno di una ripulitura attraverso qualche patch, mentre sulle macchine più vetuste il gioco ha talmente tanti problemi, a partire dal frame rate, da poter essere considerato un titolo differente, in peggio ovviamente.

La situazione è talmente grave che è stata persino avviata una campagna di rimborsi. Non solo è possibile percepire uno sviluppo molto travagliato alle spalle, ma emerge pure l’inevitabile confronto, sollevato da molti, data la presenza almeno apparente di alcuni elementi in comune, tra Cyberpunk 2077 e quell’altro colosso dell’industria videoludica che è Grand Theft Auto. Ovviamente viene preso come punto di riferimento soprattutto Grand Theft Auto V, il capitolo più recente e costoso della saga, anch’esso sviluppato per diversi anni, sostenuto da un budget molto elevato.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra

In realtà, ancora prima che uscisse, Cyberpunk 2077 era stato adocchiato dalla comunità di videogiocatori come un possibile rivale di GTA V o addirittura di un sesto episodio della saga Rockstar che ancora non esce allo scoperto. La tentazione di mettere sullo stesso piano GTA V e Cyberpunk 2077 confrontandoli direttamente è davvero molto forte e onestamente non ha risparmiato neanche me. Ammetto di aver proposto sui miei canali social un testa a testa tra i due titoli pur specificando alla fine che comunque i due giochi, per quanto apparentemente simili, hanno due anime diverse.

Qui invece voglio redimermi facendo qualcosa di completamente differente. Voglio procedere al contrario, mettendo subito le cose in chiaro: Cyberpunk 2077 e GTA V in realtà sono due giochi dissimili. Non è stato affatto facile arrivare a questa presa di posizione. Devo ammettere che lo sviluppo di questo articolo è stato travagliato proprio come quello di Cyberpunk 2077. Dunque non avremo a che fare con un semplice confronto tra i due titoli, ma con una serie di motivi per cui i due giochi vanno presi ognuno per quello che sono: due entità distanti tra loro.

L’impostazione è proprio diversa in partenza. Per quanto il titolo Rockstar e quello Cd Projekt Red condividano la natura open world, ognuno la sposa alla propria maniera: mentre GTA V può essere considerato un open world con elementi ruolistici, Cyberpunk 2077 va visto piuttosto come un gioco di ruolo con elementi elementi open world. Ma procediamo con calma ed iniziamo questa disamina.

Il contesto

Da una parte abbiamo GTA V che offre un’ambientazione realistica che vuole simulare uno spaccato di società moderna immerso in una satira potically incorrect. Quindi viene rappresentato un tempo presente in parte credibile, in parte estremizzato a livello di situazioni e personaggi sopra le righe che però ben ricalcano certe realtà sociali esistenti. In Cyberpunk 2077 invece abbiamo un ipotetico mondo del futuro che ricade nel campo della fantascienza. Certo, si tratta di uno sci-fi futuribile, un quadro che rappresenta un possibile punto di arrivo per la nostra società, ma è pur sempre qualcosa di fantasioso ed immaginario.

Per quanto siano presenti anche qui la satira ed il politicamente scorretto, questi elementi vengono contestualizzati in maniera più cruda e violenta rispetto a quanto viene fatto in GTA V. Mentre nel titolo Rockstar gli elementi realistici e quelli satirici vengono volutamente messi in contrasto col fine di creare un effetto tragicomico, Cyberpunk 2077 si prende maggiormente sul serio integrando il tutto in una visione distopica che vuole raffigurare un declino morale e comportamentale della società futura. Va detto pure che Cyberpunk 2077 va a collocarsi in un universo parallelo rispetto al mondo reale, arrivando persino a cambiare gli avvenimenti storici degli anni precedenti agli eventi di gioco: in parole povere il 2021 nel mondo di Cyberpunk è completamente differente rispetto a quello del nostro mondo.

La mappa di gioco

La struttura del mondo di gioco è completamente diversa nei due titoli: mentre in GTA V troviamo una mappa di dimensioni notevoli, ma più diluita, in Cyberpunk 2077 abbiamo un’ambientazione più ristretta, ma molto più densa, fitta e ricca di dettagli iconici capaci di definire in maniera precisa ogni area.

Anche Los Santos è ben caratterizzata, ma rispetto a Night City e dintorni si ha la sensazione di un ambiente più piatto. Questo perché GTA V sceglie di svilupparsi in orizzontale con grandi superfici e spazi estesi mentre Cyberpunk predilige un’impostazione verticale, fatta di strade, stradine, molteplici livelli cittadini che si intersecano tra loro e numerosi spazi interni esplorabili, articolati e ricchi di dettaglio. Anche per questo la velocità delle vetture è differente nei due titoli: in GTA V gli spazi più ariosi ed aperti permettono una maggiore potenza dei mezzi, mentre in Cyberpunk 2077 è stato necessario tenere a bada i veicoli per permettere al giocatore di districarsi più facilmente nell’impervio tessuto urbano di Night City.

L’interazione con i cittadini e con le forze dell’ordine

In GTA V molto è giocato sull’interazione con la popolazione di Los Santos che è quindi più reattiva e dinamica. La polizia lascerà un certo spazio di azione al giocatore prima di eliminarlo ed anzi, proprio attorno allo scontro sempre crescente con le forze dell’ordine, con la ricerca della quinta stella di criminalità, ruota gran parte del divertimento. In Cyberpunk invece i cittadini servono piuttosto a contestualizzare la città e le nostre azioni. Con le loro azioni scriptate creano l’illusione di un mondo vivace, ma non è previsto che facciano di più. Le loro interazioni col giocatore pertanto sono piuttosto basiche.

Anche la polizia è diversa: è molto forte e soverchiante. Per quanto si possa fare comunque un po’ di baldoria le nostre azioni eccessive verranno bloccate prontamente. Mentre GTA, con atteggiamento liberatorio, invita il giocatore a fare il bello ed il cattivo tempo con il mondo che gli viene offerto, in Cyberpunk 2077 l’utente viene invitato invece a godere degli scenari e a seguire le varie quest.

L’ambiente di gioco non è il fine delle nostre azioni, quanto piuttosto un contenitore delle vicende che porteremo avanti. Mi viene da pensare che la struttura di Cyberpunk 2077 possa essere paragonata più facilmente a quella di un Headhunter, gioco classico per Dreamcast, dove le fasi di esplorazione cittadina servivano più a collegare le varie missioni che a creare una giocabilità a parte.

L’importanza della trama

Nei due titoli la trama ha una rilevanza diversa. In GTA V, al di là dell’ottima caratterizzazione dei personaggi e della presenza di situazioni intriganti, a volte sembra che la storia sia più una scusa per portare avanti le azioni di gioco. Invece in Cyberpunk 2077 si prova una sensazione completamente differente: si percepisce come le azioni di gioco siano profondamente determinate dalla narrazione.

GTA V presenta vicende e protagonisti utili ad intrattenere il giocatore con un bella dose di umorismo nero ed irriverenza che però sono solo il contorno di numerose missioni ben strutturate. Invece Cyberpunk ha prima di tutto da raccontare una serie di storie molto ben scritte e curate, poi attorno ci costruisce delle missioni interessanti che raccordano le varie vicende. Questo vale tanto per la quest principale quanto per quelle secondarie. GTA sembra quasi aver fretta di chiudere le cutscene per lasciare spazio all’azione, invece Cyberpunk si prende i suoi tempi immergendo il giocatore in racconti fatti di sguardi, espressioni e luci colorate. Come se non bastasse nel gioco di Cd Projekt Red sono pure presenti dei lunghi approfondimenti scritti utili a contestualizzare maggiormente l’universo narrativo in cui si svolgono le vicende.

L’importanza dei dialoghi

In GTA le vicende si subiscono in maniera passiva: di tanto in tanto il gioco viene interrotto da sequenze cinematiche non interattive che ci raccontano ciò che dobbiamo sapere per avanzare nella prossima missione. Invece in Cyberpunk i protagonisti siamo noi. Attraverso gli occhi del nostro antieroe affronteremo ogni dialogo e accadimento con la possibilità di scegliere tra i più disparati atteggiamenti da tenere in base alle situazioni e ai personaggi.

Potremo essere diplomatici o aggressivi, altruisti o votati al vile denaro, menefreghisti o empatici, potremo flirtare o snobbare, insomma potremo plasmare il protagonista del gioco in base alla nostra volontà seguendo la logica che ad ogni scelta corrisponde corrisponde una conseguenza. Nel titolo di Cd Projekt potremo addirittura scegliere il background del nostro personaggio, cosa che determinerà una serie di cambiamenti sostanziali nelle situazioni e nei dialoghi. In GTA tutto questo non esiste e non vuole nemmeno sussistere. L’approccio del titolo Rockstar è più leggero e scanzonato: i figuranti e le situazioni sono dati, vanno accettati così come sono. Non sono presenti bivi o biforcazioni, bensì dei solidi binari da seguire per portare avanti tutta la macchina.

Lo sviluppo dei personaggio

Anche in GTA è presente la possibilità di far evolvere il proprio personaggio, ma si tratta di un aspetto secondario e sostanzialmente automatico: più si fa qualcosa, più si migliora in quell’attività. Ad esempio più si guida, più bravi si diventa al volante, più si corre più si diventa atletici. Ma la faccenda finisce qui. In Cyberpunk 2077 invece l’attenzione dedicata allo sviluppo del protagonista è essenziale. Tutta la giocabilità ruota attorno alle abilità del personaggio che possono essere potenziate e sbloccate grazie ai punti esperienza, proprio come ci si aspetterebbe da un gioco di ruolo.

In GTA puoi fare tutto e subito. Puoi prendere la macchina che vuoi da chi ti pare e, con le armi giuste, puoi affrontare chiunque. In Cyberpunk invece molto dipende dalle caratteristiche del proprio character. Rubare un veicolo richiede abilità da scassinatore o una certa forza fisica. I combattimenti se non si hanno le giuste corazze, i curativi adeguati e caratteristiche sufficienti possono risultare persino impossibili. Insomma non ci si può gettare nella mischia a testa bassa, occorre che il personaggio sia adeguatamente predisposto.

Il diverso approccio alla giocabilità e alle visuali

GTA sostanzialmente è un titolo nato in terza persona a cui nel corso degli anni è stata aggiunta una visuale in prima. Cyberpunk invece nasce direttamente come gioco in prima persona dotato anche di una modalità in terza pensata per la guida. La prima persona di GTA è ricca di animazioni e dettagli, ma si utilizzerà soprattutto per mirare meglio, anche a causa di una certa pesantezza nella gestione dei movimenti. Cyberpunk invece è stato proprio concepito per essere giocato con una visuale da fps funzionale e fluida.

Questa scelta sicuramente premia gli sforzi compiuti da CD Projekt Red a livello visivo e permette di ammirare più da vicino il dettaglio e la varietà esagerati di character ed asset vari. Da tale prospettiva cambia molto anche l’approccio alla giocabilità che non permette mai di avere un controllo totale della situazione e favorisce anche dinamiche stealth. A tal proposito va detto che pure il titolo Rockstar a volte offre una risoluzione più silenziosa delle missioni, ma si nota come in Cyberpunk 2077 sia meglio delineata la possibilità di avere alternativamente un approccio aggressivo fatto di armi armi spianate oppure prettamente furtivo radicato in movimenti silenziosi, assalti alle spalle ed hacking remoto.

La stabilità del codice

Cyberpunk 2077 è stato aspramente criticato per i bug e le problematiche riscontrate alla sua uscita, specialmente sulle console della vecchia guardia. Va considerato però che il lancio di GTA V è stato differente: prima è uscito per old gen e poi, solo in un periodo successivo, per piattaforme next gen.

Il fatto che Cyberpunk 2077 sia stato programmato per uscire su numerose macchine contemporaneamente può aver creato sicuramente qualche problema. Il team di Rockstar inoltre era sicuramente più proporzionato rispetto all’obiettivo da raggiungere di quello di CD Projekt Red e al tempo dello sviluppo di GTA V non c’era una pandemia di Covid-19 in corso a complicare le cose. Per fortuna però lo sviluppatore polacco ha riconfermato il suo impegno per sistemare il gioco attraverso delle patch correttive costanti, quindi nonostante tutto anche Cyberpunk 2077 potrà raggiungere la sua forma ottimale.

In Conclusione

Stando alle considerazioni appena fatte emerge come non sia possibile condurre un vero e proprio confronto diretto tra i due titoli. Lo si potrebbe fare soltanto considerando entrambi semplicemente come giochi free roaming, ma ciò sarebbe riduttivo. In Cyberpunk 2077, come ho già detto, c’è tutta una componente relativa alle scelte, ai dialoghi e allo sviluppo del personaggio che rendono la produzione Cd Projekt Red fortemente diversa da quella Rockstar. Poi va detto che a livello contenutistico e qualitativo lo sviluppatore polacco si sta impegnando sicuramente a fondo per aggiungere contenuti ed apportare migliorie. Devono inoltre arrivare l’upgrade next gen e la componente online.

E’ come se fossimo di fronte a due combattenti che praticano discipline diverse. Per quanto i lottatori possano rassomigliarsi bisogna considerare che ognuno segue la propria personalissima filosofia. Ciascuno eccelle nella propria disciplina e risulta impossibile determinare chi sia il più forte poiché un confronto diretto sul ring, date le numerose differenze tra uno stile di combattimento e l’altro, sarebbe qualcosa di impossibile.