Paradisiaco

Black Rock Studio esce allo scoperto con un racing game di stampo arcade davvero notevole. Motorstorm ha ora un degno rivale con il quale confrontarsi.

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a cura di Tom's Hardware

Paradisiaco

Ma prima di toccare il tasto del gameplay, occorre mettere in risalto l’aspetto che colpisce maggiore, il motore grafico. Un gradino sopra a Motorstorm, quanto meno il primo, Pure inscena alla perfezione il verde paradisiaco dell’isola di Kosa Phi in Tailandia o l’immensità del maestoso cratere di Tonga in Nuova Zelanda. Questi due paesaggi sono solo un semplice esempio delle qualità del gioco, considerato che Pure viaggia per il globo, toccando anche la campagna nostrana.

Ovunque ci si trovi, l’engine mostra prepotentemente i muscoli, garantendo una fluidità imbarazzante pur gestendo ben 15 veicoli a schermo. La profondità dell’orizzonte, inoltre, è semplicemente fantastica, denotando che sia dal punto di vista tecnico che artistico, il titolo di Black Rock Studio non ha nulla da invidiare dalla concorrenza.

SSX Off-Road

Tutto questo brio visivo non sarebbe nulla se a sorreggerlo non ci fosse una struttura di gioco adeguata. Proprio da questo punto di vista, il raffronto con il terzo capitolo di SSX è d’obbligo. Pure, infatti, propone – come il titolo di Electronic Arts - dei tracciati tortuosi e talvolta sorprendenti nel design, in particolare per l’imponente presenza di scorciatoie e tragitti secondari per ottimizzare la propria gara.

Talvolta, questi percorsi alternativi sono talmente complessi e distesi che inducono involontariamente a perdere il senso dell’orientamento (anche perché manca una mappa a schermo), ma alla lunga riconducono sempre sul binario principale dei tracciati. Attenzione, però, perché la CPU li sfrutta in continuazione e commettere troppi errori potrebbe tramutarsi in una sconfitta assicurata. Da questo punto di vista, l’I.A. è fin troppo esperta.

Il gameplay, spettacoloso nell’animo, ruota principalmente attorno all’utilizzo dello stick analogico – in accoppiata con tre tasti frontali - per effettuare trick di varia natura (suddivisi in tre livelli differenti). Esaltarsi a dieci metri d’altezza non è comunque l’unico prerogativa, poiché è necessario controllare anche l’angolo di caduta per non atterrare in maniera eccessivamente nervosa sugli ammortizzatori. Sfruttando la barra del boost, inoltre, è possibile esibirsi in salti ancora più spettacolari, chiaramente da condire con evoluzioni al limite dell’impossibile. Nell’insieme, il connubio velocità-trick è rispettato correttamente, forte di uno stile arcade davvero invidiabile.