Playseat, per gli appassionati di corse automobilistiche

Con la realtà virtuale le postazioni di guida offrono un'esperienza ancora più immersiva. Ho provato un sedile Playseat, vi racconto come è andata.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Se siete appassionati di giochi automobilistici saprete come cambia l’esperienza passando da un joypad a un set volante e pedaliera. E saprete anche quanto è frustrante, a volte, usare un volante attaccato a una scrivania e seduti su una normale sedia. Il vero salto di qualità lo si fa con un sedile da gioco, una soluzione impegnativa, che tuttavia spesso vale ogni centesimo investito.

Ci vi scrive è da sempre appassionato di motori, e siccome investire in un’auto da corsa è un po’ oneroso, ho deciso di regalarmi una postazione di guida e sono qui per raccontarvi l’esperienza. La scelta è ricaduta su un modello che a mio avviso offre un ottimo rapporto tra prezzo è qualità, il Playseat Alcantara, che tecnicamente è identico al modello Evolution o a vari modelli speciali dedicati a differenti giochi. Come accessori ho aggiunto il sistema "seat slider", cioè il meccanismo per regolare la distanza del sedile, e il supporto per il cambio.

Per darvi un’idea, in base al modello e agli accessori, la spesa per rimanere soddisfatti del proprio acquisto è compresa tra 300 e 400 euro, volante escluso. Quest'ultimo è ovviamente a parte, anche se potrete acquistare il "pacchetto completo" direttamente dal sito di Playseat. Nel mio caso avevo già un Logitech G29, che si presta perfettamente a questo sedile.

IMG 1992 JPG

Una domanda che spesso mi fanno quando parlo di queste postazioni di guida riguarda l’ingombro. Dopotutto è normale mettere in conto che si tratta di un oggetto ingombrante e non tutti hanno a disposizione spazio sufficiente per installarlo. Tuttavia devo considerare che l’ingombro non è così enorme, grazie al fatto che questo sedile si può richiudere. Tutto installato ve la caverete in circa un metro e mezzo di lunghezza per mezzo metro di larghezza.

Infatti quando vi arriverà a casa, la scatola non sarà più grande di circa 60x50 cm, ma non fatevi ingannare dalle dimensioni, 25 kg di peso non sono comodi da trasportare in un formato del genere.

Il montaggio non è complicato, ma mettete in conto almeno un’oretta di lavoro, anche qualcosa di più. Nonostante sia abbastanza semplice, le istruzioni non sono proprio ilmassimo, quindi buona parte del tempo lo impiegherete per assicurarvi del modo in cui state assemblando i pezzi.

IMG 1998 JPG

La procedura richiede di posizionare il sedile su due supporti principali, con un paio di viti a brugola, non prima di aver collegato la parte inferiore del sedile ai supporti scorrevoli (se li avete scelti come optional), che vi permetteranno poi di spostare il sedile. Si tratta di un vero sedile, con veri supporti, non diversi da quelli che avete all’interno di una vera autovettura. Di conseguenza l’installazione richiede un approccio professionale, e anche qualche accessorio in più se volete facilitarvi la vita. Nella confezione sono incluse delle chiavi a brugola, io vi consiglio di munirvi di un cacciavite che vi permetta di andare più velocemente. 

La parte più complicata riguarda il sistema degli sliders. Non tanto il collegamento al sedile, bensì l’inserimento della maniglia che permette di sbloccare la guida e spostare il sedile. Dovrete fare forza, piegare la maniglia e inserirla nei supporti, incastrandola. Siccome non stiamo parlando di plastica ma di un tondino in ferro da 1 cm di diametro, dovrete fare abbastanza forza. Nel mio caso, per evitare di rimetterci le dita, ho optato per posizionare in sicurezza la maniglia, e dare qualche colpo di martello per metterlo in sede.

Se avete scelto il supporto per il cambio ricordatevi che dovete fissarlo tra il sedile e il supporto, non pensate quindi di assemblare il sedile e poi aggiungere gli accessori, altrimenti dovrete smontare e poi rimontare il sedile.

Il resto della struttura è molto semplice, si tratta solo di tubolari da infilare l’uno nell’altro, che poi saranno fissati tramite due manopole.

IMG 2003 JPG

A lavoro ultimato avrete un sedile, sportivo ma comodo, un supporto per il cambio, il supporto per il volante che potrete avvicinare (e alzare) o allontanare (e abbassare), e il supporto per la pedaliera. La soluzione permette di allontare indipendentemente supporto per volante e pedaliera, e quest’ultima è anche regolabile per inclinazione, in maniera tale che possiate trovare la giusta posizione per voi.

In realtà, eccezione fatta per giocatori troppo minuti o troppo alti, una volta trovate le giuste inclinazioni (questione di pochi minuti), per tutti gli altri la possibilità di muovere il sedile sarà sufficiente per adattarsi alle varie corporature.

Il supporto per la pedaliera ha un’infinità di fori che lo rendono compatibile con qualsiasi modello, e lo stesso vale per il volante. Se c’è un sistema di aggancio senza viti, ma con due supporti a pinza, potrete usarli e non sarà necessario mettere altre viti.

Tutta la struttura è solida, l’unico componente che mi ha lasciato più dubbi è proprio il supporto per la pedaliera, che sembra più "fragile" rispetto al resto. Dopotutto devo dire che è più che altro una sensazione, anche dopo ore d’uso è tutto perfetto. Proprio per la stabilità del sistema devo ammettere che ho provato soluzioni più solide, che tendono a muoversi meno durante le gare concitate. Ma di questo Playseat, considerando soprattutto il costo, è difficile lamentarsi. 

IMG 2007 JPG

La vera controindicazione per un prodotto di questo tipo non riguarda la qualità o il prezzo, bensì l’ingombro in base a dove vorrete usarlo. Anche se non occupa molto spazio, come vi ho detto, molto dipende da dove vorrete posizionarlo. Davanti alla televisione in salotto? In studio davanti alla scrivania del PC? Sarete voi stessi a capire se avete sufficiente spazio o meno. Tuttavia alcune novità recenti, o più in generale qualsiasi soluzione simile, facilitano l’adozione di un prodotto del genere. Mi sto riferendo alla realtà virtuale, che non necessità più di dover posizionare un sedile davanti a un monitor, o peggio di portare dei monitor davanti al sedile.

Pensate all’Oculus, all’HTC Vive, ma anche al PS VR in uscita fra qualche mese. Tutti questi dispositivi offrono un’immersione nei giochi totale, e con i simulatori di guida danno il loro meglio, con un ingombro minimo. Se state cercando un’esperienza di questo tipo, tenete in considerazione l’accoppiata di questi dispositivi: sedile, volante e realtà virtuale, sarà probabilmente l’esperienza più vicina a una vera corsa automobilistica che potrete provare, direttamente nel vostro salotto.