PS5 e Xbox Series X|S, due strategie di mercato a confronto

PS5 e Xbox Series X|S sono console diverse, ma sopratutto si basano su strategie di mercato diverse: ecco un confronto sulle proposte della next-gen.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Ora che conosciamo la data di uscita e il prezzo delle tre console di nuova generazione, PS5 e Xbox Series X|S, possiamo analizzare quello che per la prima volta in tre generazioni si mostra essere una strategia ben diversificata tra Microsoft e Sony. Un bene per i consumatori, ma soprattutto per i videogiocatori, che per la prima volta non devono necessariamente scegliere cosa acquistare in base ai giochi, ma anche valutando le esigenze dal altri punti di vista, come quello puramente economico.

In questo articolo andrò quindi a raccontarvi come le due aziende hanno deciso di approcciarsi a questa nuova generazione, toccando i punti che le hanno portate a lanciare le console in modi completamente unici tra loro, puntando a fasce di giocatori non così simili fra loro.

L'approccio universale di Xbox

Abbiamo più volte parlato dell'ecosistema Xbox, spesso e volentieri abbiamo definito tutta la loro visione come la "vera next-gen" e sotto certi punti di vista non possiamo che ribadire questa dichiarazione.

Microsoft ha puntato tantissimo nel cancellare ogni traccia del passato di Don Mattrick, una persona che ha causato un'infinità di problemi al brand Xbox, portandolo dal successo di 360 al disastroso lancio di Xbox One. Per fortuna, l'azienda di Redmond ha saputo rimediare con Phil Spencer, un giocatore e un ex sviluppatore, uno di quei personaggi che i videogiochi li ama e soprattutto li gioca. Sin da subito ha avuto le idee chiare, riprendendo l'obiettivo iniziale di Microsoft durante i tempi di 360: portare i giochi su PC e Xbox, per poter creare una community forte e unita. Come ben sapete durante quegli anni il progetto Games for Windows Live non funzionò, ma le cose possono cambiare se approcciate nella maniera corretta.

Per questo il Play Anywhere è stato il primo tassello di qualcosa di più grande, che ha portato alla nascita successiva di Xbox Game Pass, xCloud e soprattutto Xbox Series X|S. Acquistate un gioco una volta su Xbox o PC e lo avrete anche sull'altra piattaforma. Non volete acquistare il gioco? Abbonatevi al nostro servizio e avrete centinaia di titoli da giocare su PC, Xbox e in mobilità con il game streaming. Non volete acquistare una console? Potete farvi un PC o giocare solo tramite smartphone con xCloud; amate le console? C'è Xbox Series X e Xbox Series S: non vi interessa nulla del 4K, amate il digitale e non volete spendere troppo? Prendete Series S, al contrario preferite giocare in salotto a prestazioni ottimali? Allora Series X fa al caso vostro.

Capite già da ora che la scelta di come giocare su Xbox è talmente vasta da essere accessibile praticamente da chiunque, permettendo a tutti di poter giocare a costi minimi, lasciando spazio anche a chi vuole giocare a massime prestazioni con Series X e il PC. Prima dovevamo acquistare una console e non potevamo trascendere da quella decisione, dovevamo giocare a quella risoluzione, dovevamo acquistare la console e i giochi a quel prezzo specifico, ora tutto questo non è più così. Possiamo scegliere.

Lo scopo di tutto questo è chiaramente massimizzare il guadagno, rivoluzionare l'industria e il digitale abbattendo l'usato, ma ha anche un altro obbiettivo: fondare una community vasta, senza più distacco tra i giocatori di determinate piattaforme, lasciando a tutti l'opportunità di giocare con chi si preferisce.

Tutto questo discorso annulla automaticamente la produzione di esclusive di qualità? La risposta è assolutamente no. Come Netflix e Amazon, che hanno bisogno di prodotti originali per poter spiccare e vendere abbonamenti, anche Xbox deve portare sul mercato titoli di qualità e in grande quantità in esclusiva su Xbox Game Pass. Per questo i giochi annunciati da Xbox Game Studios sono tanti e di un certo livello: Halo Infinite, Avowed, Everwild, As Dusk Falls, Hellblade II, Forza Motorsport, State of Decay 3, Project Mara, Fable, Flight Simulator, Gears Tactics. Quindi, la famosa battuta andata avanti per una generazione che sottolineava quanto Xbox non avesse giochi, si può che sia ormai passata, visto l'enorme mole di lavoro dei team interni acquisiti negli ultimi due anni.

Vero, il day one di Xbox Series X|S non è quello sperato, ma anche qua possiamo osservare la decisione di una strategia completamente diverse. Le due console vengono lanciate sul mercato come l'uscita di una nuova scheda grafica, un aggiornamento che permette di giocare a tutti i giochi già in nostro possesso, migliorati graficamente e tecnicamente. Microsoft ha lavorato tanto sullo smart delivery e sugli aggiornamenti gratuiti, integrando una retrocompatibilità che permette di giocare a titoli Xbox, Xbox 360 e Xbox One in maniera quasi totale, senza dimenticarsi gli accessori della piattaforma passata.

Nonostante quindi ci siano delle esclusive minori, Xbox Series X|S non puntano a fidelizzare l'utenza con l'esca dei titoli esclusivi importanti - che comunque arriveranno nei mesi successivi - ma, al contrario, puntano a posizionare sul mercato due console che mirano a due fasce di utenza differenti, permettendo di giocare con pochissimi soldi a più di 200 giochi, tra cui molti potenziati tecnicamente. Considerate che parte della lineup di lancio è composta da giochi come Gears Tactics e Yakuza 7, che saranno su Xbox Game Pass sin dal giorno uno, servizio che si espanderà con altre esclusive dal calibro di The Medium, The Ascent, Scorn nelle settimane successive, senza dimenticare il catalogo EA Play Vault a dicembre. Paradossalmente, si potrebbe acquistare una Xbox al day one e pagare solo 10 euro per poter giocare a un'infinità di videogiochi.

Per concludere, Xbox si presenta sul mercato next-gen con la console più potente -sulla carta - e conveniente, oltre che con una piattaforma che potrebbe essere un best buy durante le festività natalizie. Cosa manca? Manca l'ultima parte, quella relativamente più semplice, mostrare i giochi esclusivi importanti in movimento, magari meglio di quanto fatto con Halo Infinite. Per il resto l'offerta di Microsoft è incredibile e va a toccare praticamente ogni singola piattaforma sul mercato, potenzialmente potrebbe dare vita alla community più grande nel mondo dei videogiochi, senza dover necessariamente pareggiare o addirittura superare le vendite di PS5, ma rimanendo distanti di numeri di pezzi venduti, ma in cima agli introiti e ai giocatori nel proprio ecosistema.

Il classicismo di PlayStation

Su PS5 c'è meno da dire, ma non perché sia brutta e cattiva, al contrario, PlayStation 5 è ancora oggi il must have della generazione, ma per una semplice strategia ancorata alla tradizione che non porta nulla davvero di nuovo sotto al sole. Sony punta ancora al classicismo e alla "tattica vincente non si cambia" e lo fa in maniera semplicemente straordinaria, presentandosi come solo lei sa fare, con qualità, un pizzico di arroganza che non guasta mai e una lineup semplicemente sbalorditiva.

PS5 è una macchina diversa, meno potente di Series X, ma più innovativa con il suo SSD e il nuovo Dualsense, che permette di giocare ai videogiochi in una maniera come mai vista prima. La sua natura non è cambiata, si tratta di una console unica in cui gli sviluppatori prime parti devono ottimizzare come si deve per sorprendere i giocatori e convincere i consumatori ad acquistare PlayStation 5 per le sue esclusive. Sony non ha un ecosistema, non ha un modello che permette di ricevere ricavi da più dispositivi, di conseguenza deve necessariamente concentrarsi sul vendere la propria piattaforma di riferimento e l'unico modo per farlo e con le esclusive, solo con quelle.

Questo giustifica l'aver speso milioni di dollari in accordi temporali dal calibro di Deathloop, Godfall, Final Fantasy XVI, Ghostwire Tokyo e tante altre produzione importanti, perché bisogna dare un motivo all'utente di acquistare una PS5 e fargli capire che se si vuole giocare a un determinate prodotto, deve necessariamente prendere una console Sony.

Nel corso degli ultimi mesi Sony sembra aver capito di dover essere un po' più morbidi: il mercato sta cambiando e il costo dei videogiochi a livello di sviluppo sta inevitabilmente crescendo. Per riuscire ad ammortizzare tutto questo, Sony ha pensato di affacciarsi timidamente al PC e puntare a rilasciare alcuni suoi giochi anche su PS4, abbandonando la famosa dichiarazione frecciatina "crediamo nelle generazioni". È probabile, quindi, che l'azienda giapponese possa maggiormente aprirsi in futuro, ma la strategia PS5 rimane a tutti gli effetti vincolata alle vecchie fortune.

Cosa abbiamo quindi in tutto questo? Una lineup sicuramente all'altezza con uno strepitoso remake di Demon's Souls al lancio, Spider-Man Miles Morales e una serie di giochi futuri che già da ora non possono che far venire l'acquolina in bocca, come Ratchet & Clank Rift Apart, God of War 2, Returnal, Horizon Forbidden West, Gran Turismo 7 e tantissimi altri. Al netto di questo, però, abbiamo una piattaforma che arriverà sul mercato con giochi first party venduti fino ad 80 euro, quando dall'altra parte è possibile giocarli con Game Pass.

Per attutire a questa problematica, Sony ha pensato alla PlayStation Plus Collection, che permette di giocare a 19 giochi passati, sin dal day one per tutti coloro abbonati al servizio. Certo, abbiamo anche PlayStation Now, che potrebbe essere interessate da utilizzare per i primi mesi, ma la verità è che per giocare qualcosa di nuovo bisogna necessariamente spendere.

Per concludere, Sony continua la sua strada vincente basata sulla forza del brand e su una serie di giochi incredibili. La fiducia creata con PS4 ha saputo contrastare anche gli errori di comunicazione dell'ultimo evento, esaltando una console che è pronta a dominare la prossima generazione, anche se molto probabilmente non nello stesso modo accaduto nel 2013. L'idea di piazzare una console digital identica a quella standard, ma senza lettore a 399, è una mossa vincente che potrebbe davvero infastidire Xbox Series S, anche se con prezzi dei videogiochi così alti. Si tratta di una strategia classica, basta sulle esclusive e sulla volontà di vendere la macchina per aumentare la base installata, un percorso opposto a quello della "concorrenza".

La mia opinione

Io penso che questa sarà una delle migliori generazioni videoludiche che vivremo. Mai come questa volta le strategia delle due aziende sono diversificate, spingendo il consumatore ad acquistare una console o ad approcciarsi ad un ecosistema a seconda delle proprie esigenze. C'è chi preferisce il classicismo e le esclusive Sony, chi invece le esclusive Xbox e il suo Xbox Game Pass. Non dimentichiamoci che esiste anche Nintendo, che con una console più unica che rara sta riuscendo a ottenere risultati sensazionali. Io penso che ognuno di noi è giusto che acquisti la piattaforma preferita, ma è anche vero che per la prima volta nella storia c'è la grande opportunità di poter giocare praticamente a qualsiasi titoli spendendo molto meno rispetto agli anni passati. Personalmente le acquisterò entrambe - Xbox Series X e PS5 - e non vedo l'ora di vivere questa nona generazione di videogiochi. Voi che cosa ne pensate? Quale strategia preferite e che console acquisterete? Fatecelo sapere e ditemi la vostra!