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a cura di Francesco Dellagiacoma

Dopo l'interessante conferenza di EA Play all'E3 di Los Angeles, abbiamo avuto modo di provare finalmente anche Battlefield V, nuovo capitolo della saga di DICE che si è imposta negli ultimi anni come riferimento per quanto riguarda il mondo degli FPS.

Sicuramente tra i titoli più attesi dell'evento, Battlefield V è il sedicesimo capitolo di questa storica saga, e sarà disponibile a partire dal prossimo 18 ottobre su PlayStation 4, Xbox One e PC. Ambientato durante il secondo conflitto globale, Battlefield V non ignora la campagna single-player, dove sarà possibile utilizzare due personaggi diversi, ma concentra comunque moltissimi sforzi sul comparto multiplayer, fiore all'occhiello del precedente capitolo.

Una delle novità è sicuramente Grand Operations, modalità multiplayer a 64 giocatori, dove le squadre si sfideranno per dei giorni (virtuali) di guerra. Si potrà scegliere quando paracadutarsi sul terreno, rischiando ad esempio di venire ammazzati dalla contraerea difensiva, per poi ritrovarsi in mezzo alla battaglia. I difensori potranno anche costruire strutture difensive per aumentare le difficoltà d'azione degli avversari.

Nuove armi, mezzi corazzati, la possibilità di controllare bombardieri e artiglieria pesante: Battlefield V vuole offrire l'esperienza di combattimento definitiva, e dalla prova fatta sembra sulla buona strada. In modalità comandante potremo osservare il campo di battaglia tramite una visuale tattica, dando indicazioni agli altri giocatori e distribuendo armi e veicoli per mantenere efficiente la macchina bellica.

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Grand Mode permette ai giocatori di divertirsi senza annoiarsi: da un giorno di guerra all'altro cambieranno sia le condizioni atmosferiche (come il banale ciclo giorno/notte), ma anche le modalità di gioco e gli scenari. DICE ha concentrato i propri sforzi per costringere i giocatori a collaborare, se già durante le missioni di Battlefield 1 non era particolarmente facile dedicarsi ad azioni "alla Rambo", in questo capitolo la collaborazione con il proprio team risulta ancora più fondamentale per raggiungere la vittoria. Nonostante nella build disponibile i giorni di combattimento siano solamente due, nella versione finale arriveranno fino a tre, più un quarto giorno - dove i giocatori avranno solamente una vita disponibile - come eventuale spareggio.

Il match di prova è avvenuto in modalità a squadre, dove i due team divisi in attacco e difesa dovevano fronteggiarsi, il primo con lo scopo di conquistare alcuni obiettivi, i secondi con quello di difenderli. Lo sparatutto non ha mostrato almeno a livello tecnico grossi passi in avanti rispetto all'iterazione del 2016, restando in linea con il capitolo precedente. La sensazione è stata quella di giocare un Battlefield 4.5, senza particolari elementi di spicco a livello di motore grafico, o di elementi nel gameplay. 

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La riproduzione del campo di battaglia della WW2 è tuttavia realizzata in maniera decisamente incredibile, dando vita a missioni adrenaliniche che lasciano la sensazione di trovarsi veramente in mezzo allo scenario bellico più famoso della storia. Aerei che passano a pochi metri da terra sparando a raffica, soldati e grida ogni dove, esplosioni e armi da fuoco che risuonano nell'aria. DICE pare aver fatto un lavoro egregio per migliorarsi in questo senso al primo capitolo, basando il sequel su di un motore e delle meccaniche solide, ma aggiungendo il triste fascino della Seconda Guerra Mondiale. 

Il gameplay del titolo resta fedele alla saga, con le solite classi ad aumentare le possibilità dei giocatori e un solidissimo sistema di gioco. Campagna e battle-royale non sono state disponibili per la prova, ma le proveremo sicuramente più avanti. Ricordiamo ancora che Battlefield V sarà disponibile da ottobre, continuate a seguirci per sapere tutte le novità.


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