Pokémon Leggende Arceus | Il mio diario di viaggio

Come sarebbe scrivere un diario di viaggio nel mondo di Pokémon? Ve lo racconta Martina, letteralmente con Pokémon Leggende Arceus

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a cura di Martina Di Cesare

Pokémon Leggende Arceus - Il mio diario di viaggio

Caro diario,

Oggi sono andata in esplorazione al Ponte Eroso, nella Landa Ossidiana, portandomi dietro un discreto quantitativo di pokéball e di raccomandazioni da parte del Professor Laven. Mi dice sempre di stare attenta, che fuori dal villaggio è pericoloso e che non devo esitare a fuggire se la situazione si complica.

Ci puoi scommettere che fuggo, vorrei rispondergli, ma in fondo non voglio che smetta di preoccuparsi per me e raccomandarsi come un padre mancato. Così anche oggi ho finto spavalderia e mi sono incamminata.

La verità è che sto diventando brava a cacciare, ma non per questo incosciente. Ho avuto la mia lezione di umiltà durante le prime escursioni: seguendo un branco di Ponyta, trasportata dall'entusiasmo delle molteplici catture, mi ero trovata improvvisamente faccia a faccia con un Rapidash alfa che per poco non mi faceva arrosto.

Da quella volta sono stata attenta ad ogni passo, valutando sempre se quello che sto cercando di fare vale il rischio che mi sto prendendo. Oggi, ad esempio, avevo bisogno di rifornirmi di porri officinali, così ho scelto una zona che mi era sembrata florida e tranquilla.

I Geodude fluttuanti nell'area non sono stati un problema durante la mia raccolta, anzi, ne ho approfittato per fare qualche ricerca su di loro e appuntare tutto sul taccuino che al professore piace chiamare “Pokédex”: ho visto il modo in cui acquistano velocità mentre usano la mossa Rotolamento, e il modo in cui reagiscono alle mosse di tipo acqua. Sono riuscita persino a catturarne un esemplare più pesante degli altri.

Poi la ricerca di erbe curative mi ha condotto ad una radura familiare, dove però ho notato un dettaglio nuovo: una parete rocciosa piena di crepe, apparentemente sul punto di sgretolarsi. Ho fatto uscire il mio Quilava dalla pokéball e, dopo avergli mostrato le rocce, ci si è lanciato contro per liberare il passaggio.

Era l'ingresso di una grotta. Così oltre alle erbe ho potuto fare scorta di minerali rari che mi torneranno utili per fabbricare altre pokéball, magari più potenti. Una giornata fruttuosa, non c'è dubbio!

Caro diario,

Le ricerche continuano spedite e io sto imparando a costruire sempre più strumenti utili nella caccia. Mi sono resa conto che appostarmi in silenzio nell'erba alta non basta sempre a evitare che i Pokémon percepiscano la mia presenza: alcune specie sono particolarmente sensibili e i loro sensi riescono a intercettarmi ovunque mi nasconda.

Al villaggio mi hanno insegnato a costruire questa specie di piccolo fumogeno che riduce la visibilità e permette di spostarsi senza essere visti. Lo chiamano “palla orba”. Ammetto di essere stata scettica per un lungo periodo, ma oggi ho avuto modo di provarlo e devo dire che mi è stato veramente d'aiuto. Ho intenzione di cercare tutti i materiali necessari e farne scorta. Voglio questo strumento fisso nel mio equipaggiamento.

Caro diario,

Durante l'esplorazione di oggi me la sono vista brutta. Avevo attirato l'attenzione di alcuni Paras selvatici e, pensando di poterli seminare facilmente in velocità, ho iniziato a correre. Fuggendo ho notato con la coda dell'occhio un Parasect alfa destato dal rumore, che ha iniziato a inseguirmi a sua volta, ma ho proseguito dritta per la mia strada. Credevo di potermela cavare così.

Finché non sono stata raggiunta da un ago. Un ago avvelenato. Il veleno è entrato subito in circolo e i miei sensi hanno iniziato ad annebbiarsi. Non riuscivo più a correre... E in breve mi sono trovata accerchiata. Se il mio compagno Pokémon non fosse intervenuto per tenerli a bada e combatterli, ora non sarei qui a scrivere...

Caro diario,

Sono stata promossa ad un rango superiore nella squadra di ricerca. La caposquadra Selina non si scompone proprio mai: mi ha comunicato la notizia tutta impettita e la sua espressione era impenetrabile come al solito. All'apparenza può sembrare severa e distaccata, ma ha dimostrato in più occasioni che la fiducia nei miei confronti è autentica e sincera. Forse prova addirittura ammirazione. Certo non deve essere facile fidarsi di una straniera trovata su una spiaggia e venuta da un'altra epoca...

Ci sono persone al villaggio che ancora mi guardano con sospetto, nonostante il mio aiuto alla comunità. Per fortuna la maggior parte degli abitanti è gentile e mi fa sentire accolta. Per festeggiare la promozione, ho deciso di prendermi una giornata libera e girovagare per le strade di Giubilo alla ricerca di un posto o due in cui sperperare parte del guadagno appena intascato.

La sartoria faceva esattamente al caso mio. Mi sono regalata una nuova giacca da viaggio, ma quando ho chiesto a Sharon come mai avesse quell'espressione sconsolata, mi ha confidato di essere a corto di idee per i suoi capi e che vedere i drappi spettrali di un Misdreavus le avrebbe dato la giusta ispirazione. Le ho promesso che gliene avrei portato uno: più ispirazione per lei, più scelta in sartoria per me! Stavo proseguendo la mia passeggiata con l'idea di raggiungere il pascolo, quando sono stata fermata da Choi. Voleva di nuovo che intercedessi al suo posto con il vecchio Tao Hua per sbloccare altri rifornimenti al negozio.

Quei due alle spalle se ne dicono di tutti i colori. Va' a capire cosa è successo tra di loro. Magari uno di questi giorni lo scoprirò.

Caro diario,

Oggi ho trovato un'antica incisione alle rovine. Sembravano geroglifici, vagamente simili ad Unown, consumati dal tempo. Una anziana signora mi ha aiutato a decifrarla. Si traduce più o meno così: “Tutte le vite ne incrociano altre per creare qualcosa di nuovo, qualcosa di vivo”. Comincio a pensare che sia questo il vero senso del mio viaggio.

Martina Di Cesare