PlayStation fa un passo indietro con i giochi live service

Sony sta rivedendo la sua strategia per i Games as a Service (o GaaS) con l'aiuto di studi, e aziende, esterni all'azienda.

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a cura di Andrea Maiellano

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Sony sta rivedendo la sua strategia per i Games as a Service (o GaaS) con l'aiuto di SEGA e Bandai Namco. L'azienda, apparentemente, non starebbe abbandonando completamente il modello GaaS ma starebbe, piuttosto, raffinandolo grazie a una collaborazione con esperti esterni.

Questa mossa è cruciale per mantenere la competitività di Sony nel settore GaaS, specialmente alla luce dell'acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft. Tuttavia, l'investimento di Sony di miliardi di dollari in Games as a Service è diventato, oramai da mesi, oggetto di discussione.

Un utente di ResetEra, noto come Head on the Block, ha rivelato che Sony aveva spinto alcuni studi first-party a lavorare su un gioco online ma ora sembra che Sony stia cambiando rotta e che stia coinvolgendo degli studi di terze parti per rilanciare alcune delle sue proprietà intellettuali.

SEGA e Bandai Namco sono state menzionate come aziende che stanno aiutando Sony in questo processo. In particolare, SEGA sta lavorando su un'IP che promette di essere molto competitiva. Tuttavia, si prevede che ci vorranno almeno 4 anni prima che queste modifiche diventino effettive.

La notizia della collaborazione con SEGA e Bandai Namco ha senso considerando le precedenti interazioni tra queste aziende e Sony. Tuttavia, finché non vi saranno conferme ufficiali, è prudente prendere queste informazioni con estrema cautela.

L'acquisizione di Bungie ha avuto un ruolo chiave nei piani di espansione di Sony nel settore dei live-service, anche se non ha ancora portato a risultati evidenti per il pubblico.

Nel corso di quest'anno, difatti, Sony ha messo in stand-bye il chiacchierato spin-off uno spin-off multiplayer di "The Last of Us", proprio in virtù di una analisi del gioco svolta da Bungie e che si è rivelata insufficiente.

Questo episodio, non ancora confermato ufficialmente, ha alimentato parecchi dubbi sulla sostenibilità della strategia GaaS di Sony, specialmente dopo che uno studio rinomato come Naughty Dog, ha mostrato il fianco verso questo genere di giochi.

La transizione di studi tradizionalmente single-player verso il modello GaaS ha suscitato critiche, poiché spesso ha portato a fallimenti aziendali, alienazione dei fan e licenziamenti. I servizi GaaS richiedono un supporto continuo e a lungo termine, a differenza dei giochi single-player o multiplayer tradizionali. La natura dei GaaS richiede un impegno significativo sia in termini di contenuti che di gestione della community.

Tuttavia, è importante notare che gli studi di Sony spesso lodano l'azienda per la libertà creativa concessa loro. Questo suggerisce che la spinta verso il GaaS potrebbe essere emersa dai team di sviluppo, piuttosto che da decisioni dall'alto. 

Nonostante le voci di un cambiamento di rotta, alcune persone ritengono che Sony stia semplicemente ricalibrando la sua strategia invece di abbandonare completamente il GaaS.

Questo approccio potrebbe consentire a specifici studi di concentrarsi su giochi live-service di alta qualità, mentre gli altri possono continuare a creare esperienze single-player o effettuare una transizione più graduale verso questo genere, a seconda delle loro preferenze.